Senigallia, siglato l’accordo tra Comune e Camera di Commercio
Nuovo sportello da metà aprile per sburocratizzare e semplificare la vita alle imprese
E’ stato siglato al Comune di Senigallia l’accordo con la Camera di Commercio di Ancona che prevede la riqualificazione e la riorganizzazione dei servizi alle imprese. Un accordo di collaborazione che si inserisce all’interno di percorsi di trasformazione tecnologica, implementazione e, soprattutto, semplificazione delle modalità con cui i cittadini si potranno rapportare con l’ente.
Mosse utili per le 4775 imprese di Senigallia (2a città della provincia di Ancona per numero di attività), la quale nell’ultimo decennio ha visto crescere il numero degli esercizi con un tasso del 7,47% contro la media provinciale del 4,77%. Nell’ultimo anno i dati attestano un buon 1,64% per Senigallia contro lo 0,43% nel resto del territorio provinciale.
Un’esperienza questa che per la Camera di Commercio rappresenta “una prima volta” con un singolo ente e che mira alla rimodulazione del servizio anagrafico per le imprese a Senigallia. In pratica – spiega l’Assessore alle attività economiche Paola Curzi – da metà aprile si attiverà uno sportello che sarà sia fisico (rinnovando l’esistente) e sia virtuale ovvero telematico, digitale.
“Una riforma che mira alla sburocratizzazione e alla semplificazione – illustra il Presidente della Camera di Commercio di Ancona Rodolfo Giampieri – per essere più vicini ai cittadini, superando quelli che sono gli ormai vecchi schemi mentali“. Con questo accordo, tutti i documenti – di cui il 95% sono già in forma digitale – saranno disponibili in tempi ridotti e modalità più semplici per cercare di far risparmiare tempo e denaro alle imprese oggi soffocate dalla crisi.
Firme digitali, certificati via e-mail, marketing territoriale del turismo, formazione ed orientamento sono alcuni dei campi su cui l’accordo prevede nuove forme di collaborazione; a cui poi si devono aggiungere le politiche informative sulle riforme e sulle leggi comunitarie e, infine – ma non meno importante -, una forma di mediazione giuridica che possa evitare il ricorso a sedi istituzionali come i tribunali, garantendo così una prospettiva di risoluzione delle controversie in tempi più brevi e senza ingolfare la giustizia ordinaria.
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