Al Consiglio comunale anche gli stakanovisti teorici delle parole
...non sufficienti 7 ore per dichiarare chiuso un Consiglio produttivo si e no per due ore
Come al solito si inizia la seduta con il consueto appello alle ore 16,45 e una volta constatato l’esistenza del numero legale, si procede con le interrogazioni ed interpellanze.
Il primo ad intervenire è Romano che con la sua interrogazione rivolta al Sindaco intende far conoscere l’esistenza di un progetto dell’UE per lo stoccaggio di CO2 nei fondali marini, a 20 km dalla costa, di fronte a Senigallia. Con più concretezza, avendone già scritto in merito Carlo Leone in un suo articolo, non starò a bissarlo, perché con un semplice click QUI, troverete tutti per gli approfondimenti del caso.
E’ la volta di Giacchella che, all’Assessore Schiavoni, anche a nome di Pergolesi co-firmatario di tale lettera, in merito alla “Consulta della cultura” ed in considerazione che il 4 Agosto del 2014 ricorrerà il 70° Anniversario della liberazione della Città di Senigallia, chiede la possibilità di proporre all’interno della Consulta la tematica della Resistenza e della Liberazione per attivare un percorso culturale per celebrare questo avvenimento.
A replicare è Schiavoni che ringrazia per la proposta suggerita e che accoglie con favore assicurando che la porterà in Consulta.
A Fiore, invece, interessa conoscere per voce stessa del Sindaco, quali siano gli sviluppi successivi alla lettera che lo stesso (il Sindaco) ha inviato al direttore generale della area vasta 2, Ing. Bevilacqua, e di cui anche la stampa si è interessata.
Il Sindaco spiega che la lettera “si è resa necessaria per rimettere in fila alcune questioni che erano rimaste disattese dal punto di vista temporale per riunioni che non sono avvenute per gli eventi atmosferici… Avevamo già organizzato un incontro con tutti i sindaci della ex Zona Territoriale, avevamo richiesto un incontro formale con il Direttore come Amministrazione, siccome c’era la richiesta del Presidente Sardella di una sua partecipazione (parlo del Direttore) in Commissione invece, che poi si è tradotta in un suo possibile intervento in Consiglio Comunale, ne abbiamo fatto una nota formale in modo di mettere in fila alcune questioni…” e prosegue però che è suo modo di fare non amplificare le sue mosse in modo roboante i suoi contatti con la Sanità.
“Io penso – prosegue – che ci siano tutte le condizioni per rispettare quegli impegni che la pianificazione regionale ha individuato per il nostro territorio, è ora però di concretizzarli, il passaggio da ZT ad Area Vasta comprendiamo che ha bisogno di un periodo di abbrivio e di rodaggio, però per me questo periodo si è consumato tutto e quindi il ruolo del nostro Ospedale deve essere strategico all’interno dell’Area Vasta e deve trovare alcune risposte, di cui alcune sono state date con alcuni primariati, ma devono essere completate con l’impegno che l’ex direttore Pesaresi si era assunto. Oggi ci sono una serie di criticità che solo parzialmente nella lettera sono state individuate e sottolineate…” e fa l’esempio del Misa soccorso, del 118, del laboratorio analisi.
E conclude dicendosi “…fiducioso mettendo sul tavolo questi fatti, con il Sindaco in prima fila, con l’intera Amministrazione che pone un grande attenzione perché tutto questo è per noi strategico non solo a livello comunale ma territoriale, quindi Consigliere la lettera serviva solo per mettere in fila alcune questioni, ma ce ne sono tante altre di cui avremo modo di riparlarne in seguito“.
Il prossimo a cui viene concessa la parola è Cicconi Massi, che rivolgendosi a Campanile è a chiedere la possibilità di modificare alcune corse che collegano Senigallia con Ancona. Fa riferimento in modo particolare alla Zona Sud di Ancona e più precisamente con l’area Baraccola. Infatti nel capoluogo gli Uffici sono molto dislocati sul territorio e non è più come una volta che erano tutti centralizzati al centro. Oggi per andare alla Baraccola ci si impiega abbondantemente più di un’ora, costringendo, chi ha bisogno di andarci, a prendere l’auto privata, con la conseguenza di ingorghi, costi, inquinamento.
