Corinaldo e Turbogas: i GD sollevano la questione della coerenza
"C'è chi è stato sempre per il NO e chi l'ha detto da un certo punto in poi..."
Da tempo ormai tutti dicono “no” alla centrale Turbogas a Corinaldo. Vale però la pena ricordare che all’inizio non era così. Ripercorriamo alcune tappe della vicenda, giusto per fare chiarezza sulla faccenda e permettere ad ognuno di avere una opinione basata sulla conoscenza dei fatti accaduti.
In un incontro pubblico del marzo 2010, il presidente del consiglio provinciale Luciano Antonietti riporta un fatto relativo alla presentazione in provincia del progetto Turbogas: “Due soggetti della Edison e un amministratore comunale di Corinaldo si sono presentati chiedendo di fare questo tipo di impianto. La risposta è stata: la provincia vieta questo tipo di impianto.”
Ad oggi, non ci risulta che nessuno abbia mai smentito pubblicamente queste affermazioni. Significa quindi che un amministratore di Corinaldo è andato presso il Consorzio ZIPA per discutere della realizzazione della centrale Turbogas a Corinaldo. Ci piacerebbe sapere chi sia questo amministratore: i cittadini hanno il diritto di sapere i comportamenti dei loro amministratori tutt’ora in carica.
Ma c’è dell’altro. Il dirigente Edison Natalino Remartini, nel dicembre 2009, afferma: “Abbiamo scelto Corinaldo per una serie di motivi non solo tecnici. Abbiamo incontrato i vertici pubblici locali. La Regione fin da subito ha espresso la propria contrarietà, ZIPA e Comune di Corinaldo hanno invece dato la disponibilità per un ragionamento sull’area”.
Motivi non solo tecnici, quindi: la Edison è venuta proprio a Corinaldo non solo perché c’era una grande area inutilizzata o perché si trovava vicino alla costa, ma anche perché c’erano motivi politici, il comune di Corinaldo aveva mostrato la propria disponibilità. Neanche questa affermazione è mai stata smentita pubblicamente.
E non finisce certo qui: un dipendente del comune di Corinaldo è stato mandato in Calabria proprio per visionare, per studiare le caratteristiche di una centrale della Edison, a riprova che l’amministrazione comunale aveva il suo interesse nel portare avanti il progetto.
Poi c’è stata una grande protesta popolare e tutti si sono allineati sul “no” alla Turbogas. E qui c’è da fare una distinzione, tra chi da sempre ha lottato per il “no”, e chi ha detto “no” da un certo punto in poi. Quale credibilità può avere chi sbandiera il proprio “no” alla centrale proprio ora, a pochi giorni dalle elezioni, quando per 10 anni ha fatto l’assessore di una giunta “disponibile a ragionare” sulla Turbogas? Quale credibilità può avere il “no” alla Turbogas di coloro che, circa tre anni fa, hanno avuto responsabilità nella scelta di Corinaldo come sede del mega-impianto stesso?
Noi crediamo che le parole abbiano un valore solo quando sono accompagnate da azioni e comportamenti coerenti, altrimenti sono solo vuote chiacchiere. I cittadini corinaldesi meritano rispetto. Voler bene a Corinaldo significa tenere comportamenti chiari e trasparenti, significa fare di tutto per evitare che un mostro come la Turbogas sorga nel nostro territorio mettendo in ginocchio ambiente ed agricoltura. Voler bene a Corinaldo significa tenere alla salute di tutti i cittadini, sia a quelli di oggi, che a quelli delle generazioni future.
L’orgoglio di essere corinaldesi sarà più forte con un’amministrazione che non abbia segreti da nascondere, un’amministrazione formata da persone che su questa, come sulle altre questioni importanti della vita corinaldese, sono sempre state e continueranno ad essere chiare, coerenti e trasparenti. È questo il futuro che noi Giovani Democratici auspichiamo per la nostra Corinaldo.
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