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Senigallia, Perini (Gruppo Misto) contro la creazione di un registro delle unioni civili

"Si calpesta l'art. 29 della Costituzione a favore di unioni solamente privatistiche"

Coppie di fatto, unioni civili

La proposta di istituire un registro delle unioni civili anche nel nostro Comune impone una seria e necessaria riflessione sui ruoli sociali riconosciuti dal diritto, senza la quale si rischia semplicemente di assecondare un trend che “va di moda”, mortificando le ragioni di quello stesso “ius civile” che permette il vivere sociale.E’ bene ricordare che il Diritto quando istituzionalizza alcuni ruoli sociali, come quello del marito e della moglie all’interno del matrimonio, lo fa per ottenere frutti positivi e vantaggiosi per tutta la società in vista del bene comune.

La mozione in oggetto mostra di voler aggirare questo intrinseco “modus operandi” del diritto e ciò è evidente nel fatto che detto provvedimento reca in sé un contrasto con la “ratio” dei principi fondamentali contenuti nella Costituzione, in particolare nell’art. 29 Cost.

Non lascia dubbi, infatti, l’impegno che Giunta e Sindaco assumerebbero con l’approvazione dell’Ordine del giorno, ovvero l’estensione alla coppie di fatto dei benefici concessi dall’Amministrazione alla coppie coniugate.

La proposta, infatti, richiama gli artt. 2, 3 e 29 della Costituzione, ma di fatto giunge a risultati che dimenticano proprio l’articolo 29, che costituisce il fondamento dell’impegno pubblico di meglio tutelare una realtà così importante e fondamentale per il vivere civile (e non solo) come la Famiglia.

L’evidenza di tale contrasto con la Costituzione è sotto gli occhi di tutti tanto è vero che lo stesso testo se ne preoccupa e dichiara in ogni caso la volontà di non porsi in contrasto con i principi della nostra Carta fondamentale.

Tuttavia, il contrasto con il dettato costituzionale, evidente ed insanabile, è connaturato con lo spirito stesso della proposta che mira, in spregio all’art. 29 della Costituzione, a concedere rilevanza sociale ad unioni che hanno una natura meramente privatistica e non potranno mai assurgere allo “status” proprio della Famiglia.

In realtà, il provvedimento non fa che porsi nel sentiero di chi sta cercando di aprire delle maglie nelle trame degli Ordinamenti giuridici per introdurre in maniera subdola modelli di famiglia in contrasto con quello recepito nella nostra Costituzione e frutto del lavoro di tutte le anime politiche che hanno contribuito alla costruzione dello Stato democratico.

Il contrasto tra l’effetto del provvedimento e quella che ne è invece la ragione intrinsecamente politica ed ideologica è lampante.

La convivenza fra persone non legate dal vincolo del matrimonio è ancora statisticamente marginale, se pure in espansione.

Chi ha responsabilità politiche deve rispondere ad una precisa domanda: se preferisce assecondare una deriva che vede le persone, che tanti vorrebbero ridurre ad individui, sempre più portate alla deresponsabilizzazione oppure se vuol far crescere la capacità di assumersi responsabilmente e pubblicamente un impegno che solo rafforza e consolida l’intera società.

Chi convive non può essere premiato a discapito di chi fa una scelta che crea un impegno davanti alla comunità. Sarebbe semplicemente ingiusto.

Il diritto riconosce il matrimonio non per premiare la qualità della relazione degli sposi, ma perché valuta il bene sociale che deriva da quel vincolo, che comporta l’assunzione di precisi diritti e doveri.

La proposta invece, vorrebbe conferire benefici economici a relazioni che, non offrono la garanzia di un impegno a livello sociale duraturo.

Quindi non si può che esprimere un parere negativo nei confronti di una simile proposta, che non farebbe altro che risolversi in una ingiustizia nei confronti di tutte le famiglie della città, che vedrebbero diminuire, per di più in tempo di crisi, le risorse ad esse destinate in funzione dell’importante ruolo sociale e civile che hanno in via esclusiva.

Ecco dunque che in un momento di forte crisi economica provvedimenti come questi andrebbero ponderati con estrema sensibilità e soprattutto avendo le cifre alla mano.

Credo e lo proporrò in commissione, come assolutamente necessaria, l’istituzione di un Osservatorio di almeno un anno per monitorare la situazione delle famiglie e verificare la reale esigenza di uno strumento come quello del registro, attraverso i servizi sociali del comune e soprattutto delle associazioni che sul territorio operano nel campo delle famiglie e in generale dell’assistenza al bisogno e disagio sociale.

