Cartelle esattoriali da Equitalia… consigli ai senigalliesi che le hanno ricevute
Attenzione "a pensare male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre"!
In molti conoscono, loro malgrado, le cartelle esattoriali di Equitalia, giunte per la maggior parte a causa di infrazioni del codice della strada. Equitalia è la società pubblica italiana a cui è stata affidata la riscossione nazionale dei tributi, criticata per la lentezza amministrativa, che causa molto spesso tassi di interesse tali da far lievitare i costi, e il pignoramento di beni mobili e immobili del debitore messo alle strette dalla somma. Numerosi sono inoltre i casi di cartelle esattoriali con errori; ma, nascosta tra gli incartamenti, è stata trovata una sentenza datata al febbraio 2007 che potrebbe annullare migliaia di cartelle esattoriali di Equitalia.
La sentenza della Corte di Cassazione del 2007, è rimasta per molti anni “nascosta” negli archivi cartacei della Suprema Corte di Roma, ma un avvocato di Bari, Vito Franco, che si occupa principalmente proprio di opposizioni contro tutti gli atti di Equitalia E.Tr., dopo una lunga ricerca, l’ha trovata e resa pubblica.
La Corte di Cassazione con la sua sentenza (numero di protocollo 3701, 16 luglio 2007) ha dichiarato che le sanzioni per il mancato pagamento visibili negli incartamenti sotto la voce debito, non potrebbero essere richieste dalla società.
Queste cifre sono in realtà gli interessi calcolati al 10% ogni sei mesi: la Cassazione si è espressa nel 2007 proprio su questi dati, annullando la sanzione, in quanto non diritto di Equitalia, e dello Stato, applicare e riscuotere dai debitori quella sorta di tassa sulle multe.
Ma Equitalia sta continuando a richiere e riscuotere queste somme “illegittime”, che gli permettono di incassare una maggiorazione di milioni di euro rispetto alla quota che dovrebbero pagare i debitori, e molti cittadini stanno continuando a versarle. Si pensi a quanto ammonta la cifra di automobilisti che ricevono multe e maggiorazioni per le infrazioni stradali… L’avvocato Franco Vito afferma che sono conteggiabili nel 30% delle cartelle emesse.
E’ quindi consigliato, quando si riceve una cartella esattoriale da Equitalia, prima di andare a pagare, informarsi bene, o consultare un’associazione a difesa degli automobilisti.
L’Avvocato Franco Vito negli ultimi anni ha presentato ben oltre 3.500 ricorsi al fisco con l’associazione di tutela dei consumatori di cui fa parte, l’Assdac di Bari.
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