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“Insieme per Castelleone” sull’aumento della tassa sui rifiuti

"Nessuna tariffa rivista, con l'Imu ci sarà il diparti-Italia"

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Rifiuti

La crisi morde, le fabbriche chiudono, le tasse ci portano via anche gli ultimi spiccioli, l’Imu è ormai alle porte e il Comune regalerà ai castelleonesi un ulteriore salatissimo salasso. Qualche hanno fa l’amministrazione comunale suasana aveva pensato bene di mettere ancora una volta mano alla tassa per la raccolta dei rifiuti, naturalmente portando alle stelle le relative tariffe. A nulla erano valse le osservazioni e le critiche del gruppo di minoranza “Insieme per Castelleone”.

Come al solito, però, sordo ad ogni richiamo il Comune aveva proceduto a testa bassa confermando tutto.

Solo che alla fine qualcosa deve pur essere balenata nelle eccelse menti degli amministratori locali, ma l’unica scappatoia che sono riusciti a mettere in campo si è rivelata ancor più tragica della prima.

Probabilmente non se la sono più sentita di presentare il salatissimo conto del loro operato e non hanno trovato altro mezzo utile che … far passare il tempo.

Quelle esose tariffe andavano riviste, almeno così dicevano. Ma nulla da allora si è più mosso, il conto salato era e salato è rimasto.

Con l’aggravante che sono passati anni e la stretta mortale si sta fatalmente stringendo come un cappio alla gola dei contribuenti castelleonesi dal portafoglio sempre più vuoto.
Non aver pagato nemmeno un centesimo di Tarsu negli ultimi anni non solo non ha rimpinguato le esauste finanze dei contribuenti, ma ha creato una vera e propria bomba fiscale che rischia di portare alla definitiva asfissia non solo le finanze ma la stessa vita di tanti castelleonesi.

Proprio nei giorni scorsi il Comune di Castelleone di Suasa ha proceduto al riaccertamento dei residui è già lì si cominciano a vedere i prodromi di questa fatalissima bufera.

Sono ben 89.471,77 gli euro da versare e che incombono sulle teste dei contribuenti e quel conto è fermo al 31.12.2010.

A quel già salatissimo importo, che per di più è solo “stimato”, va poi aggiunto l’altrettanto salato e analogo importo derivante dal gettito 2011, altri 101.573,00 euro, senza contare che siamo già al 2012 inoltrato.

Come se non bastasse la recente normativa sembra non più ammettere ritardi negli introiti tributari e il rischio di dover saldare il tutto in una sola volta è quasi certo, perché sembra che dal prossimo anno non si potrà riscuotere la Tarsu degli anni precedenti.

Tasse, ancora tasse, costo della vita che cresce a dismisura, stipendi che non solo non bastano più ma che spesso e volentieri scompaiono ancor prima di incassarli perché in tanti non hanno più una occupazione, l’Imu alle porte, tre anni di Tarsu arretrate da versare, forse, in unica soluzione, e chissà quali altre sorprese ci riserverà il governo tecnico tutto preso a salvare l’Italia?

Dopo il salva Italia, ci sarà il riparti Italia, ma più che di ripartita si dovrebbe parlare di definitiva dipartita.

A quella del resto, come abbiamo già visto, in loco ha già provveduto il sindaco Biagetti: paghi tre in uno e non prendi niente.

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