di Maurizio Perini

Commenti
Ci sono 27 commenti
BlackCat
Dionisio 2012-05-05 13:16:54
My God! Non calpestate la costituzione per l'amore! Calpestatela per le guerre privatistiche degli USA in Iraq e Afghanistan (l'italia ripudia la guerra ecc...) chiamandole "Missioni di Pace" ma non calpestatela perchè due persone si amano ma non credono nel matrimonio e nelle parcelle degli avvocati divorsisti!
Roberta 2012-05-05 18:51:09
In effetti, sono d'accordo con Dioniso. Per le cose "grosse" facciamo finta di niente, per quelle volendo più semplici (ma non meno importanti), prendiamo pure carta e penna e scriviamo. Vorrei però ricordare che siamo nel 2012...
Rinascita Cattolica 2012-05-05 19:41:19
ha ragione perini chiunque vuole spazzare deve farlo solo dentro al matrimonio, sennò pecca davanti a Dio Altissimo e guai e inferno a chi usa il preservativo, crimine contro dio anche quello! E anche chi si ammala è un peccato andare dal medico se Dio non vuole farti ammalare non ti fa ammalare chi sei tu per chiedere aiuto alla scienza che è blasfema? VERGOGNA chi ha fede se ha il tumore deve pregare padre Pio e La Vergine Santissima non chiedere aiuto a quell'ateo di Veronesi o i suoi demoniaci seguaci. Pensateci e pentitevi! Peccatori
libero 2012-05-05 20:31:10
In Italia il 23% dei bambini nasce al di fuori del matrimonio, nel Nord Italia la percentuale è di circa 1 su 3 e naturalmente non tutte le coippie di fatto hanno figli, quindi il fenomeno delle coppie di fatto è già rilevante tra i giovani, comunque chi non vuole fare le Unioni Civili è libero di non farlo, chi invece le vuole fare deve avere il diritto di farlo, mica siamo nello Stato Pontificio, che toglieva i bambini ai genitori ebrei perché qualcuno li battezzava !
libero 2012-05-05 20:32:53
Non dimentichiamo poi che le Unioni Civili ci sono in quasi tutta Europa, tranne in Italia, Grecia, Albania .....
Rinascita Cattolica 2012-05-05 21:16:18
la deriva laicista porterà solo male e punizioni divine voi scherzate tanto laici balsfemi ma poi vedrete, come in giappone dove adesso non ridono piu dopo che Dio Altissimo gli ha mandato lo tsunami per non essersi convertiti in tempo (eppure ne hanno avuto di tempo da quando andarono i gesuiti ma loro no hanno voluto restare giapponesi e così Dio li nella sua infinita bontà ha aspettato 200 anni ma poi ha punito ascoltate Livio Fanzaga se volete imparare qualcosa su radio maria invece che i programmi del demonio in TV o le lezioni degli professori universitari comunisti e senza Dio) e adesso toccherà alla Cina se Dio lo vuole può tutto e pensate cosa accadrà a voi che in una terra cristiana andate contro i Santi Comandamenti di Dio.
Dio ha mandato il diluvio ma potrà mandarne un altro se vuole, pentitevi e siate umili
Marcello Liverani
Marcello Liverani 2012-05-06 00:07:44
Tranquillamente e pienamente d'accordo con Maurizio Perini! Ma questa Giunta e questo Sindaco non hanno altre problematiche forse più importanti per i cittadini di Senigallia? No eh...bhè ovvio, per loro va tutto bene, quindi possiamo parlare di unioni civili e fine vita, come ci ha illustrato l'Assessore Volpini (anche lui probabilmente non ha di meglio da fare); aspettiamo ora di sentire l'Assessore Campanile su qualche altra tematica di importanza zero per Senigallia e il quadro è completo.
serena 2012-05-06 15:28:54
Il matrimonio civile è un'istituzione tutelata dalla costituzione non capisco questo continuo spreco di energie per creare : liste di unioni civili, patti DICO ecc...quando bastterebbe modificare l'articolo costituzionale. Non si parla mai di un referendum ma se tutti dobbiamo avere gli stessi diritti e doveri quale via migliore e più democratica della scelta diretta del cittadino?
P.S ma....Rinascita cattolica è una bufala vero ???
w PAPA LEONE 13' 2012-05-06 19:36:12
grande Rinascita Cattolica, tu sì sei uno dei pochi che è ancora un buon cattolico, oggi la gente crede che basta dire 2 preghiere e portare una croce al collo, illusi, le strade dell'inferno sono piene di questi illusi RICORDATE il grande e santo PAPA LEONE XIII

"chiunque procede alla vaccinazione cessa di essere figlio di Dio: il vaiolo è un castigo voluto da Dio, la vaccinazione è un insulto contro il cielo! .
PAPA LEONE XIII"
Andrea Cesanelli 2012-05-06 20:45:41
@Serena purtroppo Rinascita non scherza, ha citato delle dichiarazioni di Livio Fanzaga, il prete che gestisce radio maria, ci sono vari video su youtube che lo testimoniano, ha detto che la sofferenza è un dono di Dio e mi pare anche quella cosa che lo tsunami è una punizione per la miscredenza dei giapponesi, quella di Leone XIII non la sapevo ma non mi ci vuol tanto a credere che sia vera, ogni commento lo lascio a voi e alla vostra umanità!
BlackCat
Dionisio 2012-05-07 09:39:26
Rinascita Cattolica parla come la tipa del film "The Mist", nessuno di voi l'ha visto? Be... ha fatto la fine che meritava... ;-)
BlackCat
Dionisio 2012-05-07 09:40:33
Chiaro che per chi viene dall'ex partito fascista i diritti sono un optional... ;-)
O. Manni
Paul Manoni 2012-05-07 13:08:27
Tiè! Fatevi questa sniffata ed abbuffata di diritti riconosciuti, di modernità e progresso, andando a leggere come si comportano gli altri paesi d'Europa, in
materia di unioni civili. QUI:

