Alla vigilia dell’8 marzo, data che celebra la figura femminile, la Cna marchigiana ha diffuso dati che dimostrano come la donna, in ambito lavorativo, sia penalizzata e come il divario che la separa dai lavoratori uomini sia ancora estremamente ampio.

Le donne mediamente, hanno in busta paga il 7% in meno degli uomini: essere donna è penalizzante soprattutto tra gli impiegati, dove il divario salariale è del 16%, e tra gli operai, dove la busta paga femminile è più bassa del 15%.

Come se tutto ciò non bastasse, le donne scontano di piu’ il lavoro precario e una carriere in salita: le giovani sono confinate in contratti a termine piu’ degli uomini (35% contro il 27%).

E non è tutto; la disparità di trattamento emerge anche nei rapporti tra le banche e il gentil sesso: i tassi di interesse applicati alle imprese al femminile sono piu’ alti dello 0,3%. La situazione peggiora se a garantire una donna c’è un’altra donna: la percentuale sale fino al 0,6%.