Senigallia, Perini (Gruppo Misto) contro la creazione di un registro delle unioni civili
"Si calpesta l'art. 29 della Costituzione a favore di unioni solamente privatistiche"
La proposta di istituire un registro delle unioni civili anche nel nostro Comune impone una seria e necessaria riflessione sui ruoli sociali riconosciuti dal diritto, senza la quale si rischia semplicemente di assecondare un trend che “va di moda”, mortificando le ragioni di quello stesso “ius civile” che permette il vivere sociale.E’ bene ricordare che il Diritto quando istituzionalizza alcuni ruoli sociali, come quello del marito e della moglie all’interno del matrimonio, lo fa per ottenere frutti positivi e vantaggiosi per tutta la società in vista del bene comune.
La mozione in oggetto mostra di voler aggirare questo intrinseco “modus operandi” del diritto e ciò è evidente nel fatto che detto provvedimento reca in sé un contrasto con la “ratio” dei principi fondamentali contenuti nella Costituzione, in particolare nell’art. 29 Cost.
Non lascia dubbi, infatti, l’impegno che Giunta e Sindaco assumerebbero con l’approvazione dell’Ordine del giorno, ovvero l’estensione alla coppie di fatto dei benefici concessi dall’Amministrazione alla coppie coniugate.
La proposta, infatti, richiama gli artt. 2, 3 e 29 della Costituzione, ma di fatto giunge a risultati che dimenticano proprio l’articolo 29, che costituisce il fondamento dell’impegno pubblico di meglio tutelare una realtà così importante e fondamentale per il vivere civile (e non solo) come la Famiglia.
L’evidenza di tale contrasto con la Costituzione è sotto gli occhi di tutti tanto è vero che lo stesso testo se ne preoccupa e dichiara in ogni caso la volontà di non porsi in contrasto con i principi della nostra Carta fondamentale.
Tuttavia, il contrasto con il dettato costituzionale, evidente ed insanabile, è connaturato con lo spirito stesso della proposta che mira, in spregio all’art. 29 della Costituzione, a concedere rilevanza sociale ad unioni che hanno una natura meramente privatistica e non potranno mai assurgere allo “status” proprio della Famiglia.
In realtà, il provvedimento non fa che porsi nel sentiero di chi sta cercando di aprire delle maglie nelle trame degli Ordinamenti giuridici per introdurre in maniera subdola modelli di famiglia in contrasto con quello recepito nella nostra Costituzione e frutto del lavoro di tutte le anime politiche che hanno contribuito alla costruzione dello Stato democratico.
Il contrasto tra l’effetto del provvedimento e quella che ne è invece la ragione intrinsecamente politica ed ideologica è lampante.
La convivenza fra persone non legate dal vincolo del matrimonio è ancora statisticamente marginale, se pure in espansione.
Chi ha responsabilità politiche deve rispondere ad una precisa domanda: se preferisce assecondare una deriva che vede le persone, che tanti vorrebbero ridurre ad individui, sempre più portate alla deresponsabilizzazione oppure se vuol far crescere la capacità di assumersi responsabilmente e pubblicamente un impegno che solo rafforza e consolida l’intera società.
Chi convive non può essere premiato a discapito di chi fa una scelta che crea un impegno davanti alla comunità. Sarebbe semplicemente ingiusto.
Il diritto riconosce il matrimonio non per premiare la qualità della relazione degli sposi, ma perché valuta il bene sociale che deriva da quel vincolo, che comporta l’assunzione di precisi diritti e doveri.
La proposta invece, vorrebbe conferire benefici economici a relazioni che, non offrono la garanzia di un impegno a livello sociale duraturo.
Quindi non si può che esprimere un parere negativo nei confronti di una simile proposta, che non farebbe altro che risolversi in una ingiustizia nei confronti di tutte le famiglie della città, che vedrebbero diminuire, per di più in tempo di crisi, le risorse ad esse destinate in funzione dell’importante ruolo sociale e civile che hanno in via esclusiva.