http://it.wikipedia.org/wiki/Unione_civile

...E per chi non lo sapesse, segnalarei anche uno studio psicologico e scientifico, che dimostra come ci sia una forte correlazione tra l'omofobia e l'omosessualità latente (Vedi: http://psycnet.apa.org/journals/psp/102/4/815/ ).
Un Perini che si scaglia un giorno si, ed un'altro pure, contro il riconoscimento di un diritto, anche nei confronti di coppie omosessuali quindi, la dice piuttosto lunga. ;)
Francesca Francesconi (Delegata UDC del Comune di Mondolfo -PU) 2012-05-07 13:26:48
Sono pienamente d'accordo con l'analisi di Maurizio Perini, la trovo umanamente e giuridicamente ineccepibile. Qui è in gioco la visione non solo della Famiglia, ma dell'intera società civile ed è bene che tutti gli amministratori che si "imbarcano" in simili imprese valutino bene le conseguenze e gli effetti delle stesse a medio e lungo termine, non solo a livello materiale, ma anche e soprattutto a livello morale ed etico. Oserei dire antropologico: dobbiamo capire una volte per tutte che le scelte che si compiono nella vita pubblica, anche le più banali (e questa non lo è certamente), non sono mai neutrali ma comportano sempre conseguenze nella vitta di persone vere in carne ed ossa e spesso, come si rischia in questo caso, determinano le scelte delle persone in un senso piuttosto che nell'altro, in tal modo dirigendo e costruendo/distruggendo valori e punti di riferimento. Questi amministratori dovrebbero chiarire se il loro compito è semplicemente quello di assecondare le mode del momento per avere e/o mantenere il consenso oppure valorizzare ciò che di buono e di bello c'è nell'uomo e nella sua storia personale e umana!
Andrea Cesanelli 2012-05-07 14:13:53
Francesca da Mondolfo, compartitaria di Casini, non nascondiamoci dietro a un dito e alle analisi giuridiche di comodo, l'opposiozione alle coppie di fatto così come al testamento di finevita sono scelte politiche dettate da diverse concezioni della vita (e del fine vita), tu e altri vedete queste innovazioni come una degenerazione, molti (la maggioranza nei paesi avanzati ma anche nella nostra arretrata e talebana italietta) li vedono come progressismi verso una maggiore libertà, dignità e scelta personali.
Se è un moda progredire per il nostro paese non lo so, speriamo di sì.
PS segnalo che domani c'è un incontro su un altro importantissimo tema di etica sociale che è quello del fine vita, alla biblioteca antonelliana l'8 maggio, spero tutti quelli che prima o dopo si esprimono sull'argomento avranno il coraggio e l'umiltà di partecipare.
O. Manni
Paul Manoni 2012-05-07 15:05:28
Francesca, non sei molto attenta. Apri i link che ti ho segnalato, soprattutto il primo. Registra bene nella tua mente di "clerico-fascista" o "catto-comunista" (L'UDC non si sa mai da che parte stia!), il numero dei paesi europei che ha attualmente una legge in materia di unioni civili. Ti sembrano paesi dove il vostro personalissimo concetto di "famiglia" venga messo in discussione? Ti sembrano paesi alla deriva? Ti sembrano paesi dove non esiste etica e/o morale o punti di riferimento?
Spiacente poi di romperti le uova nel paniere, ma il Perini, ha analizzato solo l'art. 29 della Costituzione con un bel rigiramento di frittata e andando a spaccare il capello in quattro. Omettendo altresì in modo fazioso, subdolo ed ideologico, di analizzare anche l'Art. 2 e sopratutto l'Art. 3, che guadacaso fissano il principio di UGUAGLIANZA di tutti i cittadini, ed impone alle istituzioni della Repubblica, la rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, ed impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Francesca, se per te e Perini e' sbagliato "assecondare le mode del momento" (faccenda che per le persone comuni e' RICONOSCERE DIRITTI!), permettimi di dirti che e' sbagliato anche ancorarsi al passato o addirittura tornare indietro al MEDIOEVO. In considerazione che TUTTI (o quasi) i paesi d'Europa camminano veloci da un pezzo sul riconoscimento di questi diritti, non sarebbe il caso di ADEGUARE il nostro paese?...Possibile che a causa vostra, il popolo italiano deve fare sempre le figure dei peracottai baciasantini, ed arrivare puntualmente ultimi su ogni cosa!?...Fine vita, Testamento biologico, anticoncezionali, pillola del giorno dopo, unioni civili, legalizzazione della prostituzione, fecondazione assistita, ricerca sulle staminali embrionali, ecc, ecc.
Vi piace tanto mettervi il cilicio (tanto che sospetto che qualcuno se lo sia messo anche intorno alle tempie!)? Mettetevelo tranquillamente, ma non imponetelo a tutti. GRAZIE.
libero 2012-05-07 16:52:41
Tutti i paesi più avanzati d'Europa hanno le Unini Civili e non solo ! ... i paesi più arretrati invece sono basati solo sul matrimonio, in Francia ad esempio i matrimoni civili tra poco sono superati da Pacs e unioni libere, mentre i matrimoni religiosi sono ormai una piccola minoranza, ... in pratica l'Europa che cresce va verso scelte di libertà, ... la mentalità cattolica è antilibertaria nei confronti dei laici, che direbbero i cattolici se qualcuno volesse vietare qualche sacramento ?
