A Senigallia la mostra “Vuoti” di Pico Romagnoli: il commento dell’artista
Rassegna a Palazzetto Baviera, Galleria Portfolio e Boutique Ribot: inizio il 25 marzo
Alle 17,30 di domenica 25 marzo, nella Sala del Fico di Palazzetto Baviera , prenderà il via “Vuoti”, la mostra itinerante dello scultore senigalliese Gianfranco “Pico” Romagnoli, curata da Gabriele Tinti. Mostra itinerante in quanto si snoderà in tre tappe tra lo stesso Palazzetto, la Galleria Portfolio (Via Fratelli Bandiera, 26) e la boutique Ribot (Via marchetti 30/32).In tutte e tre le postazioni saranno esposti i lavori dell’artista senigalliese, realizzati con la rete metallica e con superfici riflettenti.
Un materiale inusuale per le sculture.
Lo stesso “Pico” Romagnoli ci spiega il perchè di tale utilizzo: “Si tratta di una scelta materialistica-estetica-poetica: la rete ‘da polli’ è un materiale povero delle nostre zone. E l’arte è trasformazione (non invenzione) di ciò che c’è. Inoltre, mio obiettivo era quello di lavorare sul ‘vuoto’ e sulla leggerezza. Infine, ma questa è l’ultima motivazione, essa comporta poche spese e quindi la possibilità di lavorare da solo senza pressioni“.
La mostra “Vuoti” – come detto – è composta di tre “locations“ ubicate nel centro storico di Senigallia.
Questo perchè la cornice del Palazzetto Baviera, seppur suggestiva, non avrebbe potuto accogliere tutte le sculture anche a causa delle loro dimensioni.
Il Sindaco Maurizio Mangialardi aggiunge: “Intendiamo così valorizzare l’attività delle nostre gallerie, cosicchè la città si apra e collabori all’evento. Grazie a Pico, maestro di scuola, vita ed esperienza“.
Così si è pensato di coinvolgere due esercizi, che hanno accettato la proposta da subito: la galleria Portfolio di Arte Contemporanea e la Boutique Ribot.
L’inaugurazione partirà domenica 25 marzo a Palazzetto Baviera (Sala del Fico) alle 17,30; alle 18,30 ci si sposterà alla Galleria di via Fratelli Bandiera e infine si chiuderà alla Ribot alle 19,30.
“Vuoti” resterà aperta al pubblico fino al prossimo 18 aprile.
Romagnoli commenta in breve così le tappe del suo percorso, scelte a tema.
“Riflessioni”: “Come fenomeno prima fisico che mentale, gioco dei rimandi (specchi) tra l’insieme degli sguardi“.
“Sottrazioni”: “Questione storico-sociale e sulla geografia del territorio, lo ‘svuotamento’ e trasformazione progressivi dei paesaggi“.
“Attese”: “In una boutique inteso come corpi che dialogano con i vestiti in attesa di qualcosa che non avverrà mai, incompletezza (ancora il senso di ‘vuoto’). Pensiero in continuazione“.
L’Assessore alla Cultura Stefano Schiavoni collega questa rassegna alle imminenti giornate FAI a Senigallia nel weekend del 24-25 marzo: si creerà così un legame tra contemporaneità e la lettura storica della città (con la contemporanea visita all’area archeologica del Teatro la Fenice).
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