A Senigallia settore manifatturiero nel ciclone, la crisi secondo Confartigianato
Cicconi Massi: "Edilizia al palo, solo i servizi alle persone in positivo, alta la pressione fiscale"
Nel 2011 sono state 69 le imprese manifatturiere del distretto senigalliese a cessare attività e le iscrizioni si sono fermate alla cifra di 54: il saldo di -15 rappresenta il deficit peggiore nell’analisi dei comparti effettuata dall’Ufficio Studi Confartigianato e il tasso di mortalità aziendale nel manifatturiero ha raggiunto la percentuale dell’11,9% trascinando all’indietro lo sviluppo del comparto alla quota negativa di -2,6% .
Manifatturiero e servizi alle imprese nell’occhio della crisi. L’ufficio studi di Confartigianato ha effettuato uno studio analitico della dinamica congiunturale del distretto produttivo senigalliese sulla base di dati Infocamere e Stockview e queste sono le evidenze risultate.
“Il comparto manifatturiero è tra i settori artigiani quello che più accusa i colpi della crisi – commenta Giacomo Cicconi Massi, segretario Confartigianato Senigallia – Nel 2011 sono state 69 le imprese artigiane manifatturiere del distretto senigalliese a cessare attività e le iscrizioni si sono fermate alla cifra di 54: il saldo di -15 rappresenta il deficit peggiore nell’analisi dei comparti effettuata da Confartigianato e il tasso di mortalità aziendale nel manifatturiero ha raggiunto la percentuale dell’11,9% trascinando all’indietro lo sviluppo del comparto alla quota negativa di -2,6%“.
Anche i servizi alle imprese risentono del quadro congiunturale. In un anno sono state 13 le iscrizioni, 19 le cessazioni, con saldo in negativo a -6, un tasso di mortalità a 7,1% arrestando lo sviluppo a -2,3%.
Il comparto delle costruzioni cigola nella stretta della stasi, con un saldo di natalità/mortalità aziendale prossimo al pareggio (70 aperture; 69 chiusure; saldo 1; tasso sviluppo: 0,1%).
I servizi alle persone incassano invece un risultato in positivo in quanto nel 2011 stando all’elaborazione Confartigianato 19 sono state le aperture di imprese artigiane e 12 le cessazioni a +7 di saldo.
Buono il tasso di natalità a 6,1% che fissa lo sviluppo aziendale in percentuale a 2,3%.
Le evidenze dei dati dimostrano lo stato di difficoltà dei comparti tradizionalmente strategici del distretto.
Il manifatturiero e le costruzioni sono i settori artigiani su cui si è basato per decenni lo sviluppo di Senigallia e dei Comuni del territorio.
Le difficoltà delle aziende si sono riverberate anche sui servizi alle imprese che non “marciano” più come un tempo.
Occorre quanto prima che da parte delle Istituzioni sia posta attenzione a questa realtà difficile e vengano concertate misure atte a sostenere la ripresa del territorio.
Le aziende sono vittime di una pressione fiscale alle stelle, di una opprimente burocrazia e dei mancati pagamenti.
“In questo contesto è difficile, se non impossibile, reagire – conclude Cicconi Massi – La Confartigianato per questo chiede alle Istituzioni e agli enti preposti misure di semplificazione nel rapporto tra amministrazioni e imprese, puntualità nei pagamenti, incentivi alla iniziativa imprenditoriale e, per quanto possibile, una iniezione di liquidità tramite un accesso al credito agevolato per le imprese“.
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