Amico Immaginario 2012-05-07 17:19:49
Libero ma i cattolici, come tutti i talebani di qualunque credo o idelogia, non sono tolleranti bensì devono imporre le loro 'regolette' a tutti, il motivo è semplice, per fare un cattolico (o un talebano) si prende un bambino e lo si plagia frustrandolo e indottrinandolo, risultato da adulto la persona crederà sì ai dogmi e ai pregiudizi inculcati ma sarà infelice e inconsciamente proverà invidia e risentimento per chi a differenza sua può vivere più liberamente, quindi sfogherà questa naturale frustrazione imponendo agli altri le sue stesse costrizioni e superstizioni. C'è a tal proposito un articolo sulla genesi dell'omofobia che bene illustra questo meccanismo per cui gli omofobi di solito sono omosessuali repressi che sfogano la loro frustrazione attaccando chi a differenza loro vive la loro condizione con più accettazione e serenità. Tutto ciò per dire che i cattolici creano un deserto della loro vita e, quel che è peggio, di quella altrui (al di là di un'ipocrisia, una falsa gaiosità e un buonismo di facciata a cui non crede ormai piu' nessuno!)
Francesca Francesconi 2012-05-07 20:20:56
Cari Paolo e Andrea, io non mi nascondo proprio dietro nulla (altrimenti non sarei neppure intervenuta in questa discussione) nè mi riconosco in tutti gli epiteti che mi avete gentilemente attribuito senza, peraltro, sapere niente di me, della mia storia personale, lavorativa e politica! Ma qeusto poco importa, fa parte del gioco e lo accetto. In ogni caso - come al solito "la lingua batte dove il dente duole" - ritengo sia troppo facile giustificare iniziative simili a quella in oggetto con il semplice argomento di "così fan tutti", giacché sappiamo benissimo quali interessi e quali forze si muovono dietro i movimenti che spingono i governi nazionali ad approvere provvedimenti volti a scardinare in primis la Famiglia e quindi tutta la struttura sociale. Fra l'altro francamente non pare un tragiardo di civiltà legalizzarfe l'eutanasia per i bambini di 12 anni come accade nella "civile" Olanda, inoltre penso anche che facilitare e rendere praticamente una "passeggiata" la pratica dell'aborto sia un vero abominio contro l'Uomo, oltre che in primis contro Dio, un arrendersi all'incapacità di aprirsi alla vita! E' vero che ci sono situazioni di gravidanze sorte in modo drammatico, ma è anche vero che una società che non è in grado di aiutare chi ha subito magari una violenza oppure porta in grembo un bambino malato, se non "eliminando il problema" sia una società che ha rinuciato a vivere, un morto che cammina, che oggettivizza le persone in base all'utile e al profitto che se ne trae, sia in termini economici, sia in termini edonistici! E allora poi non ci lamentiamo della violenza imperante contro i più deboli, non ci lamentiamo di come venogno considerati i lavoratori, le donne, gli anziani! In fondo se il metro per considerare la vita degna di essere vissuta è la capacità della persona di essere fonte in qualche modo di piacere o ricchezza allora tutto quello che accade è giusto e non si si deve scandalizzare o gridare al lupo al lupo. Tutto questo nasce, come potete vedere (2+2=4) proprio dalla volontà di disgregare la Famiglia: non dimentichiamo che proprio quegli stati europei, tanto citati come esepio di civiltà,in cui si sono portate aventi determinate politiche (vedi i paesei del nord europa) sono proprio quelli in cui si registrano i tasi maggiori di problemi psichiatrici di bambini e adolescenti e che hanno il tasso di suidici di giovanoi più alto in assoluto nel vecchio continente! In ogni caso vorrei però chiarire che la mia posizione, come penso quella di Perini, non vuole giudicare le scelte di vita di nessuno, anche quelle che si pongono agli antipodi della mia visione dell'Uomo, ovviamente pur non condividendole, ma questo mi pare sia del tutto legittimo e costituzionalemnte garantito. Altro concetto: le cose vanno chiamate con il loro nome, ragion per cui trovo che l'errore in certe posizioni sia alla radice, infatti "distinguere oportet" diceva San Tommaso, nel senso che le situazioni e le condizioni vanno distinte e la massima ingiustizia, proprio in virtù dei tanto citati (a volte senza piena cognizione di causa) artt. 2 e 3 della Costituzione è proprio laddove si tenta di parificare situazioni ontologicamente diverse, come ha ben spiegato perini nel suo intervento e su cui quindi per ragioni di tempo non mi dilungherò. Quel che si contesta è solo che per riconoscere giuridicamente e sostenere con incentivi economici situazioni che volontariamente si pongono al di fuori del diritto e dunque dello schema diritto-dovere, andrebbe inevitabilemente a penalizzare chi invece si è volontariamente posto all'interno di questo schema, cioè non solo ricevendo riconoscimento, ma dando qualcosa di sé alla società. Questo è giusto? Chi non vuole accedere al matrimonio ha i suoi legittimi motivi, che nessuno si sogna di contestare, tantomeno di giudicare, anche perché questa cristiana cattolica (e basta! senza ulteriori applellativi)ha sempre in mente il monito evangelico "non giudicate per non essere giudicati". Cari amici sulla questione diritti-doveri vi consiglio l'articolo apparso oggi su Repubblica (non certo il mio giornale preferito, lo ammetto)in cui secondo una logica che non condivido - naturalemente - si fa l'elenco dei dei diritti che le coppie di fatto già hanno stando così come hanno scelto di stare e che - cosa drammatica - neppure conoscono, e questo -lasciatemelo dire - anche per colpa di chi porta avanti battaglie alla fine inutili... Per ora mi fero qui, alla prossima :-D
