Scoperto un arsenale a Castelleone di Suasa
Forti sospetti che le armi fossero utilizzate per il bracconaggio
La Guardia Forestale di Ancona ha rinvenuto in un’abitazione a Castelleone di Suasa un vero e proprio arsenale: 13 fucili tra cui armi semiautomatiche con modifiche illegali, una balestra di precisione, due silenziatori artigianali, un visore notturno, una trappola a gabbia, centinaia di munizioni tra cui alcune preparate in casa, 5 ottiche da puntamento e 12 lacci metallici.
L’inchiesta era cominciata proprio con il ritrovamento di alcune trappole costituite dagli identici lacci metallici sequestrati poste all’interno del Parco Regionale della Gola Rossa e di Frasassi.
A finire nei guai un ex artigiano 65enne di Genga, e un pastore 55enne di Castelleone di Suasa che sono stati denunciati alla Procura di Ancona. I due cacciatori erano tenuti sott’occhio oramai da diversi mesi dai Comandi Stazione Forestale di Sassoferrato, Genga, Fabriano, Arcevia e Jesi e del NIPAF (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale) di Ancona.
Gli investigatori sostengono che le armi requisite venissero adoperate per bracconaggio e che la selvaggina venisse poi rivenduta illegalmente a ristoranti e agriturismi della zona. Si sospettano che ad essere invischiati nella vicenda ci siano altre persone oltre ai due uomini già denunciati.
A carico di due cacciatori, una denuncia per illecita attività venatoria nei parchi naturali, con mezzi vietati ed in periodo di divieto generale, uccisione di specie animali ed introduzione di mezzi di cattura non autorizzati, alterazione, omessa custodia di armi e detenzione di munizioni a palla non denunciate all’autorità di pubblica sicurezza.
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