Intensificati i controlli a Senigallia da parte dei Carabinieri. Ed ecco che in tre sere – dalle 18 di venerdì 9 alle 7 di lunedì 12 marzo – sono state fermate oltre 200 persone, di cui 25 di interesse investigativo, con 19 infrazioni accertate e 3 patenti ritirate; identificati 48 cittadini stranieri, tutti regolari; controllati 54 soggetti sottoposti agli arresti domiciliari o ad altre misure cautelari, con 2 violazioni alle disposizioni; ispezionati 31 esercizi pubblici.

Numeri importanti quelli che la Compagnia Carabinieri di Senigallia ha messo insieme in un solo weekend. E le strade senigalliesi si confermano relativamente tranquille, con soli quattro casi di guida sotto l’influenza di alcol o stupefacenti.
Per essere risultati positivi al test etilometrico sono state ritirate le patenti a C.D., classe 1984, di Como; a S.L.L., classe 1987, di Monte San Vito (AN) e a B.M., classe 1967 di Corinaldo.
Alla guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti è stato beccato un trentenne di Senigallia: B.D., classe 1982, è stato fermato a bordo della sua vettura in cui è stato rinvenuto un grammo di marijuana, poi sequestrata. Patente ritirata, il giovane è stato denunciato e segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Ancona per uso personale non terapeutico di sostanze stupefacenti.

I controlli dei Carabinieri non si sono limitati alle strade senigalliesi: delle 54 persone sottoposte a restrizioni cautelative, O.M. residente a Ponte Rio di Monterado, classe 1959, è stato denunciato per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Questi, già affidato in prova ai servizi sociali come misura alternativa al carcere, è stato colto mentre rientrava presso la propria abitazione oltre l’orario consentito, non rispettando la prescrizione di rimanere in casa dalle ore 21.30 alle ore 06.00 del giorno successivo.

Un senigalliese del 1967, P.P., pregiudicato, a seguito di una perquisizione domiciliare è stato denunciato a piede libero per omessa custodia di armi: l’uomo teneva una doppietta e quattro cartucce in un armadio senza chiusura, praticamente alla portata delle altre persone che entravano nella sua casa. L’arma era detenuta con licenza per uso sportivo, della quale i Carabinieri hanno chiesto all’Autorità Giudiziaria la revoca.