Italico Squattrinato 2012-05-07 23:00:37
Cari dell'Udc siete in minoranza e qui vale la democrazia, se la maggioranza lo vuole, lo vuole anche Dio, che Dio sta in tutti noi e nel ns profondo si chiama Amore e con questo ci dobbiamo ricongiungere. Non l'avere, ma l'essere. Che osservatorio.. qui ci vuole, lo diceva anche Zucchero tanti anni fa.. "Solo una Sana e Consapevole Libidine Salva il Giovane dallo Stress e dall'Azione Cattolica" e poi le famiglie vedrete che saranno inossidabili e felici.
Francesca Francesconi 2012-05-08 00:10:33
Io starei attenta ad attribuire al Signore una volontà solo perchè "la maggioranza lo vuole"...mi pare che fu sempre la maggioranza a consegnare le leve del potere in mano ai diversi dittatori che hanno insanguinato il secolo scorso!Mi però viene a questo punto in mente Guccini quando in quella bellissima canzone-poesia dal titolo "Dio è morto" (che in realtà mi pare voglia dire proprio il contrario) dice "l'ipocrisa di chi sta sempre con la ragione e mai con il torto, è un dio che è morto"...bene se così deve essere io voglio stare con chi ha torto! E mi fermo qui, "chi ha orecchie per intendere intenda"! Comunque grazie Italo per lo spunto canoro che mi hai consentito di fare! :-D
O. Manni
Paul Manoni 2012-05-08 05:47:22
Francesca, non so chi sia questo "Paolo" a cui ti riferisci. PAUL, cioè io, a te personalmente non ha attribuito nessun epiteto, quindi ti pregherei di non lasciarti andare a nessun vittimismo. Quando il tuo Papa da dei "depravati" agli omosessuali, o dei "nazisti" ai non-credetni in mondovisione, nessuno corre a censurare le sue esternazioni fallaci.
Il "così fan tutti" non e' un modo per giustificare un'iniziativa che, come sostiene anche Perini "va di moda" o si fa tanto per fare. Se cominciassi a riflettere su questa iniativa in modo serio e scvro da dogmatiche logiche confessionali imposte dalla tua personale religione, scopriresti che "così fan tutti", perchè si tratta di inizitive più che lodevoli, che convergono sul riconoscimento di diritti e di Principi, espressi non solo dalla nostra carta Costituzionale, ma anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Non e' un caso se molti dei principi di queste due importanti raccolte di norme umane in uso alle società più evolute, siano disconosciute agli stati confessionali come Iran o Stato Vaticano, i quali non hanno mai ratificato la suddetta Dichiarazione Universale. Sarebbe però importante che almeno i politici italiani come te, sapessero di cosa parlano queste norme.
Io ho sempre sentito parlare di Comunione&Liberazione, di Opus Dei e finanza cattolica di vario genere, che dietro il sipario della vita pubblica, influenzano pesantemente la politica ed i governi nazionali. Mi sfugge quindi quali siano i "movimenti" da te citati, che mirerebbero addirittura a "scardinare la famiglia e l'intera struttura sociale". Ad ogni modo, visto che non ti sei presa la briga di citarne almeno uno, ti invto anche qui, a rifelttere sul concetto di "famiglia". Perchè e' evidente che per te, Perini e vari altri politicanti clericali, il concetto di famiglia e' decisamente diverso da quello che la società ritiene sia più adeguato, ossia quello di persone che "VIVONO INSIEME" (vedi dizionari o wikipedia semmai).
L'Eutanasia a bambini di 12 anni olandese, e' la buffonata che puntualmente tirate fuori per darvi alla negazione dei diritti e delle libertà INDIVIDUALI (Jhon Stuart Mill). Nessun gruppo e' autorizzato a dire ad un adulto che per il suo bene non puo' fare della sua vita quel che sceglie di farne. Ciascuno e' la persona maggiormente interessata al proprio benessere, l'interesse che chiunque altro puo' avervi e' minimo in confronto al suo, inoltre l'uomo o la donna piu' ordinari hanno mezzi per conoscere i propri sentimenti incommensurabilmente superiori a quelli di cui puo' disporre chiunque altro. Esiste il diritto ad esortare, a disapprovare, a provare sentimenti rispetto al comportamento della persona, ma non costringerla a fare cio' che e' per noi il suo bene. Questo vale per l'Eutanasia, il Testamento Biologico ed anche l'interruzione volontaria di una gravidanza. Tant'e' che personalmente ho sempre trovato ridicolo, essere contro l'aborto ed al tempo stesso essere contro gli anticoncezionali. Un'immane ed immensa stupidità in termini logici. O combatti contro gli anticoncezionali (criminale dal mio punto di vista), o combatti contro l'aborto. Combattere contro entrambi e' da scellerati, e tipico di chi non conosce ne l'una, ne l'altra cosa, come per esempio il clero maschilista, sessofobico e medioevale, che partituncoli come il tuo difendono a spada tratta.
