Dalla scuola di Taekwondo di Senigallia, promosse 6 nuove cinture gialle
Come dire, quando capacità, passione e costanza iniziano a dare i suoi frutti migliori
L’appuntamento era per lunedì 5 marzo, alle ore 16:30 nella ben tenuta, una delle poche, palestra dell’Istituto classico Perticari di Senigallia.
Quando sono arrivato credendo di essere il primo, visto che ancora non erano le 16,30, mi sono trovato invece, l’ingresso della palestra ancora chiusa, ma con tanti genitori (ed anche qualche parente) degli esaminandi. E già da qui la piacevole sensazione, che qualche cosa, nella scuola, sta cambiando in senso positivo. Sta nascendo quello che si chiama Entusiasmo.
Quello che si sentiva a pelle e che emergeva con più evidenza era la tensione e l’emozione. Da quali pori fuoriuscisse non mi era dato di capire, se più da quella dei remigini taekwondiani o da quella dei propri genitori.
So solo che i primi camuffavano il loro nervosismo, con piccole corse, sorrisini forzati e scherzi ai loro colleghi d’ansia; i secondi invece con richiami continui per frenare l’esuberanza nervosa dei figli, tra la messa a punto della macchina fotografica o della telecamerina.
Poi l’arrivo di Oriana, la custode della palestra e la loro prima fan, che veniva quasi accolto come un rimedio, una medicina, un sollievo per le loro ansie. Sollievo che durava poco, però, giusto il tempo di indossare il “dobok“. Infatti, usciti dallo spogliatoio si sono trovati la figura dell’esaminatore, il Maestro Giovanni Berardi, 7° dan di Taekwondo nel 2009, nel frattempo arrivato ed i cuori hanno ricominciato a battere con frequenze sempre più alte, seppure il viso sereno, pacifico del maestro non incuteva alcun timore.
Dopo un breve riscaldamento, i sei esaminandi sono stati messi di fronte al Maestro, pronti a dimostrare quanto avevano appreso da Christian Magnoni, il loro allenatore.
Per i digiuni di quest’arte marziale devo far presente che le voci che concorrono a formare il voto sono:
– la frequenza: cioè il loro comportamento durante gli allenamenti, il loro impegno;
– le forme: memoria, precisione, ritmo,equilibrio nell’ eseguire le forme;
– le tecniche: precisione nell’eseguire calci, pugni e parate;
– combinazioni/combattimento: all’esame non conta chi vince, ma bisogna far vedere cosa si è appreso durante le lezioni per quanto riguarda tecniche e tattiche.
I punteggi che vengono assegnati dopo l’esame sono: punti 30 (minimo per superare l’esame), mentre con 35 punti in su, si passa di ben due cinture. Però è molto difficile fare più di 35, sopratutto per dei bambini.
I sei candidati erano: Rebecca Serfilippi, Michele Serfilippi, Gianmarco Agostinelli, Riccardo Di Re, Davide Marchetti e Paolo Fiorentini. Tutti alla fine promossi con il passaggio alla categoria superiore di cintura gialla, con questi voti e le relative motivazioni:
Rebecca Serfilippi (p. 30): Brava nelle tecniche, precisa ed elegante.
Michele Serfilippi (p. 32): Buone le combinazioni di attacco e difesa
Gianmarco Agostinelli (p. 32): Concentrato, tranquillo e preciso.
Riccardo di Re (p. 30,5): Tenace, pacato, tranquillo ed impegnato nell’esecuzione delle forme.
Davide Marchetti (p. 34): Benissimo in tutto ciò che ha fatto.
Paolo Fiorentini (p. 35): Abile in tutto quello che ha fatto, ancor più nel portare i calci e i pugni in cui ha mixato precisione, velocità e potenza, quello che serve nel taekwondo.
Mentre questi invece sono stati i commenti riflessivi che Christian mi ha rilasciato dopo l’esame, analizzando le motivazioni di cui sopra:
“Rebecca, non per niente è anche una ballerina, in allenamento ci mette più grinta, ma al termine dell’esame mi ha confessato che stava sudando per la grande emozione. Sicuramente adesso che il ghiaccio è stato rotto non avrà più problemi, perchè quando vuole è un tipo che dimostra tutto quello che sa fare.
Michele, il fratello, invece ha soli 6 anni. Non sentiva, o almeno non dimostrava di sentire l’emozione per l’esame. Infatti ha fatto tutto meglio di quanto non faccia in allenamento, comprese le combinazioni di attacco e difesa che per un bambino di questa età non è semplice nè da imparare nè tantomeno da eseguire in maniera precisa E lui invece c’è riuscito ed anche bene.
Gianmarco ci teneva tantissimo a fare bella figura (lo dimostra il fatto che nel momento in cui ha saputo di esser stato promosso ha cominciato a festeggiare saltando per tutta la palestra). In allenamento dà sempre il 120% delle sue possiblità, e all’esame i risultati si sono visti. Anche se, con un pizzico di precisione in più, avrebbe potuto ottenere un punteggio maggiore.
Riccardo si è impegnato molto, sopratutto nelle forme. Solitamente è un ragazzo sereno e tranquillo, che però al momento giusto ha saputo tirar fuori la tenacia necessaria per portare bene le tecniche. Anche per lui era il primo esame, quindi un pò di tensione ci sarà stata sicuramente, ma che ha saputo affontare e fronteggiare in maniera ottimale.
Davide proprio per un nulla, non ha raggiunto il punteggio di 35, punteggio che gli avrebbe valso il doppio passaggio di cintura. La sua prestazione comunque è stata ottimale, ha dato il meglio di sè sia nelle forme che nelle combinazioni, dimostrando una precisione che pochi hanno (però con il senno del poi, ce lo saremmo dovuti aspettare, visto che esce sempre per ultimo dallo spogliatoio, perchè impegnato a piegare meticolosamente il suo dobok).
Paolo, che dire di Paolo. Una prestazione grande e rara per un bambino. Anche lui come tutti gli altri era al suo primo esame, e non poteva fare di meglio visto che il punteggio ottenuto gli ha permesso di raggiungere direttamente il grado superiore della cintura gialla. Un evento che avviene raramente! Nel portare i calci e i pugni ha inoltre mixato precisione, velocità e potenza, quello che serve nel taekwondo. Mentre nella forma ha saputo correggere bene delle piccole imprecisioni che avevo visto e gli avevo suggerito di correggere fino a poco prima dell’esame“.
Ora il prossimo appuntamento, a cui sono invitati tutti i lettori ed appassionati di arti marziali, ed a cui parteciperanno tutti gli allievi di Christian Magnoni è previsto per Sabato 17 marzo in occasione del GIOCAGIN, al Palazzetto dello Sport di Via Capanna, con replica il giorno successivo, il 18, sempre con il GIOCAGIN però in quel di Fabriano.
Anche se mi ripeto, vorrei ricordare che gli allenamenti si solgono nelle giornate di lunedì dalle 16,30 alle 18; mercoledì dalle 17 alle 18,30; venerdì dalle 16,30 alle 17,30 sul parquet sempre lucido ed accogliente della Palestra del Liceo Perticari, che resterà aperta a chiunque desidererà prendere visione di come si svolgono le lezioni.
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