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Regione Marche, la giornata della donna per riaffermare il protagonismo femminile

La Regione ha istituito anche quest'anno quattro borse di studio a donne vittime di violenze e soprusi

8 marzo giornata della donna

Per contribuire a costruire una società migliore occorre spendere tutte le nostre energie per riaffermare il ruolo della donna e ridarle protagonismo nella vita sociale, culturale, politica, professionale e familiare“.

Un principio su cui insiste l’assessore alle Pari Opportunità, Serenella Moroder, nel presentare la Giornata della Donna, quest’anno celebrata con una serie di iniziative promosse dalla Regione. “L’8 marzo deve diventare un’occasione di riflessione forte e determinata – aggiunge l’assessore – sulla condizione femminile in tutte le sue implicazioni e soprattutto, sul vissuto delle donne e il loro relazionarsi con il mondo”.

Tema che costituisce il motivo ispiratore del progetto Lo sguardo che cura. Cura di sé e del mondo, programma di conversazioni, laboratori didattici e di scrittura creativa, proposte librarie e mostre che si svolgeranno ad Ancona sul tema del paesaggio.

Realizzato dall’Associazione culturale Metodo Effe (Metodo come teorizzazione di una nuova via di approccio ed Effe come femminile), il progetto – nato da un’idea dell’artista Silvia Fiorentino – ha il sostegno degli assessorati alla Cultura e alle Pari opportunità della Regione Marche, della Provincia e del Comune di Ancona, con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo.

E’ poi la sensibilizzazione verso una tragica realtà come la violenza sulle donne l’obiettivo del ciclo di trasmissioni televisive Il silenzio che urla realizzato sui Centri Antiviolenza del territorio marchigiano (Sant’Elpidio a Mare, Macerata, Pesaro, Ancona e San Benedetto).

Attualmente in onda su Radio Arancia e Radio Conero gli spot di promozione dell’iniziativa, la trasmissione andrà in onda da oggi fino al 10 marzo su Tv Centro Marche come modo di “festeggiare” l’8 marzo con un viaggio all’interno dei Centri antiviolenza. Il messaggio forte è che dalla violenza si può uscire grazie alla solidarietà della rete di ascolto che è efficace e preparata.

Come atto concreto di solidarietà e aiuto alle donne vittime di violenza e in condizione di disagio, la Regione ha istituito anche quest’anno quattro borse di studio.

Le borse di studio, quindi, permetteranno alle giovani vittime di diverse forme di violenza di ritrovare la speranza e la forza per ricominciare una nuova vita impegnandosi nello studio.

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