Acqua pubblica, il Comitato di Senigallia torna in azione
Il 26 aprile incontro sulla campagna per far rispettare il voto referendario: raccolta reclami contro Multiservizi
Con la pubblicazione, in data 20 luglio 2011, del decreto del Presidente della Repubblica n. 116 è stata sancita ufficialmente la vittoria referendaria e l’abrogazione della norma che consentiva, ai gestori del servizio idrico, di caricare sulle nostre bollette la componente della “remunerazione del capitale investito”.
Oggi, a distanza di quasi un anno dal voto referendario del 12 e 13 Giugno 2011, risulta che, in tutto il territorio nazionale, nessun gestore abbia applicato l’esito referendario, diminuendo di conseguenza le tariffe del servizio idrico.
In particolare, per quanto riguarda la Provincia di Ancona, le istituzioni locali, non solo non hanno dato alcuna indicazione per far rispettare l’esito del referendum, tradendo così il voto di 227.000 cittadini della Provincia, ma addirittura, all’interno dell’AATO 2, hanno deciso un aumento della tariffa, per l’anno 2012, del 6,5 %.
Di fronte a tutto ciò sentiamo il dovere di rimboccarci di nuovo le maniche e nonostante la grande fatica fatta per la campagna referendaria dello scorso anno, è giunto di nuovo il momento di tornare nelle piazze, con incontri, banchetti, volantinaggi e quant’altro per aderire alla campagna nazionale di “obbedienza civile”, anche e soprattutto per non mandare in fumo una delle esperienze di democrazia diretta più importanti del nostro periodo.
La nostra intenzione, assieme agli altri comitati della Provincia, è quella di raccogliere quanti più reclami possibili nei confronti di questa illegittimità istituzionale che portino il gestore Multiservizi S.p.A. ad eliminare la componente in questione dalla tariffa.
Giovedì 26 aprile alle ore 21, presso i locali del Circolo Arci Gratis Club, ci ritroveremo per un incontro formativo per intraprendere questo percorso anche nella nostra città.
Invitiamo calorosamente tutti i cittadini e le associazioni senigalliesi a prendere parte a questa iniziativa, perché adesso più che mai è fondamentale salvaguardare la democrazia e la volontà popolare contro gli interessi dei soliti pochi; perché adesso più che mai non possiamo permettere che chi ci governa decida di cancellare la volontà di più di 27 milioni d’italiani.
Con il referendum non si è chiusa una partita, se n’è aperta un’altra, e per vincerla è necessario che i cittadini e le associazioni che si sono attivati ed hanno sostenuto il referendum, tornino a essere protagonisti.
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