Vivo e sono orgoglioso di vivere a Corinaldo con i miei cari. Nel corso degli ultimi anni, per mia scelta condivisa con la mia famiglia, ho dato tutto me stesso per l’amministrazione della cosa pubblica. Con passione, puntualità, ascolto e determinazione ho amministrato con la testa e con il cuore.

Chi mi conosce sa che non mi sono risparmiato un attimo, l’ho fatto con piacere e con tanta soddisfazione. Errori di valutazione e di programmazione possono essere capitati siamo umani e nessuno è perfetto, l’importante e fondamentale è avere il coraggio e la serietà di ammetterlo. Ci ho sempre messo la faccia, mai mi sono tirato indietro, anche in situazioni che esulavano dalle mie competenze.

Dico questo perché un amministratore di un piccolo comune sente il dovere di occuparsi, di aiutare i cittadini a comprendere e quando possibile risolvere i loro problemi. A che serve avere le mani pulite se le tieni in tasca, questo è egoismo. Io sono uno del fare. E continuerò ad esserlo. E’ sempre un’emozione sedere nei banchi del Consiglio Comunale.

E’ sempre la prima volta, se credi nel confronto e nella democrazia. Un paese, una comunità cresce se c’è la volontà e voglia di scambiarsi le idee, il consiglio è il luogo adatto, il luogo giusto, è lì che si dovrebbe ( uso il condizionale apposta e lo spiegherò bene in campagna elettorale), portare il proprio contributo. Io sono x le cose semplici, la vera piazza della democrazia, la casa di vetro, o chissà quale altra invenzione, c’è già, il consiglio.

E’ gratuita ma faticosa da coltivare, bisogna essere sempre se stessi per dare il più alto contributo per i tuoi cittadini e per la tua dignità, e questo si chiama amore per il proprio paese.A questo non rinuncerò mai!
In Comune c’è sempre da fare. Molte cose si fanno e non si vedono e altre al contrario brillano di luce propria.

Entrambe sono complementari al vivere bene. Ma le azioni e le scelte che mi danno più soddisfazione sono quelle che non si vedono. Mi spiego meglio. In politica tutto può sembrare finalizzato ad ottenere consenso.

Per me che sono idealista e sognatore sapere che dietro quell’ordine e armonia dell’antico colore del tempo della nostra Corinaldo, sempre pulita e ordinata quanto basta, dove le aree verdi sono giardini con giochi e famiglie, dove nelle aree verdi ci sono i raccoglitori della differenziata, dove la bandiera ha una funzione istituzionale, dove nelle moderne e funzionali cucine e mense scolastiche si mangia biologico, dove c’è un luogo certificato e moderno che ci garantisce di mangiare carne di razza marchigiana di Corinaldo, dove se c’è una buca ad una segnalazione viene sistemata, dove la TARSU si paga al minimo consentito per legge, dove l’IMU tanti non s’accorgeranno che esiste, dove le mense e il trasporto scolastico sono quasi gratuiti, dove molti soldi dei proventi della discarica li abbiamo lasciati nelle tasche dei cittadini…

Sapere tutto ciò, sapere di aver contribuito con forza a ottenere questo per le famiglie e per tutti i corinaldesi, sapere di non ricordarmi di quante cose ho aiutato a realizzare con l’aiuto di tutti, di notte mi fa dormire molto sereno e felice, è questa la mia più grande soddisfazione.

Ognuno ha le sue, ma quando passeggio che è il lusso a cui finché potrò, non rinuncerò mai, e vedo il paesaggio corinaldese io rimango incantato ogni giorno come se fossi un turista.

In ultimo una confessione. Qualche volta, rara fortunatamente per me ho pensato, ma chi me lo fa fare? Il sorriso della gente, il mio sorriso, espressione di un coraggio della tradizione marchigiana che impregna il nostro sangue. Il senso della misura e il buon senso e la sussidiarietà e la tenerezza degli affetti mai ostentati e l’attaccamento alle migliori tradizioni familiari, il lavoro e la fatica. Tutto questo!
da Cesare Morganti
Candidato a sindaco di Vivi Corinaldo