Ecco dunque che in un momento di forte crisi economica provvedimenti come questi andrebbero ponderati con estrema sensibilità e soprattutto avendo le cifre alla mano.
Credo e lo proporrò in commissione, come assolutamente necessaria, l’istituzione di un Osservatorio di almeno un anno per monitorare la situazione delle famiglie e verificare la reale esigenza di uno strumento come quello del registro, attraverso i servizi sociali del comune e soprattutto delle associazioni che sul territorio operano nel campo delle famiglie e in generale dell’assistenza al bisogno e disagio sociale.
di Maurizio Perini
Dio ha mandato il diluvio ma potrà mandarne un altro se vuole, pentitevi e siate umili
P.S ma....Rinascita cattolica è una bufala vero ???
"chiunque procede alla vaccinazione cessa di essere figlio di Dio: il vaiolo è un castigo voluto da Dio, la vaccinazione è un insulto contro il cielo! .
PAPA LEONE XIII"
materia di unioni civili. QUI:
http://it.wikipedia.org/wiki/Unione_civile
...E per chi non lo sapesse, segnalarei anche uno studio psicologico e scientifico, che dimostra come ci sia una forte correlazione tra l'omofobia e l'omosessualità latente (Vedi: http://psycnet.apa.org/journals/psp/102/4/815/ ).
Un Perini che si scaglia un giorno si, ed un'altro pure, contro il riconoscimento di un diritto, anche nei confronti di coppie omosessuali quindi, la dice piuttosto lunga. ;)
Se è un moda progredire per il nostro paese non lo so, speriamo di sì.
PS segnalo che domani c'è un incontro su un altro importantissimo tema di etica sociale che è quello del fine vita, alla biblioteca antonelliana l'8 maggio, spero tutti quelli che prima o dopo si esprimono sull'argomento avranno il coraggio e l'umiltà di partecipare.
Spiacente poi di romperti le uova nel paniere, ma il Perini, ha analizzato solo l'art. 29 della Costituzione con un bel rigiramento di frittata e andando a spaccare il capello in quattro. Omettendo altresì in modo fazioso, subdolo ed ideologico, di analizzare anche l'Art. 2 e sopratutto l'Art. 3, che guadacaso fissano il principio di UGUAGLIANZA di tutti i cittadini, ed impone alle istituzioni della Repubblica, la rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, ed impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Francesca, se per te e Perini e' sbagliato "assecondare le mode del momento" (faccenda che per le persone comuni e' RICONOSCERE DIRITTI!), permettimi di dirti che e' sbagliato anche ancorarsi al passato o addirittura tornare indietro al MEDIOEVO. In considerazione che TUTTI (o quasi) i paesi d'Europa camminano veloci da un pezzo sul riconoscimento di questi diritti, non sarebbe il caso di ADEGUARE il nostro paese?...Possibile che a causa vostra, il popolo italiano deve fare sempre le figure dei peracottai baciasantini, ed arrivare puntualmente ultimi su ogni cosa!?...Fine vita, Testamento biologico, anticoncezionali, pillola del giorno dopo, unioni civili, legalizzazione della prostituzione, fecondazione assistita, ricerca sulle staminali embrionali, ecc, ecc.
Vi piace tanto mettervi il cilicio (tanto che sospetto che qualcuno se lo sia messo anche intorno alle tempie!)? Mettetevelo tranquillamente, ma non imponetelo a tutti. GRAZIE.
Il "così fan tutti" non e' un modo per giustificare un'iniziativa che, come sostiene anche Perini "va di moda" o si fa tanto per fare. Se cominciassi a riflettere su questa iniativa in modo serio e scvro da dogmatiche logiche confessionali imposte dalla tua personale religione, scopriresti che "così fan tutti", perchè si tratta di inizitive più che lodevoli, che convergono sul riconoscimento di diritti e di Principi, espressi non solo dalla nostra carta Costituzionale, ma anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Non e' un caso se molti dei principi di queste due importanti raccolte di norme umane in uso alle società più evolute, siano disconosciute agli stati confessionali come Iran o Stato Vaticano, i quali non hanno mai ratificato la suddetta Dichiarazione Universale. Sarebbe però importante che almeno i politici italiani come te, sapessero di cosa parlano queste norme.
