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SEL Senigallia critica il Governo Monti per l’atteggiamento verso l’art. 18

Girolametti: "Le banche hanno ricevuto miliardi di euro, noi sosterremo le iniziative sindacali"

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Manifesto di lotta al precariato

Il Consiglio Comunale di Senigallia ha votato un ordine del giorno a difesa dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori che impone il reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa.

Il governo Monti, come già fece senza successo il governo Berlusconi nel 2002, tenta oggi di mettere in discussione questa importante tutela del lavoro che darebbe agli imprenditori mano libera nei licenziamenti.

Figuriamoci, quindi, se intende ripristinare la legge 188 che impediva l’odiosa abitudine delle dimissioni in bianco fatte firmare, sotto ricatto al momento dell’assunzione, soprattutto alle lavoratrici.

Si tenta di far passare questa tutela come unprivilegio dei padri contro il precariato dei figli, come se il problema fosse la contrapposizione tra generazioni mentre le sciagurate normative sul lavoro degli ultimi 20 anni hanno precarizzato intere generazioni di giovani ed ex-giovani!

Le stesse aziende credono che l’accesso al credito rappresenti un limite allo sviluppo molto più dell’art.18. Senza accesso al credito e a tassi onesti, non c’possibilità di crescita, non c’è spirito di iniziativa che tenga.

Eppure le banche italiane hanno ricevuto 116 miliardi di euro dalla Banca Europea ma li stanno usando per sanare i loro debiti!

Inoltre le aziende vanno in crisi per i ritardati pagamenti (anche più di un anno!) da parte delle pubbliche amministrazioni per lo strozzamento finanziario praticato da questo e dal precedente governo sulle Regioni, Province e Comuni.

Si dice che l’art. 18 non incentivi gli investimenti stranieri: certo il capitalismo rapace si tiene alla larga dagli Stati dove esiste la tutela del lavoro, ma gli investitori onesti trovano difficoltà per la eccessiva burocrazia, la corruzione e l’infiltrazione della criminalità organizzata.

Il governo Monti ci racconta la favola che semplificando la licenziabilità sarebbe più facile per l’imprenditoria ristrutturare, innovare, diventare più competitivi e quindi riassumere, ma l’esperienza purtroppo ci insegna che molto più realisticamente servirebbe per ridurre la tutela del lavoro e la forza del Sindacato, licenziando selettivamente chi fa lotte sindacali, chi è stabilizzato e si trova all’apice dell’anzianità retributiva, le donne che si sposano e che fanno figli, i lavoratori con malattie croniche sebbene non invalidanti. Poi forse riassumeranno, ma con contratti atipici!

Sinistra, Ecologia, Libertà trova insostenibile questo modo di affrontare il tema del Lavoro da parte del governo Monti ed esprime sostegno alla Camera del Lavoro di Senigallia, aderendo alle iniziative che il Sindacato vorrà intraprendere a livello locale e nazionale.

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