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Secondo film per la rassegna di cinema “Niente da capire” a Senigallia

Alla Piccola Fenice la 13a edizione: i giovani riflettono sulla crisi, gli adulti su come i giovani la percepiscono

Presentazione della rassegna Niente da capire a Senigallia

Partita e presentata la tredicesima edizione di Niente da Capire, la rassegna di cinema rivolta agli adolescenti, in particolare agli studenti delle classi seconde delle scuole superiori di Senigallia.

Una 13a edizione al passo con i tempi, dato che il tema per il 2012 è “La crisi si-cura“, e che ha un duplice scopo: da un lato mira a far riflettere i giovani 14, 15 e 16enni sulla crisi che attanaglia un po’ tutto il mondo (ma soprattutto il loro mondo) e dall’altro a far capire agli adulti come i giovani adolescenti percepiscano questa crisi.

Un momento della rassegna Niente da capire a SenigalliaQuattro film (il primo appuntamento alla Piccola Fenice si è già tenuto a fine febbraio, il secondo si svolgerà martedì 6 marzo, sempre alla Piccola Fenice, dalle 8:30 alle 12:30) da visionare per 455 ragazzi di 19 classi – insieme agli educatori dei centri giovanili senigalliesi (Bubamara e Rola Bola) e ai responsabili dei dipartimenti di salute mentale e dipendenze patologiche dell’Asur – sono i punti di partenza per ragionare intorno a nodi tematici quali le relazioni con i genitori e con la diversità, socioculturale e di genere.

Punti di vista su una crisi che non è solo economica, ma anche etica e quindi sociale da sviluppare partendo da quattro pellicole molto diverse tra loro, come illustrato da Pierpaolo Loffreda:
DONNIE DARKO di Richard Kelly, Usa 2001;
LA GIUSTA DISTANZA di Carlo Mazzacurati, Italia 2007;
DONNE, REGOLE…E TANTI GUAI! di Garry Marshall, Usa 2007;
BIUTIFUL di Alejandro Gonzales Inarritu, Spagna-Messico 2010.
Quattro film con protagonisti adolescenti, e con storie legate tra loro dallo sguardo di ragazzi e ragazze che vagano dallo smarrito alla lucidità disarmante.

Un momento della rassegna Niente da capire a SenigalliaUn progetto che oltre a far visionare i film, vedrà i giovani – seguiti in ogni momento – riflettere, dibattere e relazionare davanti ai loro coetanei sui temi e sui disagi giovanili, spesso terreno fertile – ci spiega la d.ssa Buresta del dipartimento di salute mentale dell’Asur senigalliese – per altre patologie. Da qui l’esigenza di avere indietro dei feedback, dei segnali di risposta che possano essere il punto di partenza poi per ulteriori analisi e approfondimenti.

Un progetto complesso che mette in “rete” l’ente comunale con l’Asur e con i vari dipartimenti, ma soprattutto con le scuole e con i ragazzi: rete che non vede quasi mai la luce, ma si ferma allo stato di semplici relazioni non organizzate in progetti di alcun tipo.

Dalla visione insieme e seguita dei film, grazie alla possibilità di dare feedbackcreativi – come ci illustrano le dr.sse Marella Tarini e Antonella Battistini del dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta n. 2 di Senigallia -, ci si aspettano spunti di dialogo per arginare i disagi e le manifestazioni di insofferenza, oltre che colmare quel gap comunicativo tra i giovani, enti ed istituzioni.

Altre informazioni, video e foto su: //nientedacapire.wordpress.com/

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