Esercizio finanziario 2011, la minoranza castelleonese vota contro l’approvazione
Il Sindaco Biagetti accusato di "finanza creativa": tagli al sociale, rincari alle tariffe e spese che aumentano
Si rende nota la dichiarazione di voto dei Consiglieri di “Insieme per Castelleone”, rilasciata durante l’ultimo Consiglio Comunale, durante l’Approvazione del Conto Consuntivo Esercizio Finanziario 2011.
Se la Relazione illustrativa del Conto consuntivo redatta dalla Giunta e approvata con deliberazione n. 19 del 6.4.2012, dovrebbe: “consentire un’idonea valutazione della realizzazione delle previsioni di bilancio” non possiamo che partire proprio da lì.
Saltando naturalmente le varie sviste ed errori, come citare la determina n. 28 in luogo della n. 27 (pagina 1), o dare le maggiori entrate della competenza per € 3.449,09 (pagina 2 punto 3) quando in realtà sono 3.484,09 (pagina 6) e via dicendo, senza considerare, poi, che quelle cifre sono solo frutto delle alchimie contabili della Amministrazione comunale, come vedremo meglio in seguito.
Lasciando le polemiche e gli stravolgimenti della realtà alla maggioranza consiliare, ci permettiamo far osservare altri fatti ben più determinanti.
Sempre a pagina 1 troviamo che l’avanzo dell’esercizio 2011 è di € 38.180,42, troppo vicino, e comunque ancora una volta in calo, rispetto a quello del 2010 tanto da sollevare dubbi.
Come stiano effettivamente le cose possiamo ricavarlo raffrontando il totale degli accertamenti definitivi delle entrate (pag. 1) con quello delle spese di pagina 2: € 3.085.694,97 per le entrate e € 3.105.741,71 per le spese.
Le spese, cioè, hanno superato le entrate e quindi il disavanzo primario è stato di € 20.046,74. Certo, stiamo parlando delle sole competenze, ma è quello il dato certo, l’unico da tenere realmente sotto osservazione. Quei ventimila e rotti euro di disavanzo della competenza sono stati coperti ricorrendo a quelli che già in passato abbiamo chiamato “fondi neri” nascosti tra i residui.
Per non andare lontano, e per fare un solo esempio già noto, tipo le cosiddette bollette fantasma del metano. Infatti i residui attivi cancellati sono stati € 10.617,36 (17.334.30-6.716,94) mentre quelli passivi sono stati € 30.485,22, il che vuol dire aver recuperato in questo modo ben € 19.867,86. Rimane ancora da finanziare, quindi, € 178,88 che è proprio la differenza tra l’avanzo 2010 e quello 2011 (38.359,30 – 38.180,42 = 178,88). E allora è chiaro a tutti da dove proviene l’avanzo 2011: è solo quello che ci trasciniamo dietro dagli anni precedenti.
Quanto potrà ancora durare di questo passo? Non è allora il caso di fare una gran pulizia dei residui-fantasma?
E non si cerchi ancora una volta di scaricare sui dipendenti le responsabilità proprie della Amministrazione comunale, visto che lo stesso Organo di Revisione consiglia nella sua Relazione al Conto Consuntivo “di attivarsi fattivamente per il recupero dei crediti iscritti a residuo anche attraverso azioni mirate“.
Adesso analizziamo anche le altre alchimie da finanza creativa di cui in questi tanti anni ci ha deliziato il sindaco Biagetti: i cosiddetti scostamenti.
L’articolo 231 del DLgs 267/2000 dice, testualmente, che la Relazione illustrativa “Analizza, inoltre, gli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni, motivando le cause che le hanno determinati“. Perché sono proprio gli scostamenti a far puntualmente rilevare la “efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti e dei costi sostenuti“.
Ecco, allora, l’ulteriore furbata: le “previsioni” divengono “previsioni definitive“, cioè si raffrontano le cifre del 31 dicembre non con quelle del bilancio di previsione, in questo caso 30 maggio, ma con quelle di qualche giorno prima della fine dell’anno. In questo caso, quelle del 29 dicembre 2011, come da deliberazione della stessa Giunta n. 74, per di più dopo aver “aggiornato” i dati ben altre 5 volte (7 giugno, cioè dopo soli 8 giorni dalla approvazione del bilancio, 26 luglio, 25 agosto, 29 settembre, 22 novembre).
Ci potevano essere grossi scostamenti da giustificare? Eppure ci sono e come.
