Benzina più cara d’Italia, lo scettro passa dalle Marche alla Toscana
Con il taglio delle accise la benzina a Senigallia e dintorni torna nella media d'Italia
Con il calo del prezzo della benzina – che la Guardia di Finanza sta verificando – applicato solo da alcune compagnie petrolifere e alcuni distributori dopo il taglio delle accise regionali, le Marche perdono il triste primato di benzina più cara d’Italia.
Infatti, non si placa la stretta sui consumatori del belpaese che si sentono presi in giro da rialzi immediati e lentissime (quando percettibili) discese dei listini sui carburanti.
Proprio il taglio della cosiddetta tassa sulle disgrazie ha fatto sì che nelle Marche il prezzo scendesse da 1,986 €/litro (prezzo più alto registrato nei distributori Erg) a 1,930. E anche se non basta per diventare “conveniente” agli automobilisti marchigiani e senigalliesi, sicuramente la regione adriatica perde un primato a discapito (è proprio il caso di dirlo) della Toscana che acquista lo scettro di regione con la benzina più cara d’Italia attestandosi a livelli di 1,975 euro al litro.
Se la benzina sale (scende solo nelle Marche ma nemmeno in tutti i punti di distribuzione dei carburanti), il diesel non è da meno: si va da 1,730 circa a 1,824 €/lt, cosa che lo rende meno “appetibile” rispetto a qualche giorno fa quando la differenza era di oltre 20 centesimi al litro.
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