I Paesi che secondo uno studio autorevole sono considerati più vivibili al mondo, sono la Nuova Zelanda, seguita da Danimarca, Norvegia e Islanda. Agli ultimi posti, invece, l’Iraq, preceduto di poco da Afghanistan, Somalia e Israele, (tutti paesi dove guardacaso il fatto religioso e' rilevante nella società). L'Italia e' ferma a metà classifica. Quindi Francesca non ti inventare assurde argomentazioni relative a suicidi o psicosi. In Norvegia per esempio, l'unica strage tristemente degna di nota, l'ha compiuta un integralista cristiano neonazista (Breivik). Un caso???
Te e quell'altro di cui stiamo commentando le considerazioni, insieme a San Tommaso, ci state dicendo che il Principio di Uguaglianza di tutti i cittadini fissato con l'Art. 3 della Costituzione, non serve a parificare situazioni e condizioni diverse, ma ti rendi conto!? In considerazione di ciò, non me ne volere se auspico sentitamente che ne te, ne Perini (ne San Tommaso, ovvio!), veniate catapultati ancora in qualche poltrona istituzionale, a prendere decisioni che riguardano questa società. La MIA e NOSTRA società.
Se le vostre argomentazioni contro il registro per le unioni civili, sono di ordine "economico" o "giuridico", significa che disconoscete completamente i concetti alla base dei riconoscimenti dei diritti. Sarebbe come dire che lo schiavismo e' riprovevole, ma non si può abolirlo perchè costa troppo!
Il monito che richiami al non giudicare per non essere giudicati, evidentemente qualcuno deve esserselo dimenticato, visto che e' scritto proprio nel Catechismo (http://www.vatican.va/​archive/catechism_it/​p3s2c2a6_it.htm) della tua religione, che gli omosessuali sono "depravati" e "gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati".
Repubblica, non la leggo per principio. Mi piace farmi un'idea da solo ed avere un pensiero autonomo su ogni questione. Su dio ho un'opinione ben precisa, e mi fanno sorridere tutti coloro che danno per scontata la sua esistenza, meglio che quella di Zeus, Buddha, Odino, Shiva o Osiride. Cara Francesca, se nascevi con qualche grado di latitudine diversa, a quest'ora il tuo dio era Allah, ed indossavi un niquab. Fattene una ragione quindi.
Per ora sono io a fermarmi qui, aggiungendo un'ultimo paio di cose. Primo, i governi delle democrazie più sviluppate ed evolute, non si adoperano per legiferare CONTRO le minoranze, ma al contrario, le tutelano. Cosa che ti impone quantomeno una riflessione.
Secondo, per voi credenti cristiani cattolici, 2+2 non dovrebbe affatto fare 4, se per voi dio, che e' uno, magicamente e misteriosamente e' anche trino, e quindi secondo la vostra logica, 1=3. La matematica non e' un'opinione purtroppo.
libero 2012-05-08 20:46:00
E' singolare come i paesi più avanzati siano laici e con libertà per tutti, laici e religiosai, mentre i paesi più arretrati sono religiosi e più sono fondamentalisti e più sono arretrati.
Comunque la secolarizzazione avanza impetusa e niente può fermarla, ricordo che a Sinigallia (dati ufficiali sito Diocesi) nel 1999 i praticanti cattolici erano il 26,5% della popolazione dicesana e che nel 2009 sono scesi al 21,4 % .... un calo di quasi il 20% in 10 anni ! ... e che nel 2009 i giovani tra i 19-24 anni erano solo 691 su una popolazione diocesana di 128.029 abitanti, in pratica meno del 7% della loro fascia di età, ... tenendo conto che l'indice di abbandono della frequenza religiosa è in calo la domanda è quanti saranno i praticanti alla prossima rilevazione nel 2019 ? ... e nel 2029 ? ... e nel 2039 ? ... in realtà la pratica religiosa si sta avviando ad un rapidissimo declino, già in Francia i pèraticanti sono solo il 4,5% della popolazione e nel Nord Europa si può dire che la pratica religiosa sia in via di estinzione, la religione tradizionale ha fatto il suo tempo, in Italia resiste ancora nei piccoli centri, particolarmente nbelle zone di mafia o dove si fa poco la differenziata, abbondantemente mescolate a manifestationi di tipo superstizioso (immagine del santo con cornetto rosso).
Vercellik 2012-05-08 22:37:34
L'Idea di dio (o dèi) è semplicemente una fuga dalla realtà e come tutte le fughe dalla realtà è un atteggiamento cognitivo sbagliato e disadattativo gravido di conseguenze pericolose, è una risposta SBAGLIATA ai problemi dell'umanità, e come tutte le diagnosi sbagliate non cura i problemi, semmai li aggrava!
Senza ipocriti e malintesti atteggiamenti di tolleranza che fa più male che bene occorre francamente definirla per quello che è UN'ALLUCINAZIONE, poco importa se chi ne è aggrappato si sente offeso da questa semplice e pragmatica constatazione.

