Senigalllia: “18 ius soli”, un’occasione persa per troppi
Fli: "la proiezione del documentario sull'integrazione avrebbe meritato una maggior presenza di pubblico"
Non voleva essere un incontro a circuito chiuso, utile a far dire, a noi di Futuro e Libertà di Senigallia: “Oh come siamo bravi, oh come siamo belli..”; nelle intenzioni, “FRATELLI della stessa ITALIA”, programmato e svoltosi giovedì 26, alle ore 17, alla Piccola Fenice, voleva essere un momento condiviso fra quanti, in tema d’immigrazione e integrazione, vogliono costruire qualcosa, tenendo in piedi le cose giuste fatte fino ad oggi ma mirando a correggere i tanti errori del passato.
Evidentemente non è così per tutti, ed è difficile parlare di integrazione, in senso ampio, quando nemmeno nella nostra piccolissima realtà riusciamo ancora a demolire le palizzate erette nei decenni passati, tra le diverse provenienze politiche.
Diffidenze che vengono meno quando il buon senso prevale sulle ormai stantie logiche di appartenenza: il saluto, unito al prezioso contributo, portato dall’Assessore ai Servizi Sociali, Fabrizio Volpini, è stata cosa gradita e sentita molto più di una semplice presenza istituzionale, ed è il segno che quel percorso immaginario, a cui richiamava la grafica del manifesto che pubblicizzava l’evento, si può percorrere insieme mirando al superamento di ostacoli, che fanno spesso il comune denominatore.
La cosa certa è che chi ha voluto mancare all’incontro ha perso una grande occasione per arricchirsi davvero: dopo la visione del film documentario 18 IUS SOLI, di Fred Kuwornu, che mille parole non basterebbero a rendere fruibili le emozioni suscitate dalla proiezione, è seguito un dibattito insolitamente vivace e costruttivo.
In altre occasioni la scarsa affluenza l’abbiamo sentita attribuire a orari e giornate scomode, difficilmente coniugabili con gli impegni lavorativi (o della più diversa natura) di ognuno.
Ma oltre alla motivazione a cui accennavo sopra, anche lo scarso interesse dimostrato dalla stampa a pubblicizzare l’appuntamento (questa nota la invio senza grandi aspettative) ha probabilmente giocato a favore della scarsa partecipazione.
Di sicuro noi di Fli Senigallia non rinunciamo a insistere per elevare quantitativamente il tono della discussione; sotto l’aspetto della qualità, per l’impegno di Franca Romagnoli (consigliere regionale Fli), Adriana Staicu (responsabile regionale Fli per immigrazione ed integrazione), Alessandro Gentili (presidente provinciale di Futuro e Libertà per l’Italia) e per il contributo di chi era presente all’incontro, siamo già soddisfatti e pronti a proporre una nuova iniziativa sull’argomento, anche per superare un’ingiustizia (come è emerso gioved’ 26 aprile) che riguarda 900.000 ragazzi in Italia!
da Futuro e Libertà Senigallia
Spesso solo per avere un visto bisogna sganciare la mazzetta e non perché ci ia qualcosa di irregolare mi documenti no, ti viene semplicemente negato e alla richiesta di una spiegazione lo sapete cosa e stato risposto? Il motivo e segreto, cioè mi respingono il visto ma non posso sapere perché , poi ho capito perché e qui subentra la mazzetta da li in poi ogni male e stato sanato. Pratiche di cittadinanza che nemmeno uno scienziato riesce a compilare oltre alla spesa per il recupero dei documenti dai paesi d'origine (spesso anche li bisogna ungere le ruote) e un mare di cartacce che alimentano solo la burocrazia, si arriva a spendere 7-800 euro a pratica. Ne stiamo aspettando una da quasi 2 anni e nessuno ci da informazioni Ministero dell'interno compreso. Ma cosa ne sapete voi di integrazione, e la gente come voi la barriera più grande con le vostre idiozie, la vostra propaganda fatta solo di promesse vuote e buoni propositi, delle vostre leggi ridicole. Ecco perché nessuno e interessato , perché la gente e stanca di essere presa per il c.......
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