Assessore, tassa soggiorno, Bolkestein, Imu: i “nodi” del turismo a Senigallia
Il PPE-PDL si candida alla Presidenza della V Commissione: serve "slancio" per affrontare la stagione estiva
Senigallia è da troppo tempo senza una guida, senza una cabina di regia in tema di turismo. In poche parole: senza l’Assessore dedicato. E non solo. La V Commissione consiliare non si riunisce infatti da mesi e la stagione turistica si avvicina velocemente: rimangono gli appuntamenti da programmare, importanti temi da affrontare, molte decisioni da prendere.
Come sulla tassa di soggiorno, prima annunciata a 1 €/stella e poi dimezzata; o sull’adozione dell’Imposta Municipale Unica (IMU) che per alcuni albergatori significa una batosta di oltre il 50% in più di tasse. E ancora: manca il calendario delle iniziative per l’estate 2012; non si è discusso delle problematiche derivanti dalla direttiva europea Bolkestein o dall’emissione di ricevute fiscali da parte degli stabilimenti balneari.
Molte notizie arrivano ai consiglieri solo dagli organi di stampa, eppure il settore è strategico dato che più di un terzo delle presenze nella Provincia di Ancona vengono registrate proprio a Senigallia.
E di fronte a questa situazione il Partito Popolare Europeo – PDL è intervenuto candidandosi alla Presidenza della V Commissione. Non perché l’attuale Presidente, Luciano Quagliarini, non sappia fare il suo mestiere, ma perché serve slancio per affrontare questi temi e, secondo il PPE-PDL, c’è una volontà politica da parte della maggioranza nel non far funzionare la V Commissione.
“Senigallia risente della crisi – afferma Alessandro Cicconi Massi – nonostante il settore turistico ci faccia sopravvivere meglio di altre città. Ci sono però categorie, quelle degli operatori stagionali e degli imprenditori turistici, che mantengono la nostra economia, garantiscono i redditi e che non si possono mungere oltremodo. La crescita del settore turistico è strategica e noi ci troviamo senza assessore e senza una cabina di regia. Forse c’è la volontà politica della maggioranza di non far funzionare la V Commissione che dovrebbe invece fungere da raccordo tra chi lavora nel settore e chi prende le decisioni“.
“Per questo – continua Gabriele Cameruccio – chiediamo che venga rivisto l’assetto delle Commissioni e ci candidiamo alla guida della V, in modo da esercitare un controllo forte ma soprattutto in modo che si possa collaborare costruttivamente per rilanciare il turismo a Senigallia. Finora c’è stata la volontà di essere l’asso pigliatutto e di dare qua e là dei contentini. Il turismo deve tornare ad essere il volano della città“.
La questione è, sostanzialmente, di visione e, conseguentemente, di indirizzo politico.
Non serve una "crescita" in volume del turismo a Senigallia ma - semmai - una riduzione di un certo tipo di turismo che si connota anche per la sua scarsa redditività procapite, e soprattutto la realizzazione di nuove forme (per Senigallia) di turismo, un tempo definito di nicchia ma che da alcuni anni è divenuto consistente, affidabile ed in espansione.
Occorrerebbe passare dalla fase dei programmi - condivisibili sempre ma proprio per questo poco incisivi - a quella dei progetti.
Servono progetti: analisi, idea, studio di fattibilità, proposta e realizzazione.
Su questo, auspichiamo, che i promotori dell'iniziativa intendano allargare il tavolo della discussione a cittadini ed associazioni che alcune idee potrebbero anche averle.
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