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Senigallia: giovedì 26 aprile alla Fenice il documentario “18 ius soli”

Il film affronta il delicato tema dei diritti di cittadinanza

Il Teatro La Fenice di Senigallia

Giovedì 26 aprile alle ore 17 sarà proiettato, alla “Piccola Fenice” di Senigallia, il film documentario “18 ius soli”, che affronta il tema del diritto alla cittadinanza per chi è nato o cresciuto in Italia da genitori immigrati.

Vincitore del Premio Mutti, è prodotto nel 2012 dal regista Fred Kuwornu in collaborazione con varie associazioni e organizzazioni: Associazione Amici di Giana, Comunità di Sant’Egidio, Anolf Giovani di Seconda Generazione, Acli, Cittadinanza Attiva, Rete Toghether, Libertiamo, European Alternatives.

L’incontro, a cui saranno presenti il regista italo-ganese Fred Kuwornu e Franca Romagnoli, consigliere regionale di Futuro e Libertà e prima
firmataria di una proposta di legge regionale sull’immigrazione, sarà l’occasione per interrogarci su una contraddizione politica e sociale, e camminare insieme verso un’ormai necessaria riforma della legge sulla Cittadinanza n.91/1992.

Il cortometraggio “18 ius soli” (che ha partecipato all’Human Rights Nights Film Festival, all’Umbria International Film Festival, al Film Festival Popoli e Religioni ed è stato selezionato al Black International Cinema Berlin 2012) racconta, con il linguaggio del documentario, la storia di alcuni nuovi Italiani, nati in Italia, figli d’immigrati che vivono e studiano nel nostro Paese ma che non sono riconosciuti cittadini italiani come tutti gli altri.

Le diciotto interviste che Fred Kuwornu propone nel suo lavoro sono storie reali di ragazze e ragazzi, tra i 18 e 22 anni, di seconda generazione che condividono il problema di non aver ancora ottenuto la cittadinanza italiana per i più svariati motivi. Al tempo stesso il film racconta la nuova Italia e i nuovi italiani, e promuove il dibattito legislativo e culturale sul diritto di cittadinanza per chi nasce in Italia sebbene da genitori immigrati. Hanno inoltre partecipato al documentario il Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini e l’On. Andrea Sarubbi, primi firmatari di un testo bipartisan di riforma della cittadinanza, con cui si intende concedere la cittadinanza ai ragazzi stranieri nati in Italia o che ci sono arrivati da piccoli, a patto che frequentino un ciclo di studi scolastico e risiedano stabilmente in Italia.

Incontrarci è una questione di civiltà: incamminiamoci verso una vera integrazione e miriamo a sostituire il modello ormai superato dello “ius sanguinis” con il concetto giuridico dello “ius soli temperatum”.

La giornata, che si spera possa essere partecipata e di arricchimento per tutti, si concluderà attorno ad una tavolata con il regista che, considerati i tempi e le difficoltà che tutti stiamo affrontando, sarà la più sobria possibile, e soprattutto non costituirà un pretesto per ingrassare le inesistenti casse del circolo di Futuro e Libertà di Senigallia.

Commenti
Solo un commento
Pedro 2012-04-26 15:48:42
Come è tirchio Fini neanche un euro vi manda. E i soldi Fini dove li manda a Montecarlo? Capisco che Belogi da quando (...omissis...) si occupa solo di loro. E poi quel Fratelli d'Italia suona tanto di massoneria.
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