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Continuano i “Mercoledi d’Essai” a Senigallia con L’arte di vincere

L'appuntamento al Gabbiano mercoledì 28 marzo

Gestionet
Locandina 'L'arte di vincere'

Bentornati al primo appuntamento della seconda sessione della rassegna “Mercoledì d’essai” 2012 al cinema Gabbiano di Senigallia.
Come sempre saranno protagoniste le migliori proposte dei vari Festival tra cui Venezia, Cannes, Berlino, Locarno…
Mercoledì 28 marzo 2012 sarà in programmazione nella sala 1 il film L’arte di vincere di Bennet Miller
spettacolo unico ore 21:15.

NAZIONE: U.S.A.

DURATA:133′

GENERE:Biografico, Drammatico, Sportivo

REGIA:Bennett Miller

TRAMA:
Michael Lewis ha pubblicato nel 2003 un libro sul baseball, allo scopo di far riflettere sulla situazione della Oakland A’ s: una team sottovalutato e poco finanziato che si trova suo malgrado in un sistema ingiusto di squadre grandi e ricche. Il libro ci dimostra come, per rivoltare questa situazione, non servano giocatori super quotati e super pagati. Si deve solo dare la possibilità ad un gruppo di uomini messi ai margini di mostrare il loro potenziale.
È a questo libro che si ispira “L’ arte di vincere”, raccontando la storia dell’ ex giocatore Billy Beane (Brad Pitt) che dopo una breve carriera sul campo, decide di rimanere nel baseball come manager.

Dirigere la Oakland A’ s non è certo facile: a fine stagione perde i suoi elementi migliori, ma Billy non getta la spugna e cerca di cambiare il sistema che regolamenta la scelta dei giocatori. Seguendo le teorie statistiche contenute nel dimenticato testo di Bill James e con l’ aiuto del giovane genio dei numeri Peter Brand (Jonah Hill), il manager capirà ben presto che non si devono comprare singoli talenti ma una squadra intera che porti alla vittoria.

Un film davvero ben fatto, la regia di Bennett Miller non tradisce la migliore tradizione classica ma riesce a tratti a superarne i limiti, regalandoci delle trovate davvero suggestive: divertenti soluzioni per allacciare le sequenze, inquadrature lunghe e riflessive, momenti di totale assenza di suono. Una pellicola dai colori spenti in cui domina una fotografia continuamente “in penombra”; sembra quasi che ogni scena sia stata girata in giornate plumbee. Una scelta cromatica in linea perfetta con lo stato d’ animo del protagonista.

Molto bello il lavoro sui filmati sportivi d’ epoca, dai primi del ‘900 ai primi del nuovo millennio: inizialmente ci vengono mostrati filmati originali CNN ma verso la fine del film, questi estratti sono in realtà il girato stesso, ovviamente secondo l’ estetica dei filmati televisivi. Per pochi fotogrammi, materiale in pellicola e materiale televisivo si mescolano attraverso la consequenzialità del montaggio: le due realtà si fondono, quella realmente esistita e quella creata “in laboratorio”.

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