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Tribunale di Senigallia, sempre più vicina la soppressione del Giudice di Pace

L'avv. Paradisi fornisce i numeri ufficiali per l'anno 2011 e avverte: "Non c'è tempo da perdere"

Caffespresso
Tribunale di Senigallia

E’ sempre più urgente la convocazione della Commissione consiliare Affari Istituzionali alla presenza di tutti i sindaci del comprensorio dopo il vertice di questi giorni presso  il Ministero della Giustizia tra il capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e le varie organizzazioni sindacali dei dipendenti ministeriali.

Per il futuro degli uffici del Giudice di Pace, il capo dipartimento del Ministero ha confermato, da una parte, la chiusura imminente dei presidi già individuati dalla bozza di decreto legislativo, dall’altra la possibilità per i vari Comuni interessati di assumere su di sé le spese di personale e sede al fine di mantenere il servizio sul territorio.

L’elemento di novità emerso è che il Ministero ha intenzione di trattare la vicenda contestualmente alla ventilata chiusura delle sezioni distaccate di Tribunale.
A questo punto, non c’è da perdere ulteriore tempo. Il sindaco Mangialardi  deve accellerare il percorso già intrapreso con i sindaci del comprensorio e occorre immediatamente convocare la commissione consiliare alla presenza di tutti i primi cittadini della vallata (alcuni peraltro, già da me contattati, si sono detti pronti a presenziare ai lavori della Commissione).

Oltre a mettere in campo poi ogni iniziativa per salvare l’Ufficio del Giudice di Pace, occorre che Senigallia (istituzioni, classe forense, associazioni e semplici cittadini) inizi a far sentire la propria voce. Perché i numeri parlano da soli e, in caso di soppressione del Tribunale, si creerebbe un danno enorme alla cittadinanza di tutto il comprensorio (che, durante l’estate, supera peraltro le 500 mila unità).

Ebbene i numeri sono questi: i procedimenti penali pendenti da 1.1.2011 al 31.12.2011 sono stati 492 a fronte di 602 fascicoli pervenuti. Per quanto riguarda la giustizia civile, i numeri sono addirittura impressionanti: 981 fascicoli relativi a cause ordinarie e cautelari; 471 fascicoli di volontaria giurisdizione; 422 procedimenti di esecuzioni mobiliari.
Una mole di lavoro che, da sola, giustifica la presenza di un presidio di giustizia.
Al di là oggi delle singole appartenenze politiche, occorre che tutto il territorio, sindaci in testa, si sollevi di fronte a scelte sciagurate che non avranno nemmeno la conseguenza di economizzare i costi.

Commenti
Solo un commento
Reparto Cellere 2012-03-15 07:00:01
"Accellerare" o "accelerare"?
ATTENZIONE!
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