L’Associazione La Fenice di Senigallia commemora Luciano Casaroli
Lunga collaborazione con un uomo che "non saliva mai in cattedra"
Dopo la scomparsa del pittore e acquafortista Luciano Casaroli, avvenuta dopo una lunga e debilitante malattia, l’Associazione Culturale La Fenice ricorda le tante occasioni di collaborazione che l’artista ha concesso nei vari anni.Una serie di acquerelli realizzati in platea in mezzo al pubblico a guisa dei pittori di corte che documentavano le manifestazioni artistiche del Signore del luogo è iniziata nel 1986 al Circolo La Fenice (non c’erano altre sale a disposizione all’epoca), con il famoso sassofonista americano Lee Konitz ; poi nel 1987 Chet Baker allo Shalimar Club in un memorabile concerto; nel 1991 alla Rotonda a Mare, prima della ristrutturazione, il grande sassofonista Phil Woods accompagnato da Enrico Pieranunzi.
Di questa serata è stata realizzata anche una piccola acquaforte a tiratura limitata data in omaggio anche al musicista che vive in USA.
Nel 1993 per il concerto inaugurale del Concorso Pianistico Internazionale all’Auditorium San Rocco appena inaugurato, il pianista americano Jerome Lowental; nel 1997 un concerto da ricordare al teatro La Fenice (anche questo da poco inaugurato) di Romano Mussolini con il suo quartetto.
I cinque acquerelli sono stati esposti alla grande mostra che il Comune ha organizzato in omaggio al Maestro al Palazzo del Duca.
Nel 1991, in occasione della presentazione del libro di Marcello Camilucci, insigne critico e scrittore di origine senigalliese, “La leggenda del grande contestatore” ha inciso, sempre a tiratura limitata una piccola acquaforte.
A ricordo del concerto inaugurale del 25° Concordo Pianistico Internazionale un acquerello 25×35 del famoso pianista Jeorg Demus al Teatro Gabbiano anche questo eseguito durante lo svolgimento del concerto.
Nel 1981 ha realizzato l’acquaforte che accompagna il volume del vincitore del Premio Nazionale di Poesia “Spiaggia di Velluto” e nel 1988 l’acquaforte per il XVll Concorso Pianistico Internazionale.
Nessuno a Senigallia chiamava Maestro Luciano Casaroli, perché anche Lui,come Mario Puccini amava andare in giro per la città parlando con tutti, di mare, di cucina e anche di pittura ma senza mai salire in cattedra.
La riproduzione di tre opere di Casaroli è comparsa nel secondo volume dell’antologia “I poeti dialettali di Senigallia” recentemente edito dalla Associazione.
di Domenico Pergolesi
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!