Senigallia, volantini contro la mattanza degli agnelli per Pasqua
"Se mi mangi, sei tu che mi uccidi" il messaggio di sensibilizzazione dell'Associazione Noi Animali
Per le festività pasquali di questo 2012 sono in tanti coloro che, in osservanza alla tradizione, mangeranno carne di agnello. Una mattanza che si ripete ogni anno e che ogni anno vede un nutrito numero di proteste.
A Senigallia, nell’aprile 2011, comparvero volantini in molti punti della città (alcuni ancora visibili) con cui si chiedeva di fermare quest’abitudine.
Quest’anno è l’Associazione Noi Animali Onlus a farsi carico della mission di sensibilizzare le persone con un volantinaggio.
Poche parole – “Se mi mangi, sei tu che mi uccidi. Quest’anno scegli la vita, cambia menu” – a fianco di due immagini e di qualche macchia di sangue. Un messaggio semplice che vuole porre l’accento su un’usanza che vuole a tutti i costi sulle tavole italiane oltre 700.000 agnelli, circa il 30% del consumo annuo secondo alcuni dati Istat.
Un consumo di carne ovina che in Italia non è particolarmente elevato, ma che durante il periodo pasquale cresce a dismisura. E per far fronte alle richieste dei mercati, molti animali vengono prima fatti crescere in allevamenti intensivi, poi portati (senza soste, cibo o acqua) nella parte occidentale dell’Europa attraverso gli ormai noti viaggi dell’orrore e infine macellati senza seguire le norme previste, come lo stordimento degli animali.
Peraltro, chi mangiasse l'agnello con l'assurda credenza che si tratti di un'osservanza o di un precetto religioso, si sbaglia di grosso, anche se la Chiesa Cattolica, non si prodiga di certo a fare chiarezza in merito.
A Pasqua qui in Italia, succede la stessa cosa che accade in Nepal, per la festa in onore della divinità Gadhimai (dea del potere). In quell'occasione si sgozzano 20.000 bufali (!).
Si tratta di pratiche piuttosto barbare e tribali nei confronti degli animali. Sia quelle che fanno in Nepal, che ahimè, anche quelle che fanno qui nel nostro paese.
Per non parlare poi di come vengono macellate le carni secondo la tradizione mussulmana o ebraica (Halal/Kosher). Capisco che non si possa imporre cibo vegetariano o vegano a tutti, ma c'e' modo e modo per procurarselo, e farlo facendo soffrire gli animali, e' solo l'ennesima dimostrazione di un'umanità malata.
Le tradizioni più discutibili andrebbero superate, come anche molti precetti religiosi basati come al solito sul nulla.
Alla domanda del presentatore circa un calo delle vendite del 3% l’intervistato ha risposto che c’è il problema degli animalisti che diffondono messaggi sbagliati, che non bisogna ascoltarli perché altrimenti si danneggia l’economia di un settore, che l’agnello si è sempre mangiato a Pasqua, che è tradizione.
Ecco, la parola “tradizione” è pericolosa, perché chiude le menti riguardo alla opportuna riflessione su ogni tema e quindi anche alla dignità di OGNI essere vivente.
Un tempo era NORMALE la schiavitù (e poi il lavoro andò retribuito), era NORMALE condannare a morte le persone magari dopo processi sommari (e poi i boia persero il loro lavoro), in certe civiltà era NORMALE, nella TRADIZIONE, sacrificare esseri umani a dei inesistenti.
Le prese di coscienza nella storia hanno solo contribuito al progresso umano. Se si amano i cani e i gatti per coerenza si devono rispettare tutte le altre vite.
Inoltre dire che si vende meno agnello a causa degli animalisti (purtroppo) è falso: un calo del 3% su un prodotto comunque più costoso di altre carni è solo un riflesso della crisi. E chi non compra l’agnello perché era vivo non compra nemmeno altre carni. Semmai è il consumatore di carne che non compra agnello in barda alla tradizione perché deve fare economia.
Se organizzate qualche cosa chiamatemi!!!
ci sono tantissimi modi altrettanto gustosi di cucunare senza agnello a Pasqua.
Basta informarsi , essere curiosi e il gioco è fatto....ma credetemi è molto difficile, prevede una rivoluzione di pensiero e azione che non viene dall'oggi al domani ma solo con il tempo e una profonda riflessione. Buona Pasqua a tutti...sulla mia tavola non ci sarà agnello.
Vuole dirmi che senza l'agnello alla griglia il giorno di Pasqua, lei non avrebbe dei bei ricordi delle altre Pasque passate con i suoi genitori???
Vuole dirmi che nel nome di un pasto a base di capretto,la sua famiglia seduta a tavola non godrebbe di quell'unità di cui gode tutti i giorni???
Spero che capisca l'inconsistenza di queste sue argomentazioni. Io non ho l'assurda pretesa che tutti gli individui di questo pianeta si nutrano solo di frutta e verdura, ma come ho scritto sopra, c'e' modo e modo per procurarsi la carne. Uccidere massicciamente un solo tipo di animale per una festività, nel nome di una tradizione, significa appartenere ad una società irrazionale. Saper superare questa tradizione da "pecorari" del Sinai, significa proiettarsi verso una modernità, e schiodarsi finalmente dai medioevi dell'umanità. Guardare avanti, ben sapendo ciò che e' stato il passato lasciato indietro. Questo e' superare le tradizioni più discutibili come quelle dell'agnello a Pasqua.
