Torna in distribuzione con nome e grafica moderne “Tutto Guida 2012”
Oltre 25.000 copie distribuite tra Senigallia e la valmisa, 12.000 indirizzi e 80 nuovi inserzionisti
Cambia nome, cambia grafica ma la sua utilità resta: per la 25a edizione, “Tutto” si trasforma in “Tutto Guida 2012“, aumenta i contatti, gli inserzionisti e le copie distribuite in città e nei paesi dei dintorni. Ecco le novità per la guida più famosa e richiesta del territorio senigalliese presentate nella sala incontri della Biblioteca Comunale Antonelliana.
Un’edizione – arricchita dalla versione digitale consultabile on line – che vanta numeri notevoli: 25.000 copie distribuite gratuitamente nelle edicole e nei negozi senigalliesi e non solo; oltre 12.000 indirizzi da consultare mediante 312 categorie migliorate nella visualizzazione; la cartina di Senigallia; 80 nuovi inserzionisti; 4 spazi dedicati alle associazioni di volontariato della città; e dato che i tempi cambiano, oltre al sito anche la pagina Facebook che vanta 3.000 amici e contatti.
Numeri importanti quelli presentati venerdì 9 marzo dall’editore Renzo Todari e da una dei curatori, Lucia Mencaccini. L’occasione è stata quella di un incontro-dibattito sul tema “Tutto aiuta! La divulgazione fra produzione e consumo in tempo di crisi“.
All’incontro – moderato da Fabio Girolimetti – hanno partecipato l’assessore alle attività economiche Paola Curzi, i segretari di Confartigianato e Confcommercio, Giacomo Cicconi Massi e Riccardo Pasquini, e Mauro Tarsi, responsabile della BCC di Corinaldo. Tutti hanno posto l’accento sull’importanza della comunicazione per far distinguere la propria attività, concetto però spesso sacrificato in situazioni di dificoltà perché si pensa che noj porti frutti.
Gli stessi responsabili delle associazioni di categoria senigalliesi hanno affermato che proprio in un momento come questo, la comunicazione e la veicolazione di tipologie imprenditoriali nuove deve per forza passare attraverso il concetto di immagine, per far fronte alla crisi di modelli “one-to-many” (uno a molti) che lasciano fronti aperti ai “one-to-one” (uno ad uno).
Da tutti l’invito ad alleggerire però il peso di burocrazia e tasse sulle imprese, per ridare slancio a settori in difficoltà e a città che rischiano il tracollo economico del proprio tessuto artigiano e commerciale “naturale” a favore dei centri commerciali artificiali.
Foto per gentile concessione di FOTOART di Senigallia
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