Ostra Vetere senza Giunta comunale, il PD vuole le dimissioni di Bello
Rotatori: "Preoccupante che non siano stati nominati i nuovi assessori, è tempo di bilancio 2012"
Sono ormai trascorsi una quindicina di giorni da quando il sindaco Bello con una decisione improvvisa, anche se non nuova (lo aveva già fatto in precedenza), ha revocato le deleghe agli assessori, affermando che si trattava di una normale verifica di metà mandato per la quale né la minoranza consiliare né i cittadini dovevano minimamente preoccuparsi.
Ad oggi, però, nonostante le rassicurazioni del sindaco, le nomine dei nuovi assessori continuano a slittare.
Siamo portati a pensare che la normale verifica di metà mandato, di cui parlava il sindaco, non sia poi così normale!
Una cosa è certa: è assolutamente anomalo il fatto che per così lungo tempo il sindaco non nomini delle persone di fiducia che possano collaborare con lui nella amministrazione dell’ente comunale.
Ed ecco allora che, memori di precedenti esperienze, consiglieri di minoranza e cittadini sono veramente preoccupati.
Sono preoccupati perché in questo periodo dell’anno la giunta comunale dovrebbe proporre al Consiglio il bilancio di previsione per il 2012 in cui andrebbero delineate le scelte nel settore dei servizi, dei lavori pubblici, della scuola, dell’assistenza sociale, ecc.
Niente di tutto questo, la Giunta non c’è e di preparazione del bilancio di previsione non se ne parla.
La preoccupazione aumenta se si passa in rassegna la gestione amministrativa degli anni scorsi in cui le decine di variazioni di bilancio in corso d’anno hanno dimostrato, ammesso che ce ne fosse stato bisogno, che si è amministrato alla giornata, senza un programma di governo ben definito.
Il PD di Ostra Vetere, preoccupato per questo teatrino della politica che lascia la cittadina senza governo, chiede al sindaco un atto di responsabilità: se non riesce più a tenere ben saldo il timone dell’amministrazione, se non riesce più ad imporre ai consiglieri di maggioranza la scelta avventata di aumentare in misura insopportabile le tasse, se finalmente – anche se troppo tardi – si è reso conto di aver bloccato il bilancio comunale con il ricorso esagerato alla contrazione di mutui, se finalmente ha capito di aver ridotto ai minimi termini l’organico del personale addetto ai servizi esterni, se in occasione della recente eccezionale nevicata si è accorto che non si può amministrare il comune a distanza, faccia un passo indietro. Si dimetta!
Lasci ai cittadini la possibilità di scegliere una nuova compagine amministrativa che possa impegnarsi concretamente a risolvere sul posto i problemi della comunità.
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