Io ho sempre sentito parlare di Comunione&Liberazione, di Opus Dei e finanza cattolica di vario genere, che dietro il sipario della vita pubblica, influenzano pesantemente la politica ed i governi nazionali. Mi sfugge quindi quali siano i "movimenti" da te citati, che mirerebbero addirittura a "scardinare la famiglia e l'intera struttura sociale". Ad ogni modo, visto che non ti sei presa la briga di citarne almeno uno, ti invto anche qui, a rifelttere sul concetto di "famiglia". Perchè e' evidente che per te, Perini e vari altri politicanti clericali, il concetto di famiglia e' decisamente diverso da quello che la società ritiene sia più adeguato, ossia quello di persone che "VIVONO INSIEME" (vedi dizionari o wikipedia semmai).
L'Eutanasia a bambini di 12 anni olandese, e' la buffonata che puntualmente tirate fuori per darvi alla negazione dei diritti e delle libertà INDIVIDUALI (Jhon Stuart Mill). Nessun gruppo e' autorizzato a dire ad un adulto che per il suo bene non puo' fare della sua vita quel che sceglie di farne. Ciascuno e' la persona maggiormente interessata al proprio benessere, l'interesse che chiunque altro puo' avervi e' minimo in confronto al suo, inoltre l'uomo o la donna piu' ordinari hanno mezzi per conoscere i propri sentimenti incommensurabilmente superiori a quelli di cui puo' disporre chiunque altro. Esiste il diritto ad esortare, a disapprovare, a provare sentimenti rispetto al comportamento della persona, ma non costringerla a fare cio' che e' per noi il suo bene. Questo vale per l'Eutanasia, il Testamento Biologico ed anche l'interruzione volontaria di una gravidanza. Tant'e' che personalmente ho sempre trovato ridicolo, essere contro l'aborto ed al tempo stesso essere contro gli anticoncezionali. Un'immane ed immensa stupidità in termini logici. O combatti contro gli anticoncezionali (criminale dal mio punto di vista), o combatti contro l'aborto. Combattere contro entrambi e' da scellerati, e tipico di chi non conosce ne l'una, ne l'altra cosa, come per esempio il clero maschilista, sessofobico e medioevale, che partituncoli come il tuo difendono a spada tratta.
I Paesi che secondo uno studio autorevole sono considerati più vivibili al mondo, sono la Nuova Zelanda, seguita da Danimarca, Norvegia e Islanda. Agli ultimi posti, invece, l’Iraq, preceduto di poco da Afghanistan, Somalia e Israele, (tutti paesi dove guardacaso il fatto religioso e' rilevante nella società). L'Italia e' ferma a metà classifica. Quindi Francesca non ti inventare assurde argomentazioni relative a suicidi o psicosi. In Norvegia per esempio, l'unica strage tristemente degna di nota, l'ha compiuta un integralista cristiano neonazista (Breivik). Un caso???
Te e quell'altro di cui stiamo commentando le considerazioni, insieme a San Tommaso, ci state dicendo che il Principio di Uguaglianza di tutti i cittadini fissato con l'Art. 3 della Costituzione, non serve a parificare situazioni e condizioni diverse, ma ti rendi conto!? In considerazione di ciò, non me ne volere se auspico sentitamente che ne te, ne Perini (ne San Tommaso, ovvio!), veniate catapultati ancora in qualche poltrona istituzionale, a prendere decisioni che riguardano questa società. La MIA e NOSTRA società.
