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Edilizia residenziale pubblica, in arrivo 3,2 milioni nella provincia di Ancona

Sono 21 gli alloggi previsti tra Arcevia, Belvedere Ostrense, Castelfidardo e Serra de’ Conti

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L'ex scuola elementare di Arcevia nei progetti dell'Erap di Ancona

Recupero dell’esistente e nuove costruzioni. Sono queste le azioni al centro del programma proposto dall’Erap di Ancona e approvato dalla giunta provinciale nel corso dell’ultima seduta. Oltre tre milioni di euro derivanti dai proventi delle alienazioni previsti dalla legge 560 del 1993 per la realizzazione di 21 nuovi alloggi ad Arcevia, Belvedere Ostrense, Castelfidardo e Serra de’ Conti.

Un provvedimento – afferma la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande – che arricchisce e rafforza le politiche abitative attuate in questo quinquennio, attraverso le quali abbiamo scelto di dare priorità ai bisogni sociali della collettività e, contemporaneamente, allo sviluppo sostenibile di nuove soluzioni riqualificando i manufatti già esistenti, senza ulteriore consumo di suolo“.

Nello specifico, il programma appena approvato si suddivide in quattro interventi. Ad Arcevia, in frazione Montale, verrà riqualificata l’ex scuola elementare che consentirà di ricavare 5 abitazioni di edilizia sovvenzionata e un’unità non residenziale destinata ad attività pubbliche (per un totale di 900 mila euro), mentre a Belvedere Ostrense gli alloggi saranno tre (300 mila euro), grazie al recupero dell’immobile comunale di via Castelvecchio, 9.

Nuove costruzioni saranno invece realizzate a Castelfidardo, per un totale di 8 appartamenti in località Badorlina (1,3 milioni di euro), e a Serra de’ Conti con 5 abitazioni in via Bocconi (710 mila euro). In entrambi i casi, le aree sono di proprietà comunale ed è stato concesso il diritto di superficie all’Erap da parte delle rispettive amministrazioni.

Un altro importante tassello – spiega l’assessore al Social housing Marcello Mariani – per tutelare quel diritto alla casa messo sempre più in discussione dalla crisi economica che minaccia le famiglie e i giovani, spesso non in grado di accedere né al libero mercato né di soddisfare i requisiti per l’assegnazione dei pochi alloggi di edilizia residenziale pubblica“.

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