Non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo permetterci il LUSSO di continuare a andar dietro a simili idee né permettere che le nuove generazioni continuino ad essere plagiate fin da piccole (quando il loro senso critico è troppo fragile) a simili idee disadattative e semplicemente fasulle perché esse creano infelicità individuali e collettive (checché si pensi il contrario, basta vedere i dati citati da Paul e obiettivi del collegamento tra religiosità e regresso culturale, civile, morale e di salute)

BASTA DICIAMOLO FRANCAMENTE GUARDIAMO OLTRE, smettiamo di fuggiare la realtà con infantili e assurde spiegazioni di comodo che non spiegano nulla e fanno finta di consolare rendendo la gente ottusa e mistificatrice.

La religione è una droga e come tutte le droghe, per quanto possa ad alcuni far piacere, va combattuta.
Non dico che un mondo ateo sarebbe un mondo perfetto, certo, dati alla mano, sarebbe un mondo un po' migliore. Tanto basti!
Tantum potuit religio suadere malorum 2012-05-09 01:33:51
"Se il mondo è ridotto così dopo che Gesù è venuto sulla terra a salvarci, Dio ti prego, la prossima volta mandalo da un'altra parte." Carl William Brown *** "Le religioni sono come le lucciole, per splendere hanno bisogno delle tenebre." A. Schopenauer *** "Un mito è una religione a cui nessuno crede più." James Feibleman *** "Se l'ateismo fosse una religione, allora la salute sarebbe una malattia." Clark Adams *** "L'Ateismo è un dovere morale." Feuerbach *** Il male grande e innominabile che sta al centro della nostra cultura è il monoteismo. Da un barbarico testo dell'età del bronzo, noto come Vecchio Testamento, si sono evolute tre religioni antiumane (...). Quelli che lo rifiutano devono essere convertiti o ammazzati, per il loro stesso bene." R. Dawkins *****
Rinascita Cattolica 2012-05-09 09:42:49
"Lo stolto ha detto nel suo cuore: Non c'è Dio" (Sal. 53:1). chi nega Dio non sa quello che fa, ma ricordate che non sarà perdonato chi pecca contro lo Spirito Santo, pregate, pentitevi, date l'8x1000 alla chiesa!
Francesca Francesconi 2012-05-11 14:04:04
Caro Paul, anzitutto scusami per avere sbagliato a scrivere il tuo nome, il fatto è che passo tantissime ore davanti al pc e a volte gli occhi leggono male...Quanto invece al resto non posso che riconfermare quanto già ho già scritto, evidenziando e ribadendo che mai e poi mai ho voluto giudicare le persone, uomini e donne, che la pensano in un modo diverso dal mio e che compiono scelte che non mi sento di condividere, è naturale che ciascuno è libero di dare alla propria vita l'impostazione che preferisce, accettando tutte le conseguenze che ne derivano. Il rispetto per il prossimo non deve giammai dipendere dall'esistenza o meno di differenze di pensiero e di stile di vita. Questo però non vuol dire che ogni idea o comportamento debba necessariamente essere condiviso per forza da tutti e che non si possa dire, in caso di dissenso,che lo si considera sbagliato perché difforme da quella che si ritiene essere le verità degna di essere conosciuta e condivisa. In realtà sembra che oggi solo una parte della società abbia il diritto di criticare, mentre l'altra parte, nella specie coloro i quali si riconoscono nella visione cristiana dell'esistenza non hanno questa possibilità e ogni volta che esprimono quello che pensano, nel rispetto del prossimo, vengono irrimediabilmente tacciati, nella migliore delle ipotesi, di bigottismo, oscurantismo e antidemocraticità. Questo dipende dal fatto che il pensiero cd. post moderno, che permea di sé tutte le principali agenzie informative (che oramai - vedi la televisione - sono diventate anche formative o de-formative), ha rinunciato, anzi apertamente osteggia l'idea di un rapporto originario e inscindibile dell'uomo con la realtà e della originaria intellegibilità e bontà della stessa. La cultura attuale è invece dominata dalla negazione di quel rapporto originario, in altre parole non ritiene sussista una realtà da interpretare, bensì soltanto delle interpretazioni della realtà, sulle quali è impossibile pronunciare un giudizio veritativo, in quanto esse non si riferiscono a nessun significato obiettivo. Ciò implica che, come diceva Nietzsche, "non ci sono fatti ma solo interpretazioni" e quindi non si può dare un giudizio di verità sopra queste, per cui ne deriva che ogni interpretazione è ugualmente valida e quindi diventa inutile porsi la domanda di quale sia la verità: simile pensiero dominante è riscontrabile in ogni ambito del vivere quotidiano, in primis nel campo della sessualità, in cui avendo cessato di avere un senso oggettivo l'essere uomo o l'essere donna, per forza di cose viene ad essere messo in crisi anche il matrimonio, giacché in sostanza la sessualità assume il significato che ciascuno decide di dargli. E' lecito pensare e dire che questa dissoluzione del reale nel gioco senza fine delle interpretazioni (come le ha definite il Card. Caffarra) ha avuto effetti devastanti nello spirito, perché la ragione ha di fatto smesso di svolgere il suo ruolo principale, che non è solo quello di indagare la materia, ma è anche quello di ricercare in tutto il vero? Di discernere il vero dal falso? Ma come si può compiere tale discernimento se tutto è vero e tutto è falso nello stesso tempo, a seconda del momento e dell'interesse? Altro effetto di tale deriva è lo smarrimento del senso della libertà, che ha perso la sua consistenza poiché viene ridotta a pura capacità di scegliere tra infinite possibilità aventi tutte lo stesso valore, non essendoci più una verità radicata in un senso obiettivo da cercare. L'effetto principale di ciò è che viene meno il senso della propria vita come storia tesa tra un "ora" e un "per sempre": se il secondo viene meno, allora il primo perde di serietà, di scelta consapevole fino in fondo. E' possibile pensare questo e magari provare a dirlo senza voler offendere nessuno? Sembra che oggi al concetto di libertà corrisponda il significato di assenza di impegni, ciò è dovuto al fatto che viene a mancare un punto di riferimento vero, perché ogni opzione è ugualmente valida e meritevole e va tollerata, la distinzione e la diversità sono neutrali, cioè indifferenti, hanno perso di significato (cd. gaio nichilismo). Gli altri vengono allora semplicemente tollerati sulla base di un rapporto che alla fine è di tipo contrattuale. Ora, io non ritengo che ogni opzione sia neutrale e sia ugualmente valida, alcune sono buone perché apportano benefici alla comunità tutta, altre non sono buone, perché non apportano alcunché, mentre la dignità di ogni uomo e di ogni donna, a prescindere dalle condizioni morali e materiali in cui si trova è la stessa! Nessuno infatti mette in discussione la pari dignità delle persone, ma non si possono parificare situazioni diverse alla radice. Ad ogni libertà corrisponde una responsabilità, l'una non può sussistere senza l'altra. Sulle eccezion mosse rilevo quanto segue: il concetto di famiglia si fonda su una realtà di significato che decisamente pre-esiste alle definizioni che, di volta in volta, la società ritiene “adeguato” dare, perché è una verità che appartiene all’Uomo in quanto tale, alla sua condizione esistenziale e francamente non è riducibile alla definizione del momento di wikipedia... Non considero il potere di un uomo di decidere della vita di un altro uomo un vero diritto di libertà, semmai una pretesa dovuta ad una malintesa libertà di voler decidere come e quando la vita vale la pena di essere vissuta e quando non lo