Campanile, da atletico assessore allo sport, prende una lunga ricorsa, ma sarà per la pesantezza (dell’argomento), sarà per la mancanza dell’elevazione (come eloquio, di oratoria insomma), non va distante e ricade vicino al punto di battuta. Parla di metropolitana di superficie, di corridoio dell’Adriatico, delle pensiline costruite, insomma tante buone azioni autoimpostesi come un qualsiasi bravo Boyscout. Ma la risposta alla domanda posta da Cicconi Massi ancora la si attende.
Infatti Cicconi Massi, seppur con l’eleganza a lui consueta e familiare, gli replica con “Prendo atto di una risposta corposa, ma evasiva… Oramai ci siamo abituati… la mia era una richiesta specifica… la possibilità che alcune corse invece che fermarsi in Piazza Cavour, vadano alla Baraccola…“.
Iscritto a parlare in lista di attesa ora c’è Mancini che chiede di riportare all’attenzione dell’Amministrazione che le famiglie dell’area Fosso Sambuco-Cesanella, quelle interessate al pericolo di esondazione, non hanno ricevuto l’opuscolo con le istruzioni comportamentali e di sicurezza da prendere nel caso che questo evento si verifichi. E’ stato dato alla stampa, ma a tutt’oggi le famiglie non l’hanno visto.
Immediata la risposta del Sindaco “… opuscolo che è stato oggi pubblicato sul sito del Comune e domani verrà consegnato dai nostri volontari della Protezione Civile porta a porta nelle zone interessate. Lo facciamo con la disponibilità della Protezione Civile e dei volontari che ringrazio pubblicamente, perché spedire a casa sarebbe stato già importante, ma ricondotto tra le tante documentazioni che ci arrivano, mentre invece il porta a porta a tutti i cittadini interessati da un maggior valore del lavoro del documento fatto… “.
Mancini in fase di replica chiede che anche i Consiglieri possa esserne consegnata una copia.
La Bucari, con voce comprensibilmente commossa, coglie l’occasione per “… per ringraziare il Sindaco, la Giunta, i Consiglieri Comunali tutti ed anche i tanti cittadini che in un momento difficile come questo che ha coinvolto la mia famiglia ci sono stati particolarmente vicini condividendo la nostra preoccupazione. Vorrei quindi esprimere sincera gratitudine e riconoscenza alle tante persone che con la loro testimonianza di affetto e di amicizia ci hanno dato forza ed energia. Soprattutto al gesto eroico e coraggioso di un nostro concittadino, Giovanni Gamberini, che devo rendere grazie se l’incidente non si è trasformato in tragedia. Grazie infatti alla sua tempestività, competenza, audacia e spirito di altruismo, Chiedo quindi al Sindaco un riconoscimento pubblico dell’atto di estremo coraggio compiuto da Gamberini e l’assegnazione di una pubblica onoreficenza per il lodevole civico atto manifestato nell’aver esposto la propria vita ad un manifesto imminente pericolo pur di salvare un’altra persona. Grazie“.
“Io ho avuto modo – risponde il Sindaco – di scrivere a Gamberini subito dopo l’evento ringraziandolo, come avevo già fatto con i bagnini quest’estate, quando hanno salvato quelle 5 persone nel nostro mare di Ponente. Quindi richiamare oggi un riconoscimento ufficiale penso che sia tanto importante quanto dovuto. Lo faremo nelle modalità che mettano insieme queste persone che, nel caso dei bagnini lo fanno di professione, questo invece è stato un gesto spontaneo, un gesto molto pericoloso e che ha consentito però di salvare una vita di mettere nelle condizioni di prestare tutti i soccorsi e le attenzioni… Avremo modo di riconoscergli pubblicamente un segno per il suo grande gesto…“.
Nella replica la Bucari coglie l’occasione ” …per ringraziare ancora una volta in Sindaco per la vicinanza e per la condivisione di questi momenti. Grazie“.
