Alluvione Marche 2011: pronti 25 milioni €, via la tassa sulla benzina
Il presidente Spacca ha firmato l'intesa, ma mancano ancora altri 520 milioni richiesti all'UE
Sabato mattina 17 marzo, il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha espresso formalmente, come previsto dalla legge, l’intesa sullo schema di ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri “Primi interventi urgenti per fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi meteo nel marzo scorso“, che oltre alle disposizione normative prevede uno stanziamento di 25 milioni di euro da parte dello Stato.
Nel corso di una conferenza stampa ha poi annunciato che già lunedì proporrà alla giunta la cancellazione dell’accisa sulla benzina meglio nota come “tassa sulla disgrazia“.
“Nel ringraziare in particolare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà e il capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli – ha commentato il presidente della Regione – per la disponibilità dimostrata che ci consente di assicurare una prima risposta, anche se parziale, alle popolazioni interessate da questa grave emergenza, devo comunque evidenziare che la somma messa a disposizione consentirà solo il rimborso delle spese di somma urgenza anticipate dagli enti locali e il pagamento delle imprese che hanno effettuato i primi interventi di sgombero del fango e dei detriti. Chiedo quindi che questa calamità venga tenuta in debita considerazione nel caso dovessero essere reperite nuove risorse. A questo punto – ha aggiunto Spacca – lunedì proporrò alla giunta di eliminare l’accisa sulla benzina che in questi mesi ci ha consentito di recuperare 5 milioni di euro che verranno aggiunti ai 25 stanziati dallo Stato“.
Su 610 milioni di danni accertati dunque la copertura è prevista per soli 30 milioni che si aggiungono ai 60 milioni legati alla agricoltura e alla zootecnia che seguiranno un iter a parte. Restano quindi da coprire 520 milioni legati ai danni. Per questa partita la Regione ha attivato la procedura per accedere al Fondo europeo di solidarietà.
Lo schema di ordinanza, già sottoposto al concerto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e sul quale la Regione ha oggi espresso l’intesa, prevede:
-lo stanziamento della somma di 25 milioni di euro a carico del Fondo della protezione civile nazionale;
-la nomina del Presidente della Regione Marche quale Commissario Delegato;
-che il Commissario Delegato provveda al rimborso, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, delle spese sostenute dagli Enti locali per gli interventi di primo soccorso e assistenza alla popolazione debitamente documentate;
-che il Commissario Delegato, entro 45 giorni dalla nomina, predisponga un piano degli interventi per la mitigazione del rischio idraulico e geologico;
-che il Commissario Delegato possa assicurare il coordinamento della gestione degli interventi previsti dalla presente Ordinanza con quelli incidenti su ambiti territoriali della Regione Marche già interessati da altri eventi alluvionali.
Nei prossimi giorni lo schema dell’Ordinanza, acquisita l’Intesa già espressa oggi dalla Regione, sarà sottoposta alla firma del presidente Monti e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
FENOMENI ALLUVIONALI MARZO 2011:
LE TAPPE PRINCIPALI
Nei primi giorni del mese di marzo 2011 l’intero territorio della Regione Marche è stato interessato da una eccezionale ondata di maltempo che ha provocato tre vittime, esondazioni di fiumi, allagamenti diffusi, importanti danneggiamenti alle infrastrutture pubbliche, ingenti danni alle attività produttive agricole ed extragricole ed alle abitazioni private.
A seguito di ciò, il Consiglio dei Ministri in data 10.03.2011 ha dichiarato lo stato di emergenza per l’intero territorio regionale fino al 31.03.2012.
Nell’immediatezza dell’evento, la Regione ha provveduto a stimare il danneggiamento complessivo causato dal maltempo, secondo una metodologia condivisa con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, nonché a richiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri l’emissione della conseguente Ordinanza.
Questa emergenza è stata la prima a ricadere nel campo di applicazione del c.d. decreto Milleproroghe 2011 (decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito in legge 26 febbraio 2011, n. 10 recante: «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie.»), che ha istituito quella che è stata ribattezzata “tassa sulle disgrazie” e quindi è stata assoggettata ad una disciplina molto più restrittiva rispetto agli eventi similari accaduti solo qualche giorno prima in altre regioni.
La norma prevede che in caso di situazioni emergenziali la Regione interessata debba acquisire le maggiori risorse tramite tassazioni aggiuntive a carico della stessa comunità regionale danneggiata, prima di poter accedere al Fondo nazionale di Protezione Civile.
Il 19 aprile 2011 il Governo regionale ha approvato la delibera n.583 di ricorso contro la “tassa sulle disgrazie” imposta dal Governo nazionale e votata dal Parlamento.
In coerenza con quanto stabilito dalla legge nazionale, contemporaneamente, la Regione ha provveduto ad aumentare l’accisa sulla benzina per gli anni 2012 e 2013.
A seguito di ciò si è provveduto nuovamente a richiedere allo Stato la emissione della conseguente Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri per la nomina del Commissario Delegato, per la definizione delle procedure da adottarsi e per rimborsare i lavori di somma urgenza svolti dagli Enti locali e per assicurare una sistemazione temporanea alle famiglie sinistrate. Tutti i procedimenti sono stati espletati in costante sinergia con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
Questo scenario si è modificato a seguito del deposito della sentenza della Corte Costituzionale n. 22 del 13.02.2012, che ha dichiarato, sul ricorso presentato dalla Regione Marche e da altre cinque Regioni, l’illegittimità costituzionale della “tassa sulle disgrazie“, di cui all’art. 2, comma 2-quater, del decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225 (proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese ed alle famiglie), convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 26 febbraio 2011, n. 10, nella parte in cui introduce i commi 5-quater e 5-quinquies, primo periodo, nell’art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 (istituzione del servizio nazionale della protezione civile).
L’8/9 marzo scorsi si sono tenuti due incontri decisivi per sbloccare il finanziamento: il Presidente della Regione Marche ha incontrato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, il Capo dell’Ufficio legislativo del Ministero dell’Economia.
Il 16 marzo è stata inviata al Presidente della Regione Gian Mario Spacca l’ordinanza della Presidenza del Consiglio di Ministri per lo stanziamento di 25 milioni da destinare alla somma urgenza, previa sottoscrizione dell’intesa da parte della Regione. Intesa che è stata firmata e trasmessa sabato mattina.
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