è. Il testamento biologico è una vera trappola, infatti, potrebbe benissimo verificarsi la situazione in cui uno a 20 anni pensa una cosa e poi in seguito muti questa sua convinzione, magari in un momento in cui non è più in grado di governare e di cambiare la decisione presa in precedenza. In una situazione simile come si fa? Come ci si pone? Lo lasciamo al buon cuore dei medici e delle Aziende Ospedaliere, che oramai vengono gestite in modo imprenditoriale, con le medesime logiche del profitto? Dov’è in questo caso la libertà???!!! Considero la vita un dono di Dio e non frutto del caso. Che c’è di male? Perché non potrei esprimere ciò che penso? E’ vero, nessuno può intromettersi nella vita altrui, sostituirsi all’altro, ma ciò non significa affatto che non si possa dire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è buono e ciò che è cattivo. Altrimenti se il bello, il buono e il giusto diventano autoreferenziali, si rischiano conseguenze a dir poco aberranti: potrebbe per assurdo considerarsi lecita la zoorastia, perchè c’è magari qualcuno a cui piace, e se a qualcuno piace allora perché no? Che c’è che non va? Mi sembra perfettamente logico...secondo questa logica dell’indifferentismo nichilista... Come diceva Aristotele e come pure da sempre la Chiesa Cattolica, con il suo immenso patrimonio di conoscenza sull’uomo e dell’uomo ben sa, l’uomo è un animale sociale, politico, che non vive e non può vivere in solitudine, quindi le scelte che compie non gli appartengono del tutto, perché interagiscono per forza di cose e si devono armonizzare con le scelte, le libertà/responsabilità e i diritti/doveri degli altri. Oggi l’uomo vive una condizione di “slegamento” perché tutto va bene, tutto e il contrario di tutto è lecito, tutto è indifferente! Ma non è così, dobbiamo avere il coraggio di tornare a discernere ciò che è vero da ciò che non lo è, ciò che è buono, da ciò che non lo è (i frutti lo possono indicare)! Essere contrari all’aborto è in perfetta coerenza con l’essere contrari all’eutanasia e alla pena di morte (“nessuno tocchi Caino”) perché anche il peggiore degli assassini va sì punito, ma sempre in un’ottica del recupero alla vita. Abortire=Uccidere un essere umano, perchè dal primo istante del concepimento il ciclo biologico è ininterrotto, non ci sono dei salti, tra un prima e un dopo, ogni biologo o medico lo può confermare. Per un cristiano essere contrario agli anticoncezionali è una conseguenza della visione del grande dono della sessualità come apertura all’altro e alla vita, all’interno del matrimonio. E questo non è essere bigotti! La visione cristiana della sessualità non si riduce alla dimensione puramente procreativa, bensì è costituita anche dalla dimensione del dono di sé e del piacere, come è ben illustrato nella Teologia del Corpo di Giovanni Paolo II, che è parte integrante del Magistero della Chiesa Cattolica sull’argomento. L’indagine da te accennata sui paesi in cui “si vive meglio” si basa in realtà su dati relativi a parametri economici e di organizzazione dei servizi sociali e assistenziali (per carità buonissima cosa), ma non riguarda la condizione esistenziale, psicologica, affettiva delle persone. Soprattutto, l’elevato tasso di suicidi, che è un dato oggettivo, di drammatica frequenza in particolare nelle fasce più giovani avrà un significato o è solo un mero dato statistico, anch’esso destinato a finire nel calderone dell’insignificanza? Del non senso? Riguardo all’interpretazione degli artt. 2 e 3 della Cost. ribadisco ciò che ho già detto: l’uguaglianza delle persone è assoluta e inalienabile nella dignità, ma situazioni diverse oggettivamente non possono e non devono essere parificate, cioè appiattite in un indifferentismo coatto e non motivato se non in senso tautologico!!! Sarebbe ingiusto. Qui non si tratta di dire per esempio che le persone di colore o le donne hanno lo stesso diritto alla vita e alla libertà di opinione degli uomini bianchi...ma si tratta di attribuire benefici economici (in un regime di risorse limitato) a soggetti conviventi, che non hanno voluto coscientemente assumere alcuna responsabilità nei confronti della società e oggi stanno insieme, fatti loro, ma magari già domani non più. In relazione alla questione dell’omosessualità ciò che hai scritto è impreciso e tendenzioso e su di un tema così ricco di implicazioni di natura oserei dire ontologica, occorre essere cauti e calibrare bene le parole per affrontare con serenità in un ottica di verità, o di ricerca della stessa, senza ferire il prossimo. Mi spiego subito: il Catechismo della Chiesa Cattolica non dice affatto, né mai potrebbe farlo, che gli omosessuali sono dei “depravati”, bensì afferma che “Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, (...) la Tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati”, aggiungendo che gli omosessuali devono essere accolti da tutti con rispetto e che “a loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione”. Dunque, è ben diverso da ciò che hai scritto nel tuo intervento, infatti, le persone non devono mai essere giudicate, ma è il comportamento ad essere oggetto di valutazione, è lo stesso stile che troviamo nel Vangelo sulla scorta dell’imperativo di Gesù “non giudicate per non essere giudicati”. E’ lecito pensare che un comportamento è giusto o sbagliato - mi pare di sì - e la valutazione del Catechismo sull’argomento è la logica conseguenza dell’antropologia cristiana che è sempre volta al bene morale e anche materiale dell’uomo. La Chiesa ama l’Uomo, che è la sua missione di sempre ed è esperta in umanità, ama gli uomini e le donne in carne ed ossa, che non giudica e non condanna, anche quando mettono in atto comportamenti contrari a quelli da questa indicati. Anzi è proprio nei loro confronti che volge il suo sguardo amorevole di Madre, anche se non tutti sono in grado di percepirlo. Basta guardare tutte le opere di carità che nel corso dei secoli hanno contraddistinto l’opera concreta (non le parole) degli uomini e delle donne della Chiesa, mi viene in mente per citare un esempio conosciuto Madre Teresa o San Giovanni Bosco. Che cosa li muoveva? Ce lo siamo mai domandato? Non solo l’amore per il prossimo, ma l’amore per Cristo realizzato nella cura del prossimo, è lì che sì che l’art. 3 della Cost. ha avuto e ha piena attuazione, perché prossimo è chiunque abbia bisogno, senza distinzione alcuna: povero o ricco, bello o brutto, giovane o vecchio, storto o diritto, cristiano o non, perché il volto del prossimo sofferente è il volto di Gesù sulla Croce. Sì, è vero, sono nata in terra italiana, sono quindi stata “graziata” in questo, ma chi ti dice che se fossi nata e cresciuta altrove io non avrei potuto volgere “lo sguardo a Colui che hanno trafitto”? In ogni caso, siamo tutti fratelli in Cristo e figli di un unico Dio e la Salvezza portata dalla Croce, che è in sintesi il senso del Cristianesimo, è per tutti coloro che, conoscendolo o meno, operano secondo la Sua Parola. Il discorso matematico che svolgi non porta”...la logica di Dio non segue le pretese dell’uomo, in sintesi (se vuoi puoi sempre approfondire tramite testi di teologia) ti posso in questa sede dire che l’unità di Dio nella SS. Trinità si fonda sulla originaria in-abitazione delle Tre Persone della Trinità, che sono in relazione fra loro attraverso un continuo scambio di Amore.Quale delgata comunale dell'UDC di Mondolfo rinnovo il mio pieno sostegno all'operato di Maurizio Perini.
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