Senigallia: sull’amianto la Giunta è “sorda e incapace”
Rifondazione e Partecipazione chiamano in causa l'amministrazione
Già nel maggio 2008 proponemmo in Consiglio Comunale, che approvò all’unanimità, una mozione che prevedeva un censimento dei manufatti di amianto nelle proprietà private da far seguire con un progetto di bonifica e/o eliminazione, proprio per offrire un riferimento certo ai cittadini. Ma nulla è stato fatto dalla passata amministrazione.
Poi, nell’ottobre 2010, con una nuova mozioneabbiamo proposto, ancora con il consenso di tutto il consiglio comunale, nuovamente il censimento impegnando la giunta ad un progetto sul territorio. Trascorrendo i mesi e non vedendo nulla di concreto in merito, abbiamo chiesto, dopo ripetute nostre interpellanze, che la questione venisse portata in Commissione per sapere se fosse stato dato seguito alla decisione del Consiglio.
Giovedì 19 gennaio 2012 si è svolta la commissione.
Ebbene, la nostra preoccupazione in quella occasione non solo è cresciuta, ma si è aggiunta una grande amarezza e molta indignazione perché nulla si era avviato. Viceversa l’assessore Campanile mostrava euforia perché il responsabile del Programma Operativo “Prevenzione di rischi per la collettività della Regione Marche“, dott. Patrizio Bacchetta, presente alla riunione, pur ribadendo la volontà della Regione di non finanziare alcun progetto amianto, esprimeva la volontà di considerare l’eventuale progetto di Senigallia come progetto pilota.
Mercoledì 18 aprile 2012 in Consiglio comunale a seguito di una doppia interpellanza dei gruppi Partecipazione e Rifondazione, l’assessore Campanile dopo aver cincischiato tutto e il contrario di tutto, ha affermato che in merito al censimento la competenza è della Regione e il Comune non ha responsabilità.
Restiamo sconcertati dalla risposta dell’assessore Campanile, dimentica che la tutela della salute è in primo luogo compito del Sindaco e quindi la giunta dovrebbe senz’altro attivarsi su quanto richiesto nella mozione da noi proposta e votata all’unanimità dal consiglio comunale.
Noi torniamo a ribadire che l’unica azione efficace risiede nella prevenzione ovvero nella messa in sicurezza, nella rimozione e nella sostituzione dei manufatti medesimi, che non può essere lasciata solo alla iniziativa ed alla responsabilità dei singoli, per le evidenti connessioni con il bene primario rappresentato dalla salute pubblica, a tal fine riproponiamo che non è più rinviabile la nostra proposta:
a) il censimento della presenza di manufatti contenenti amianto in edifici e contesti privati al fine di conoscerne l’ubicazione e valutarne le condizioni di conservazione;
b) la predisposizione di un piano di bonifica, di messa in sicurezza o di rimozione, basato sulla sinergia di privati, imprese specializzate, enti pubblici.
Aggiungiamo che il progetto proposto dovrebbe essere tra le priorità nell’attività dell’amministrazione e i costi sarebbero molto esigui e ampiamente giustificati da grandi risultati in salute.
Fino ad ora, nel comune di Senigallia, ci si è mossi solo dietro segnalazioni di alcuni cittadini, comprese le nostre. Non è possibile proseguire su questa strada, lasciando a sporadiche segnalazioni l’intervento sull’amianto ammalorato. Una rilevazione eseguita con metodo e competenza va eseguita al più presto.
da Roberto Mancini, Paolo Battisti, Luigi Rebecchini
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