Rebecchini rivolge invece la sua interpellanza a Campanile, e riguarda la TARSU e come dice “Voglio cogliere l’invito di un giornalista (NdR: e qui cade in errore, perchè deve essere dato giustamente a Cesare quello che è di Cesare, ed il titolo quindi non mi appartiene) del Sig. Giannini che scrive sul giornale online Senigallia Notizie che segue di solito il Consiglio Comunale e riferisce sempre su questo giornale online anche in maniera completa e simpatica (NdR: ringrazio Rebecchini con un caffè pagato), ecco il Sig. Giannini ci riferisce della mancanza della distribuzione dei sacchetti dell’umido ai cittadini di Senigallia, cittadini che già pagano nella Tarsu questi sacchetti. Personalmente anch’io, due mesi fa sono stato dall’addetto… ed i sacchetti non c’erano. Sono tornato un mese dopo e non c’erano, sono tornato sicuro di trovarli mercoledì (22 febbraio, Ndr) e mi ha riferito che ancora non ci sono… il CIR33 ha avviato una pratica contro la ditta che distribuisce questi sacchetti… però al cittadino questo non può interessare… cosa sta facendo in merito a questo l’Amministrazione Comunale, anche perché la Tarsu aumenterà nel 2012 del ben 6%, mentre stipendi e pensioni andranno a diminuire per effetto dell’addizionale Irpef… approfitto anche per dire che sulla Tarsu ci sono delle voci che non dovrebbero esserci…per esempio noi paghiamo la tinteggiatura dei bagni che esistono sulla spiaggia… oppure il ripascimento… lavori essenziali per carità… che però non possono stare nella Tarsu…”
Campanile gli risponde un pò impacciato “…un’interrogazione che riguarda la raccolta differenziata ed in particolar modo un disservizio che c’è stato e che confermo anch’io, dove la ditta Aimeri che doveva, insieme al CIR33 distribuire i sacchetti, è rimasta sprovvista e nell’ordine son passati circa un mese (NdR: inesatto, in quanto chi scrive è andato prima di Natale e già ne erano sprovvisti) dalla consegna ai cittadini dei sacchetti che dovrebbero essere a disposizione, ma le assicuro che ci siamo mossi immediatamente (NdR: eufemismo) e sollecitato la ditta attraverso il CIR33 e che comunque entro i primi giorni di marzo i sacchetti saranno a disposizione nei punti di distribuzione previsti. Per la raccolta differenziata anche per l’emergenza neve ci sono stati dei disservizi dove purtroppo i mezzi non sono riusciti ad arrivare, purtroppo anche di questo ci scusiamo. Mi auguro, ecco, non si ripetano, ma ci sono alcune situazioni di emergenza che, a volte, così come possono aver creato altre situazioni dove c’è stata la chiusura delle scuole, le strade sono state impraticabili, siamo tornati da questa settimana alla normalità…“.
[A questo punto come curatore della rubrica “Diversamente Giovani“, il 23 febbraio ho ricevuto da un lettore una mail con tanto di foto che inserisco abusivamente qui riportando il contenuto della lettera: “Sono un cittadino di Senigallia residente in via Trento, da due settimane circa non viene raccolta la spazzatura cosiddetta indifferenziata (cassonetto grigio), c’è chi dice per uno sciopero, ma vi testimonio la situazione con questa foto fatta da me ieri mattina, e oggi alle ore 08:00 la situazione è peggiorata… spero in un vostro intervento… mille grazie“.
A me spiace, gentile Campanile, ma devo riusare la parola “inesatto” quando afferma che tutto è rientrato nella normalità. Una normalità che spesso è difficile da valutare a secondo di chi dà giudizi. Però credo, vista la foto, che sarebbe opportuno da parte sua il “consigliare” una capatina alla ditta addetta, in via Trento. Non crede? Mi scusi il fuori tema che avrei dovuto trattare in separata sede, ma la cosa c’azzeccava con l’argomento trattato ed allora ho sfruttato l’occasione. Ma ritorno subito alla sua esposizione.]
“Il vecchio appalto scade il 31 di marzo e con il nuovo appalto, all’interno di questo rapporto, attraverso il CIR33 abbiamo inserito i nuovi servizi che daranno maggiori risposte rispetto ai nostri cittadini nella raccolta differenziata: toglieremo tutte le isole ecologiche dal territorio, quindi Senigallia avrà nel 2012 il porta a porta integralmente su tutto il territorio della città, così come toglieremo tutti i contenitori stradali ed offriremo a tutti le stesse opportunità“.