Sul Cap. 13 Compartecipazione gettito Iva, ad esempio, lo scostamento è stato di ben € 45.259,80; ancora più consistente quello sul Cap. 52 della Tarsu, ben 80.000 euro tondi tondi; sul Cap. 312 Proventi illuminazione votiva soli, si fa per dire, € 1.060,12; sul Cap. 390 per l’uso dei locali altri 500 euro. Nell’apposito prospetto sulle maggiori entrate a pagina 6 della Relazione, di questi importi non c’è nemmeno l’ombra, mentre tra i vari capitoli riportati gli importi sono tutt’altro che veri. Solo un paio di esempi: sul Cap. 21 Addizionale energia elettrica lo scostamento viene indicato in € 62,01, mentre la realtà parla di € 3.055,39; sul Cap. 500 Concorso delle famiglie per spese mantenimento e ricovero indigenti se ne indicano 186,42 quando in realtà lo scostamento è stato di € 1.836,42.
Per il sindaco Biagetti, del resto, gli scostamenti per la sola voce “Tasse” sarebbero € 776,60 in più e non € 82.218,36 come la realtà dimostra, mentre nelle “Imposte” si parla di € 62,01 quando invece sono € 42.204,41.
In tutti e tre i titoli delle entrate correnti secondo lui si sarebbero accertati in meno € 19.674,09 quando invece c’è stato un aumento addirittura di € 49.887,16, come attesta anche l’Organo di Revisione, Rag Catia Silvestrini, nella sua Relazione. Nei titoli IV e V lo scostamento sarebbe stato – 3,78% quando invece si è verificato un + 114,45%. Senza voler poi entrare nel dettaglio degli scostamenti sui singoli capitoli dei trasferimenti statali.
Gli scostamenti delle spese il sindaco Biagetti preferisce ometterli completamente, forse perché troppo compromettenti. Si dovrebbe infatti citare il Cap. 104 sulle spese di rappresentanza con aumenti di € 671,04; Cap. 25 sulle aspettative degli amministratori + € 400,00; Cap. 138 sulle consulenze + € 15.033,48; Cap. 392 accertamento tributi + € 29.000,00. E proprio quest’ultima cifra ci dimostra dove vanno a finire i proventi degli accertamenti che hanno tolto il sonno a tanti castelleonesi. Ma di questo riparleremo tra breve quando affronteremo il prospetto della gestione Tarsu a pagina 7 della Relazione.
Ritorniamo agli scostamenti delle spese e alle difficoltà per la Giunta di evidenziare che sul Cap. 736 contributi scuola media sono spariti € 300,00; sul Cap. 1895-1 iniziative a favore della famiglia € 3.500,00; sul Cap. 1897-4 progetto sollievo € 1.000,00; sul Cap. 2008 manutenzione strade interne ne sono invece spariti € 10.198,00.
Lasciamo ora la pagina 6 della Relazione e passiamo alla 7, al prospetto dei costi e ricavi della Tarsu. Per quanto riguarda i ricavi si parla di € 99.585,00 e si cita il Cap. 52, mentre il totale dei costi viene indicato in € 129.298,66 per cui la percentuale di copertura sarebbe del 77,02%, solo che se per un attimo lasciamo la Relazione e guardiamo il Conto consuntivo ci accorgiamo subito che gli accertamenti su quel Capitolo non sono € 99.585,00 ma bensì € 185.000,00 e cioè ai 105.000,00 euro del bilancio di previsione ne sono stati aggiunti altri 80.000,00, come abbiamo già visto. Di questi € 83.427,00 sono già incassati e altri € 101.573,00 riportati a residuo. Altro che copertura al 77,02%, visto che oltre al 100% i cittadini dovranno sborsare anche ben € 55.701,34 in più di quei 129.298,66 euro di spese.
Ma non è la sola stranezza, perché proprio sulla Tarsu i castelleonesi avranno tra breve una vera e propria mazzata. Qualche anno fa l’amministrazione Biagetti aveva pensato bene di rimettere ancora una volta mano alla materia e portare alle stelle le relative tariffe, nonostante le fortissime contrarietà del nostro gruppo, poi ci ha ripensato e per non dover rimangiare quanto deliberato ha preferito far passare solo gli anni. Anche perché nel frattempo i castelleonesi venivano spremuti ben bene con i famosi accertamenti che al Cis nel solo 2011 frutterà la bella cifra di € 37.000,00.
Solo che a breve i già stremati contribuenti castellenesi non se la dovranno vedere solo con l’Imu, ma probabilmente anche con ben tre anni di Tarsu (2010, 2011, 2012) con tariffe alle stelle che il sindaco Biagetti, probabilmente, dovrà richiederle tutte insieme entro il 2012.
Passiamo alla pagina 8, gli Organi istituzionali, quelli, per intenderci, che passano sotto il nome di “costi della politica“. La crisi morde e i cittadini sono chiamati a fare sempre nuovi sacrifici, ma quei costi, a livello nazionale come locale, non solo non calano, ma continuano a crescere.
