Chiede da tempo un risarcimento economico che stenterebbe ad arrivare un senigalliese di 80 anni, Gabriele Casapulla, operato nel novembre 2010 all’Ospedale di Senigallia per rimuovere un corpo estraneo (sembrerebbe una garza chirurgica) dimenticato – come testimoniato dalla cartella clinica – all’interno del paziente nel corso di una operazione alla colecisti, subita nel marzo precedente (2010) nello stesso nosocomio senigalliese (reparto Chirurgia).

Nei mesi successivi alla prima operazione, il paziente si era rivolto al Pronto Soccorso a seguito di dolori addominali, diarrea e sangue alle feci, che hanno poi determinato la seconda operazione per rimuovere il corpo estraneo dall’addome.

Dall’inizio del 2011, il cittadino  afferma di essersi mosso per avere una richiesta di risarcimento per il danno subito: nonostante l’avvenuta compilazione del modulo apposito (febbraio 2011), un paio di sollecitazioni prima all’Asur di Senigallia (ex n. 4), quindi a quella regionale di Ancona e diverse comunicazioni telefoniche, al momento a suo dire non ci sarebbero riscontri.

A detta del cittadino senigalliese, l’Asur Ancona avrebbe assicurato che la pratica sarebbe stata analizzata già nel marzo2012, ma dopo un ulteriore rinvio allo scorso mese di aprile, dal capoluogo non sarebbero negli ultimi giorni più giunte comunicazioni e risposte nonostante le ripetute richieste telefoniche.