ByoBlu: “Io sto con Delio Rossi”
Il blogger dice la sua sull’ex allenatore della Fiorentina e sulla violenza -VIDEO
“La violenza no“, per carità. Ma quanti tipi di violenze ci sono? E quanto sono gravi? C’è quella di Delio Rossi, che tira qualche cazzotto a tale Adem Ljajic e per questo perde il suo lavoro. Poi c’è quella di chi crede di poter dire quello che vuole, perché tanto “la violenza no”, e quindi nessuno può fargli niente: così insulta tua madre, tuo figlio, magari tua sorella o, peggio, un tuo caro affetto da handicap.
Ma c’è anche la violenza di uno Stato forte con i deboli e debole con i forti, che affama 60 milioni di persone, ne costringe migliaia al suicidio e crea nuovi mostri che tentano a loro volta di usare una disperata violenza contro i loro simili, magari colpevoli di lavorare all’Agenzia delle Entrate, come è successo ieri a Bergamo. E poi c’è la violenza di una ristretta élite di finanzieri, lobbisti, politici e affaristi senza scrupoli da 4 miliardi di reddito annuo: plasmano il mondo per uniformarlo alle loro convenienze, regalando l’illusione della democrazia e, mentre accumulano ricchezze neppure lontanamente immaginabili, mantengono miliardi di esseri umani in uno stato di ignoranza diffusa, di indigenza e di servitù volontaria.
Allora, quale violenza è più grave? Non mi si risponda che sono tutte allo stesso livello, perché appiattendo la scala dei valori non si fa altro che confondere i veri nemici da combattere con i poveracci, vittime loro stessi par nostro. Da qualche parte, nella Bibbia, è scritto “occhio per occhio, dente per dente”. Gesù Cristo disse di “porgere l’altra guancia”, ma quando vide i mercanti fare scempio del tempio sacro, non esitò un solo istante ad imbracciare una mazza e ad usare violenza. Perché arriva un momento in cui si passa il limite e subire oltre diventa esso stesso peccato mortale, che spalanca le porte del girone infernale degli ignavi.
Dunque, siccome non mi risulta che le élite economico-finanziarie siano state in alcun modo esautorate per l’invasione dei debiti sovrani che hanno assoggettato intere popolazioni facendo scempio delle Costituzioni nazionali; e siccome non mi risulta che alcuno tra i politici si sia dimesso per l’ecatombe di imprenditori e di cittadini comuni che si sono tolti la vita in conseguenza delle scellerate strategie dell’austerity; e siccome, infine, le aggressioni verbali velenose, infamanti e pretestuose, magari dirette a infierire sulla sfortuna di quelle creature fragili che in altri tempi sarebbero state abbandonate sul Monte Taigeto dagli spartani, restano impunite come se non ne ferisse più la lingua che la spada, allora di fronte alla mole farisaica di vesti stracciate, dovendo scegliere da che parte stare ed essendo quella della ragione già occupata, io sto con Delio Rossi. Perché una reazione inconsulta, non premeditata e passionale all’offesa grave ed ingiustificata di chi non conosce il suo ruolo nel mondo è, tra tutte le forme di violenza fin qui descritte, quella che più assomiglia alla giustizia. E anche perché voglio così sperare che anche per i popoli, finalmente, venga quel giorno in cui continuare a subire non sarà più possibile.
//www.youtube.com/watch?v=ak3RLtFdTzg
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