“Senigallia città sicura”, 200 interventi dei vigilantes in sei mesi di vita
Primo bilancio del progetto messo in campo dalla CNA per tutelare il centro storico
Sono 150 le attività commerciali e artigianali del centro storico autotassatesi per far sì che nascesse a Senigallia un servizio di vigilanza notturna complementare a quello svolto dalle forze dell’ordine. Il che ha evitato, con circa 200 interventi in sei mesi di attività, che si verificassero episodi criminosi o di vandalismo. O, per lo meno, ha contribuito a questo risultato.
Con questi dati, la CNA di Senigallia ha voluto salutare i primi passi del progetto “Senigallia Città Sicura“, la convenzione stipulata con un istituto di vigilanza privata, la Fitist. Convenzione che ha permesso che il centro storico di Senigallia venisse “coperto” durante gli orari serali e notturni da una pattuglia armata, intervenuta su segnalazioni e grazie agli allarmi in collaborazione con le forze di polizia.
“Senigallia ha un occhio vigile dedicato al centro storico – esordisce Massimiliano Santini, segretario CNA – con cui abbiamo cercato di dare una risposta al problema sicurezza avvertito dai commercianti e dagli artigiani del centro storico. La CNA si è resa operativa a supporto delle forze dell’ordine, dell’Amministrazione Comunale, ma soprattutto a servizio della città stessa, contro gli atti vandalici, tentati furti o scassinamenti, assistenza e segnalazione di persone sospette“.
Un servizio replicabile altrove, ci tengono a sottolineare il segretario e la Presidente CNA Giovanna Curto, in cui non vi è dispersione nei controlli a causa dei diversi istituti di vigilanza coinvolti, ma un servizio efficiente dedicato al centro.
Servizio che l’associazione di categoria vorrebbe traslare anche sul lungomare, come già fece con il consorzio per le imprese della Cesanella e che l’Amministrazione comunale, per bocca dell’Assessore alle Attività Produttive Paola Curzi saluta con soddisfazione: “Se si lavora insieme, senza sovrapposizioni, vi è sicuramente una diminuzione dei rischi“. Il tutto ottenuto senza militarizzare la città.
Un progetto utile, insomma, a tutti – imprenditori, residenti e turisti -, riproponibile altrove forti di un’esperienza ottenuta in altre zone della città, che i vertici CNA si augurano possa essere solo il primo passo per una città dai mille occhi, ma soprattutto sicura.
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