Nella replica Rebecchini gli fa presente che non gli sembra si siano “mossi subito” dal momento che ci sono voluti oltre due mesi di attesa e che come aveva anticipato già in un altro intervento Cicconi Massi è stato molto evasivo nelle risposte: anzi circa le voci aggiuntive sulla Tarsu, come quelle relative alla Tinteggiatura bagni e ripascimento, proprio non ha risposto.
Scadendo l’ora riservata alle interrogazioni ed interpellanze, l’ultimo ad avere la parola sarà Girolametti, mentre, come spiega il Presidente del Consiglio Monachesi, saranno invece rimandate alla prossima assise quelle dei Consiglieri Perini, Sardella, Paradisi e Gregorini.
Quindi la parola va a Girolametti che rivolge la sua interpellanza all’Assessore Curzi per trovare un modo di sopperire alla “…mancanza delle Circoscrizioni e che quindi consenta all’Amministrazione una interlocuzione più diretta, più stretta con i cittadini che, venendo a mancare questo strumento importante, credo sia mancata. Anche in funzione di un eventuale bilancio partecipativo, ma anche semplicemente per una più vicinanza con i cittadini. Dico questo perché io sono oggetto e credo tutti i Consiglieri lo sono, di richieste, informazioni, delucidazioni… che cosa possiamo fare in mancanza delle Circoscrizioni? Ad esempio posso citarvi il Centro Civico di Cesano che interessa molto la Frazione, centro Sociale per il quale l’Amministrazione paga però già un affitto, sapere se già utilizzato e che cosa s’intende fare… le domande della frazione sono tante… è possibile pensare in tempi brevi a forme che vadano a sopperire alla mancanza delle Circoscrizioni?”
Risponde l’Assessore Curzi: “La questione delle Circoscrizioni, la legge Finanziaria del 2008… aveva abolito per i Comuni al di sotto dei 100 mila abitanti le Circoscrizioni, che erano un organismo elettivo, nel nostro caso divideva il territorio in 4 aree, i costi delle Circoscrizioni erano completamente inesistenti con una rappresentatività su ogni area e quindi i cittadini potevano rivolgersi direttamente alle circoscrizioni… il venir meno di questi ambiti ovviamente ha generato un momento di analisi e riflessione su quale organismo può sostituire le circoscrizioni… quello in cui porre mano in questo percorso che sto definendo è l’esistenza dei centri civici, che erano i centri sociali che avevano un ruolo più legato all’aspetto ludico, di organizzazione di quartiere, luogo e sede di Associazioni culturali, di volontariato. Ritengo che in questa occasione, proprio per sopperire alla mancanza delle circoscrizioni, i centri civici abbiano un ruolo di intrattenimento, di integrazione sociale, culturale e di interpretare anche al suo interno gli spazi dedicati ad una partecipazione più attiva da parte di quei cittadini che risiedono in un quartiere riqualificato sulla base della presenza dei centri civici. Noi abbiamo 8 centri sociali: per quello del Cesano il Comune non paga più l’affitto perché ha dato disdetta… non è più un costo per l’Amministrazione, ma manca uno spazio fisico… il ruolo di questo organismo saranno sempre i Centri Civici ove a questi verranno attribuite le funzioni di contatto con la collettività… considerando sempre le risorse che dovremmo mettere in campo, risorse che sono pochissime… ed entro una trentina di giorni portare la pratica in Commissione“.
Replica Girolametti confermando che il centro individuato crede che sia dunque il Centro Civico.
Terminati gli interventi il Presidente Monachesi invita i presenti ad un minuto di silenzio per ricordare le recenti scomparse di Aniello Rumolo, messo notificatore comunale, e di Ezio Antognoni, ex Sindaco della Città.
Rifatto l’appello per controllare ancora l’esistenza del numero legale e constatata la sua regolarità, Monachesi passa la parola a Paradisi, dopo aver avuto l’autorizzazione del Consiglio attraverso una regolare votazione di anticipare la discussione del punto 7 dell’OdG, relativo ad una pratica di alienazione del diritto edificatorio su di un’area comunale situata in via Adriatica nord, a Romagnoli & C.srl.
