Qualità dell’aria: a Senigallia è buona, se non si considerano gli “nd”
Vi chiedete che cosa siano? basta andare sul sito della Provincia e ve ne rendete conto...
Dopo aver letto l’ultimo suggerimento impartito dai “Monsignori Della Casa” casarecci, conosciuti soprattutto come autori dilettanti del novello manuale di belle maniere, ovvero “Lo Galateo de’ costumi sull’uso delle lettere aperte“, non mi arrischierò a mettere destinatario ed indirizzo, bensì il solo contenuto.
Voglio parlare allora di Ambiente, Qualità dell’aria, Centralina, Inefficienza e fattore “nd”
1) Come si formano le polveri sottili
“…possono derivare anche da fonti antropiche, quali centrali termiche e processi industriali che implicano combustioni; o per quanto riguarda il traffico stradale, dal lavoro di freni e gomme e dal sollevamento di polvere di strada…”
2) Gli impegni assunti a livello locale
“La Regione Marche ha approvato un suo Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria. L’atto porta una lista che distingue le zone che superano ordinariamente il limite dei valori consentito da quelle che non lo superano. Per le prime scatta il piano di Risanamento, per le seconde il piano di mantenimento. Se il superamento è dovuto a più cause inquinanti, la Regione è tenuta a predisporre uno specifico Piano Integrato di Risanamento…”
3) Cosa può fare la pubblica amministrazione e cosa possiamo fare noi
“…Parecchie cose, ma non senza la piena partecipazione convinta di tutti enti locali, comunità e singole persone. Non c’è solo il traffico: ci sono anche gli impianti industriali e il riscaldamento domestico. Serve dunque un controllo costante e la possibile limitazione delle emissioni da parte di ciascuno di questi fattori…”
4) Elenco delle Stazioni di Rilevamento
Stazione di Senigallia – Incrocio Penna
Punto Uno.
Da quello che è scritto si può concludere che si dovrebbe controllare non solo il traffico, ma anche centrali termiche e i processi industriali che implicano combustioni. Si dirà che viene fatto, ma i dati, se ci sono, restano nei cassetti blindati degli uffici. Ma una cosa che mi rimane nella gola e non riesco ad inghiottire è che le polveri sono causate anche dal “lavoro di freni e gomme e dal sollevamento di polvere di strada“. Allora perchè fermare solo i diesel pre euro 1 e 2? Nei mezzi più moderni forse gli autisti frenano con i piedi nudi e montano ruote ecologiche di legno? Spazzare ed aspirare le strade con mezzi elettrici, sarebbe cosa errata?
Punto Due.
La Regione che parla di far scattare i “piani”, onde si superino i limiti dei valori consentiti, di risanamento o mantenimento… sempre che venga in possesso di questi dati!
Punto Tre.
La pubblica Amministrazione non fa un tubo. Vieta e multa. Punto. Il trasporto pubblico viene pubblicizzato con l’apporto di altre spese di pubblicità. Allora si parla e ci si riempe la bocca con il “Mobility Game” o ancora il “Car Pooling” e magari, ma ancora è troppo avveniristico per Senigallia il “Car Sharing” o la “metropolitana di superficie“. Alla fine però, ci si nasconde dietro il dito dell’impotenza che il trasporto viene tagliato con la solita motivazione di “Non ci sono fondi, i soliti tagli ci legano i polsi, il patto di stabilità non ci permette di…“, poi una bella lavata di mani sperando nella pioggia. “Serve dunque un controllo costante“. Da chiedersi c’è solo a chi competa, perchè al momento non c’è. Il Comune dice che è compito della Provincia. La Provincia sembra più occupata a preparare gli scatoloni per il prossimo trasloco…
Punto Quattro.
La centralina di rilevamento, secondo il sito della Provincia, è ancora situata alla curva della Penna. Hanno spostato la centralina ed i tecnici non sono riusciti ancora a modificare una via sul Sito.
Nel 2012, dal 1° Gennaio ad oggi 25 Marzo, la centralina ha marcato quel “nd” di cui parlavo nel titolo, indicante la non disponibilità del dato, per ben 39 volte su 85 giorni in esame.
Gli sforamenti su i soli 47 giorni che la centralina ha funzionato, sono stati 23, considerando la media giornaliera delle 24 ore. Se poi abbassiamo il rilevamento alle 8 ore, otteniamo non più una grafica simile a quella disastrosa del nostro spread nazionale, ma più vicina all’elettrocardiogramma di un infartuato e senza neppure tante speranze e si sale così – se l’esame viene trasferito sulle 8 ore (quindi 3 rilevazioni al giorno 8-16-24) – a 68 superamenti che raggiungono uno “spread” di 172.3 su un limite di legge previsto in 50 ug/mc.
In Consiglio Comunale se ne parlò, di Centralina, se non vado errato, nel lontano Gennaio del 2011 e visto che non se ne è fatto nulla… visto mai che qualcuno, non ritorni a parlarne nella giusta Sede Istituzionale (dal momento che le lettere aperte sembrano siano disdicevoli) e magari… resti tutto come prima!
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