Sindaco Biagetti, ci vuole spiegare con che faccia chiede ai castelleonesi nuovi sacrifici quando a Castelleone i cosiddetti “costi della politica” dai 14.392,74 euro del 2010 siamo passati nel 2011 a € 16.039,44? Come glielo dice ai castelleonesi che dagli euro 8,32 che ognuno di noi ha dovuto sborsare nel 2010 per quella voce si è passati nel 2011 a € 9,37? Sono solo menzogne della minoranza se a fronte degli aumenti delle spese per la politica la pressione tributaria pro capite nel nostro Comune è passata da € 222,76 del 2010 agli € 540,39 del 2011?
Sacrifici li hanno dovuti fare tutti, anche il personale comunale, i cui oneri, rispetto alle spese correnti, hanno subito in percentuale un significativa flessione, passando dal 23,88% del 2010 al 22,29% dello scorso anno ed ancora non sappiamo se è stato sottoscritto l’accordo decentrato per gli anni 2010 e 2011, come anche certificato dall’Organo di Revisione nella Relazione al Conto Consuntivo e come a suo tempo aveva richiesto la stessa Corte dei Conti.
Sacrifici li hanno dovuti fare anche gli alunni delle scuole elementari, i cui costi per abitante sono scesi da € 10,68 del 2010 a € 10,17 del 2011, mentre i costi per alunno sono scesi da € 276,02 a € 241,66.
Come glielo dice signor Sindaco ai castelleonesi che a fronte di una riduzione del costo netto per abitante, da € 15,53 del 2010 a € 13,09 del 2011 (punto N pagine 11 e 12 della Relazione), per il servizio idrico integrato le bollette sono state sempre più salate? (oltre il 10% nel 2010, l’8% nel 2011 e per finire aggiungiamoci pure quello del 2012, il 7%).
Come glielo spiega signor sindaco ai castelleonesi che a fronte di una riduzione di € 183,33 nelle spese di gestione dell’illuminazione votiva i canoni pagati hanno invece avuto un incremento di € 272,94 (pagina 13 della Relazione)?
Intanto con il Conto consuntivo troviamo che le spese per le consulenze (Cap. 138) dagli iniziali € 3.500,00 siamo arrivati alla ragguardevole cifra di € 18.533,48; le spese di accertamento tributi (Cap. 392) dagli iniziali € 8.000,00 siamo arrivati alla non certo invidiabile spesa di € 37.000,00.
Tutto questo mentre dalle spese generali di funzionamento della scuola materna (Cap. 692) nei soli residui sono scomparsi ben 3.764,46 euro dei 5.338,32 riportati al primo gennaio; altri 2.037,26, pari all’intero stanziamento, sono scomparsi in quelle delle scuole elementari; € 695,50 di “risparmi” nei sostegni alle famiglie per l’istruzione (Cap. 822); € 6.211,90 si risparmiano nella mensa scolastica (Cap. 802); dopo aver tagliato ben € 9.000,00 nel corso dell’anno sulle spese di manutenzione delle strade comunali interne (Cap. 2008-1), nel Consuntivo se ne risparmiano altri € 1.198,00; lo stanziamento per iniziative a favore della famiglia (Cap. 1895-2) viene completamente azzerato tagliando anche quei miseri € 3.500,00; stessa cosa per il servizio sollievo (Cap. 1897-4) che perde completamente i risibili € 1.000,00 previsti in sede di bilancio. Ancora sforbiciatine sugli stanziamenti a residuo per interventi sociali (Cap. 1673 interventi infanzia e adolescenza, 1674 prevenzione disagio e integrazione scolastica, 1676 infanti illegittimi, 1897-1 immigrati, 1904 rimozione cause emarginazione).
In compenso, però, ci ritroviamo ancora tra i piedi i residui per bollette del gas metano (Capp. 82, 410, 648, 692, 734, 932, 1317) facendoci ancora una volta pensare a cosa ci stiano a fare se il sindaco Biagetti l’anno scorso ci disse non esserci per quella voce alcun debito.
Non un centesimo è ritornato al Comune per il consistente investimento dell’impianto fotovoltaico sul tetto del Palazzetto dello Sport, di cui manca persino il Capitolo, mentre da oltre due anni continua ancora a non incassarsi il risibile canone di gestione (5.200 per le due annualità, 2010 e 2011), sempre di quella struttura, in violazione, tra l’altro, all’apposita Convenzione che prevede che debba essere corrisposto entro il 31 luglio di ogni anno, pena la rescissione del contratto in modo immediato, concedendo la gestione della struttura ad una nuova ditta.
In queste condizioni una minoranza seria può approvare il Conto consuntivo che l’Amministrazione Comunale ci presenta per l’esercizio finanziario 2011? Il Gruppo di minoranza “Insieme per Castelleone” pensa proprio di no e, conseguentemente, sul presente punto in discussione esprime convintamene e motivatamente il proprio VOTO CONTRARIO.
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