La relazione viene introdotta dalla Paci che spiega come “… questa proposta di delibera si riferisce alla cessione di diritti edificatori sviluppati da un’area di proprietà comunale situata tra la traversa Cesano e la SS Adriatica Nord in località Cesanella. Un’area che è attualmente adibita a parcheggio pubblico un’area che è di 393 mq… abbiamo formulato la seguente proposta, la cessione dei diritti edificatori alla soc. Romagnoli che potranno essere accorpati con quelli all’area già di proprietà della ditta stessa che potrà realizzare un unico corpo di fabbrica e mantenimento della proprietà comunale sull’area citata e mantenimento anche della destinazione a parcheggio… operazione assolutamente rispettosa di quello che è l’interesse pubblico… andremo a realizzare un’entrata che abbiamo già iscritto a bilancio… significativa perché parliamo di 132 mila € più iva… senza che la città si privi di un parcheggio importante soprattutto d’estate… un’operazione assolutamente virtuosa, rispettosa dell’interesse pubblico… esaminata in due diverse Commissioni, Patrimonio ed Urbanistica… non verrà realizzato un solo metro cubo in più di quello previsto dal nostro PRG. Queste capacità edificatorie vengono traslate di poco nel lotto immediatamente adiacente e questo comporterà la realizzazione di un corpo di fabbrica sicuramente più armonioso rispetto a quello che sarebbe stato con la realizzazione di due corpi distinti…“.
Il primo intervento è quello di Rebecchini con il suo “…abbiamo sentito dire che tutto va nell’interesse pubblico, questa alienazione va nell’interesse pubblico perché praticamente la ditta Romagnoli ci darà 130 mila €, allora io faccio questo ragionamento. Se questa è la tesi, se questa è l’idea che muove questa decisione, allora, dico io, quei concetti che avete più volte ripetuto in quest’Aula e non solo, di Comune virtuoso, di Comune a cemento zero, va a farsi benedire, perché il concetto è che il Comune deve incassare e l’edilizia gli rende possibile questo… oggi utilizzo questi 196 mq. che potrei costruire consegnandoli al vicino, quindi il vicino che poteva costruire 10 costruirà 12, è questo il succo della questione… “.
La seconda voce è quella di Paradisi che invece sottolinea come “ …condivido e sottoscrivo tutte le parole del collega Rebecchini, che è sempre chiaro e preciso soprattutto quando si parla di cemento, quando si parla di edificazione purtroppo ormai selvaggia a Senigallia. Ho scelto questo punto all’OdG perchè in qualche modo è sintomatico di quella che ricordava Rebecchini è, ahimè, ormai la nuova politica dell’Amministrazione comunale, non di questa Amministrazione comunale che in qualche modo tiene il passo del nuovo percorso che l’ex sindaco Angeloni aveva intavolato ed aveva pianificato qualche anno fa. Un piano di edificazione selvaggia e comunque sempre più pesante soprattutto nei lungomari senigagliesi. Questo è un progetto che in qualche modo nasce da un’alleanza politica tra il sindaco Angeloni e l’asse dei Verdi di Senigallia, in particolar modo dal loro leader Ceresoni, che tradendo il suo passato, il passato di quella forza politica, ha in qualche modo dato una svolta alla politica urbanistica cementificando dove si poteva cementificare e soprattutto facendo un gioco della guerra delle parole. Cementificazione, non si è chiamata più cementificazione da quando Ceresoni è arrivato al Governo di questa città, ma valorizzazione; le costruzioni pesanti in cemento non sono più state chiamate edificazioni, ma sono state chiamate spesso riqualificazioni delle aree. Si è creata una guerra delle parole che ha portato i due lungomari di Senigallia ad una situazione io credo ormai di pesante aggressione dell’ambito naturale… Il Comune non salvaguarda alcune aree del lungomare, il Comune fa costruire di più. Bisogna essere onesti con i cittadini… mi domando anche chi abbia fatto questa stima, ma ci rendiamo conto che 132 mila € sono una miseria per un diritto edificatorio di 196 mq? A me francamente sembra sottostimato…“.