Se le vostre argomentazioni contro il registro per le unioni civili, sono di ordine "economico" o "giuridico", significa che disconoscete completamente i concetti alla base dei riconoscimenti dei diritti. Sarebbe come dire che lo schiavismo e' riprovevole, ma non si può abolirlo perchè costa troppo!
Il monito che richiami al non giudicare per non essere giudicati, evidentemente qualcuno deve esserselo dimenticato, visto che e' scritto proprio nel Catechismo (http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a6_it.htm) della tua religione, che gli omosessuali sono "depravati" e "gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati".
Repubblica, non la leggo per principio. Mi piace farmi un'idea da solo ed avere un pensiero autonomo su ogni questione. Su dio ho un'opinione ben precisa, e mi fanno sorridere tutti coloro che danno per scontata la sua esistenza, meglio che quella di Zeus, Buddha, Odino, Shiva o Osiride. Cara Francesca, se nascevi con qualche grado di latitudine diversa, a quest'ora il tuo dio era Allah, ed indossavi un niquab. Fattene una ragione quindi.
Per ora sono io a fermarmi qui, aggiungendo un'ultimo paio di cose. Primo, i governi delle democrazie più sviluppate ed evolute, non si adoperano per legiferare CONTRO le minoranze, ma al contrario, le tutelano. Cosa che ti impone quantomeno una riflessione.
Secondo, per voi credenti cristiani cattolici, 2+2 non dovrebbe affatto fare 4, se per voi dio, che e' uno, magicamente e misteriosamente e' anche trino, e quindi secondo la vostra logica, 1=3. La matematica non e' un'opinione purtroppo.
Comunque la secolarizzazione avanza impetusa e niente può fermarla, ricordo che a Sinigallia (dati ufficiali sito Diocesi) nel 1999 i praticanti cattolici erano il 26,5% della popolazione dicesana e che nel 2009 sono scesi al 21,4 % .... un calo di quasi il 20% in 10 anni ! ... e che nel 2009 i giovani tra i 19-24 anni erano solo 691 su una popolazione diocesana di 128.029 abitanti, in pratica meno del 7% della loro fascia di età, ... tenendo conto che l'indice di abbandono della frequenza religiosa è in calo la domanda è quanti saranno i praticanti alla prossima rilevazione nel 2019 ? ... e nel 2029 ? ... e nel 2039 ? ... in realtà la pratica religiosa si sta avviando ad un rapidissimo declino, già in Francia i pèraticanti sono solo il 4,5% della popolazione e nel Nord Europa si può dire che la pratica religiosa sia in via di estinzione, la religione tradizionale ha fatto il suo tempo, in Italia resiste ancora nei piccoli centri, particolarmente nbelle zone di mafia o dove si fa poco la differenziata, abbondantemente mescolate a manifestationi di tipo superstizioso (immagine del santo con cornetto rosso).
Senza ipocriti e malintesti atteggiamenti di tolleranza che fa più male che bene occorre francamente definirla per quello che è UN'ALLUCINAZIONE, poco importa se chi ne è aggrappato si sente offeso da questa semplice e pragmatica constatazione.
Non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo permetterci il LUSSO di continuare a andar dietro a simili idee né permettere che le nuove generazioni continuino ad essere plagiate fin da piccole (quando il loro senso critico è troppo fragile) a simili idee disadattative e semplicemente fasulle perché esse creano infelicità individuali e collettive (checché si pensi il contrario, basta vedere i dati citati da Paul e obiettivi del collegamento tra religiosità e regresso culturale, civile, morale e di salute)
BASTA DICIAMOLO FRANCAMENTE GUARDIAMO OLTRE, smettiamo di fuggiare la realtà con infantili e assurde spiegazioni di comodo che non spiegano nulla e fanno finta di consolare rendendo la gente ottusa e mistificatrice.
La religione è una droga e come tutte le droghe, per quanto possa ad alcuni far piacere, va combattuta.
Non dico che un mondo ateo sarebbe un mondo perfetto, certo, dati alla mano, sarebbe un mondo un po' migliore. Tanto basti!
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