Ma poi Sig. Di Capua, si faccia un favore e lo faccia anche a suo figlio. Si informi sui circhi ed i loro spettacoli. Le posso assicurare che di circhi che non utilizzano gli animali ce ne sono tantissimi, e sono pure più divertenti ed emozionanti di quelli che traspostano e fanno vivere due giraffe e sette leoni in un container che come fondo ha un tappeto di cibo misto a sterco, misto a segatura. Mentre legge ciò, pensi alle buffonate che sono COSTRETTI a fare quegli animali per farle passare due ore in allegria, e soprattutto a dove vivevano quegli animali prima di essere rinchiusi. e...Buona Pasqua.
spero che non ragioneremmo così.
"mi devo vergognare per aver fatto tutte queste cose?"
Ognuno ha la sua coscienza e la sua sensibilità.
Svilupparle riflettendo è un processo personale molto faticoso a volte.
La rete offre molti spunti di riflessione. Venerdì scorso è andato in onda su la 7 questo dal minuto 01:40:00 http://www.la7.tv/richplayer/?assetid=50259495.
Oppure http://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/2012/04/07/694059-stop_alla_barbarie_degli_agnelli.shtml
"Ma voi ve lo immaginate un Circo senza animali ed una Pasqua senza Agnello?"
Sì,me le immagino benissimo, come un giorno qualcuno immaginò un mondo senza schiavitù per gli uomini, senza la pena di morte o altre atrocità di questo genere.
E in tutta onestà, siete poi sicuri che originariamente (e non per le influenze di una tradizione che si vuole cristiana) a Pasqua si debba per forza mangiare l'agnello? Mangiare, mangiare...Per ricordare il Signore che è morto e risorto per noi non serve mangiare.
Dicono che la sofferenza dell'agnello mentre muore è diversa da quella di altri animali: la mucca verrebbe tramortita con un colpo di pistola in testa, il maiale con una scarica elettrica.
Pensiamo veramente che ammassati dentro al macello mentre assistono alla morte ad uno ad uno dei loro simili non abbiano sentimenti, non provino terrore? Se lo vogliamo credere facciamo pure ma è chiaro che non è così.
Non dovremmo consentire che per il nostro egoismo (sostentamento? Tradizione? ricordi?...) il nostro altro prossimo (gli animali) soffra inutilmente. E' una questione ontologica. E d'altra parte tutti i vegani del mondo sono la testimonianza vivente che possiamo permetterci di sostituire le carni di tutti gli animali nella nostra alimentazione.
Comunque vi posto questa notizia: il comune di Faenza sulla strada del divieto dei circhi con animali:
http://www.romagnanoi.it/news/articolo/727612/Basta-circo-messi-al-bando-Moira-Orfei--company.html#.T4BGMSutFNp.facebook
Uno volta scrissi al nostro sindaco circa l'opportunità di vietarli. Mi disse che non si poteva perchè c'era una legge del 1968 che li tutelava persino. Ma Faenza forse non è in Italia.
E il 1968 dopo tutto è lontano.
La madre guarda il figlio sorridendo e poi gli dice: "Raccogli un po’ di sabbia." Il ragazzo si china e raccoglie una manciata di sabbia finissima.
La madre allora, sempre ...sorridendo: "Ora... stringi il pugno…"Il ragazzo stringe la mano attorno alla sabbia e vede che, più stringe, più la sabbia gli esce dalla mano.
"Mamma, la sabbia se ne scappa…""Lo so, caro… Ora tieni la mano completamente aperta…"Il ragazzo ubbidisce, ma una folata di vento porta via parte della rimanente."Anche così non riesco a tenerla…"
"E la madre, sempre sorridendo :"Adesso raccogline un altro po’, e tienila con la mano aperta a cucchiaio…così..abbastanza chiusa per custodire, e abbastanza aperta per la libertà".
Il ragazzo riprova, e questa volta la sabbia non sfugge dalla mano, ed è protetta dal vento. "Ecco come far durare una tradizione".
Eppure questa giovane donna, nella sua tradizione familiare, ha un buon ricordo di quando la sua dolce mamma la cambiava con i nuovissimi, praticissimi e comodissimi pannolini "usa e getta". Allora perchè dovrebbe cambiare rotta con i "pannolini lavabili"? Non è forse perchè siamo arrivati ad un punto limite che dovrebbe farci tutti riflettere? Non è forse perchè l'immondizia ormai ci sommerge, perchè ci si deve orientare a un minor consumo di materia indifferenziabile a monte, scegliere uno stile di vita a minor impatto possibile(gli allevamenti intensivi sono micidiali con il loro altissimo impatto ambientale e spreco di preziosa acqua) ecc...per garantire un mondo migliore ai nostri figli?
- Albert Einstein
sono vegetariana da tanti anni. mangio di tutto ad eccezione di carne e pesce. Sto benissimo e cucino tantissimo e bene!
Madre: "Che bisogno hai di mantenere una tradizione figliolo, non sarebbe meglio levarsi sulle punte dei piedi e cominciare a guardare oltre?"
Bambino: "Si, mamma, hai ragione, ma un signore mi ha detto che devo raccogliere la sabbia a provare a trattenerla per conservare una tradizione"
Madre: "Figlio mio, anzichè conservare una tradizione la cui importanza e' relativa e tutta da dimostrare, prova a modificare il mondo in meglio al tuo passaggio, rispetto a come lo trovi. Magari comincia proprio a lasciare la sabbia esattamente dove la trovi, affinchè tu possa ritrovarcela ancora nel futuro, quando sarai grande."
tra l'altro era proprio buono ieri l'agnello !!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!