Torna già sul parquet, in un giorno insolito, la Goldengas Senigallia che venerdì sera, 16 marzo, alle ore 20.30, gioca il recupero della partita contro il Rimini della quarta giornata di ritorno del torneo di DNB, rinviata per neve lo scorso febbraio.

Agli ordini di Bonfante di Lonigo (Vi) e Semenzato di Mirano (Ve), il salto a due è previsto al Palasport Flaminio, il più vecchio dei due presenti nella città romagnola.
Due impianti (rispettivamente di circa 3.000 e 7.000 posti) che testimoniano la grande tradizione riminese nella pallacanestro, fatta di oltre tre decenni consecutivi in serie A, tra A1 e A2, dal 1978 al 2011, anno in cui arrivò la mancata iscrizione alla Legadue per difficoltà economiche.

Giocatori come Mark Crow, Olden Polynice, Mike Sylvester, Carlton Myers, Alex Righetti e German Scarone, allenatori come Alberto Bucci e Piero Pasini – solo per fare qualche nome tra quelli transitati in maglia romagnola negli ultimi trent’anni – hanno fatto, a vario titolo e in vari periodi, la storia non soltanto del basket riminese ma di quello italiano: un’epoca che sembra lontana perché il presente parla soltanto di un torneo di DNB, dal quale Rimini però è ripartita bene dopo l’addio forzato alla Legadue, con una squadra anche molto giovane in alcuni elementi ma di grande qualità, come dimostrano l’attuale terzo posto in classfica e il successo dell’andata a Senigallia.

Ad allenare i vari Bruni, Silvestrini, Caceres, Hassan, Squeo, Filloy, Gasparin – giocatori di categoria – c’è un giovane e promettente allenatore, quel Fabrizio Ambrassa che è stato però anch’esso un cestista di alto livello (in serie A dal 1987 al 2003, 17 presenze in nazionale maggiore.)

Per la Goldengas, apparsa non in un buon momento di forma contro il Bassano del Grappa, dovrebbe essere una partita particolarmente difficile, ma dalla quale si proverà a uscire con due punti che rinsaldino una posizione play-off messa in discussione dopo le ultime tre sconfitte consecutive.