Chiede la parola Cicconi Massi per il quale “…non credo ci si debba scandalizzare del fatto che un’Amministrazione comunale soprattutto in momenti di difficoltà come quelli che stiamo vivendo dal punto di vista dei bilanci degli enti pubblici e quindi anche del nostro ente, non credo dicevo che scandalizzarsi che l’Amministrazione decida di alienare quello che è nelle proprie disponibilità… quindi cosa legittima… il problema che in questa pratica però si ravvede è il sistema che l’Amministrazione comunale ha voluto adottare in questo caso. Perché ben venga che ci sia la possibilità di cedere i diritti edificatori e la possibilità di incrementare i volumi, benissimo, ma che questa cosa non venga vista oggi come un intervento una tantum viene fatto perché porta 132 mila €… ma il problema è fare in modo che ci sia un sistema, sig. Sindaco, trasparente. Perché oggi noi alieniamo questi diritti edificatori a dei signori che io non ho il piacere di conoscere e quindi parlo con argomenti astratti, che hanno la fortuna di essere lì, ed a loro viene data questa opportunità. Ad altri cittadini di Senigallia i quali potrebbero e vorrebbero concorrere per acquisire quei diritti edificatori perché è un bene pubblico, è un bene dell’Amministrazione. Quel bene dell’Amministrazione io lo do a lui, perché? Perché lui è lì vicino. Questa cosa francamente mi lascia molti dubbi…“.
Per Girolametti solo il confinante ha interesse ad aumentare il volume edificabile. Si realizza il massimo, non si aumenta la cubatura, resta il parcheggio. Un invito il suo, alla concretezza ed a essere realisti in considerazione dell’attuale situazione in cui siamo.
A cui però fa eco Mancini, sostenendo che quello di Girolametti è un intervento più realistico del re stesso. Donatiello chiede la motivazione del perché il prezzo è stato arrotondato per difetto. Chiede ed ottiene un emendamento ed alla fine il prezzo dell’operazione viene portato, come era il calcolo tecnico originario a 132.283 €.
Per la discussione relativa al progetto di realizzazione delle famose vasche di espansione, già ampiamente se n’è parlato e quindi inutile sarebbe il ripetere. Qui si può trovare quanto già pubblicato e qui il continuo.
A questo punto ritengo personalmente che il Consiglio Comunale si sarebbe potuto considerare concluso, quanto meno relativamente all’importanza degli argomenti trattati legati all’ambito territoriale del Comune di Senigallia.
Gli altri punti dell’OdG prevedevano, uno (presentato da Monachesi, Magi Galluzzi, Girolametti e Brucchini, il passaggio dallo ius sanguinis allo ius soli, un altro (presentato da Perini), l’adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità, degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale ed un terzo (sempre presentato da Monachesi, Magi Galluzzi, Girolametti e Brucchini) a difesa dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori.
Argomenti oltremodo interessanti, condivisibili, ma come espresso anche la volta precedente, talmenti grandi ma inversamente proporzionali a quelle che sono le voci di un Consiglio Comunale, tanto più piccolo, di provincia, e quindi inascoltate. Meglio discuterle allora, con una conferenza, un tavolo rotondo, magari al San Rocco. Ripeto, condivisibili i contenuti, meno la location. Mi spiace però, solo per un motivo, il non poter riportare, appunto, per i motivi espressi, il lavoro di ricerca fatto per l’occasione, veramente apprezzabile, letto da Giacchella.
L’indomani (28 febbraio) la seduta è ripresa alle 20,30 per concludersi alle 21,35. Senza i punti di cui mi sono astenuto dal riportare si sarebbe potuto evitare di prolungare l’Assise su due giornate.
Il punto principale riguardava la Variante al PRG per la trasparenza e la riduzione del consumo di suolointrodotta da Ceresoni e che ha trovato stanchi interlocutori che all’invito di Monachesi “Apriamo la discussione, prego…“, erano disposti ad intervenire in ritardo solo ogni qual volta Monachesi, nel silenzio dell’Aula ripeteva “Se non ci sono interventi allora passiamo ai voti...”. Rimando quindi all’illustrazione in conferenza stampa da parte del Comune per un’esito scontato e senza “passione” come lo definirebbe il buon Ceresoni.
Le altre due pratiche: modifica del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni consiliari permanenti e la modifica nella composizione delle commissioni consiliari permanenti a seguito della surroga del Consigliere Girolimetti (PDL) con il Consigliere Perini, sono state assolte come un’iniezione di Pic indolore…già fatto?
L’arrivederci è al prossimo Consiglio.
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