Senigallia: pubblicati gli atti relativi alla rendita di fabbricati ignoti al Catasto
Da giovedì 3 maggio i documenti sono all'Albo Pretorio
Come in tanti altri municipi italiani, anche presso l’Albo Pretorio del Comune di Senigallia si trovano pubblicati da giovedì 3 maggio, e lo resteranno per 60 giorni, dunque fino al 2 luglio prossimo, gli atti relativi all’attribuzione della rendita presunta dei fabbricati mai dichiarati in Catasto, secondo la previsione dell’art. 19, comma 10, del decreto legge n° 78 del 31 maggio 2010.
L’Agenzia del Territorio ha infatti intrapreso sull’intero territorio nazionale una attività, che riguarda appunto l’attribuzione di una stima con la rendita presunta per tutti quegli immobili che non risultano finora conosciuti al Catasto. Sul sito internet della stessa Agenzia del Territorio è disponibile per la consultazione l’elenco delle particelle di catasto terreni e le corrispondenti unità immobiliari urbane del catasto edilizio urbano, oggetto di attribuzione di rendita presunta per tutti i Comuni interessati.
I termini per la proposizione del ricorso avverso gli atti di attribuzione della rendita presunta dinanzi alla Commissione Tributaria provinciale competente iniziano a decorrere trascorsi i 60 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista appunto per la giornata odierna, 3 maggio.
Per le unità immobiliari a cui è stata attribuita la rendita presunta, i soggetti obbligati devono provvedere alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale entro 120 giorni da questa stessa data.
Il mancato rispetto di tale termine comporterà l’applicazione delle sanzioni amministrative previste.
L'Agenzia del Territorio trova delle irregolarità sulle rendite presunte o su immobili mai censiti, cosa fà pubblica presso gli albi pretori dei Comuni gli elenchi di quelli che non vanno bene.
Infatti è semplicissimo perchè tutti i cittadini passano a visionare l'albo tutti i giorni magari tutti insieme come una sorta di ritrovo, perchè tutti dovrebbero visionarlo entro 60 giorni, come se tutti leggessero i giornali e non avessero nulla da fare, semplicissimo.
Possibile che nessuno pensi semplicemente di avvisare, il contribuente che è incappato in un errore o dimenticanza, magari telefonicamente, visto le tariffe telefoniche attuali che non costano nulla, invitarli per spiegazioni e dare chiarimenti, poi far decorrere le sanzioni. Quanti immobili saranno??? Comunque basterebbe una persona ed un telefono e un po di cervello che comunichi con il buon senso.
Mi chiedo se in ciò sbaglia e commette un errore l'Agenzia del Territorio, che cosa innesca nei confronti di quel mal capitato che non ha tempo di leggere l'Albo pretorio del proprio comune.
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