Senigallia, l’IdV plaude all’adesione all’appello “+ welfare – armi”
Canti: "Tagliare le spese militari. No alla guerra in Afghanistan"
Noi dell’Idv Senigallia plaudiamo all’adesione del nostro Comune di Senigallia all’appello per la riduzione delle spese militari raccogliendo l’invito fatto dalla Università della pace della Regione Marche, dalla Scuola di pace di Senigallia e dalla Tavola della Pace.
“+ Welfare – Armi” è stata una delle battaglie più forti portate avanti da Idv dall’inizio del governo Monti fatto di iniquità e colpi alle fasce deboli.
Un plauso va anche ai Giovani dell’Idv Senigallia che hanno lanciato un messaggio forte e chiaro a questo governo con la raccolta firme “No alle bombe sul diritto allo studio” presso Corso 2 Giugno di Senigallia, ritenendo l’accesso all’istruzione un bene comune che deve essere finanziato come priorità per lo sviluppo del nostro Paese attraverso la riduzione delle spese militari. Le firme (15mila il totale nazionale) sono state consegnate al Governo affinché si attivi per risolvere realmente un problema di risorse e di priorità, che sta diventando insostenibile, e per reperire i 600 milioni di euro necessari annualmente per le borse di studio, attraverso una riprogrammazione delle spese militari.
Anche in quell’occasione non è mancata l’adesione del Sindaco Maurizio Mangialardi, che ringraziamo per la sua firma al tavolo dei Giovani Idv Senigallia.
Sulle inutili spese militari portate avanti, come l’acquisto dei caccia F 35, la volontà popolare è chiara. Il governo Monti ne prenda atto.
L’Idv Senigallia condanna anche la palese violazione dell’articolo 11 della Carta costituzionale in Afghanistan. Un vero e proprio attentato alla Costituzione, che oltretutto comporta anche una spesa enorme, umana oltre che economica, particolarmente odiosa in un momento come questo, con milioni di persone costrette a enormi sacrifici per risanare il bilancio dello Stato.
Per questi motivi e non per partito preso o capriccio ideologico, l’Italia dei Valori è fermamente contraria a questo intervento bellico (così va chiamato, non missione di pace) e chiede con forza il ritiro immediato del contingente italiano dall’Afghanistan, e considera gravissimo che il governo Monti, invece di sanare come sarebbe stato suo dovere il vulnus ai danni della Costituzione, abbia peggiorato di molto la situazione assegnando ai nostri aerei compiti bellici e non più solo di ricognizione come era stato sinora. Incluso il compito peggiore di tutti: quello di lanciare bombe.
di Stefano Canti
Italia dei Valori Senigallia
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