L’articolo 18 rappresenta un punto fondamentale per la politica dell’IDV su tutto il territorio nazionale, un punto che non può essere oggetto di trattativa. Gli esponenti dipietrini senigalliesi intervengono nel dibattito che vede al centro della riforma del lavoro, voluta dal governo Monti e dal Ministro del lavoro Elsa Fornero, lo Statuto dei lavoratori e l’articolo sul licenziamento.

un dibattito che va avanti da tempo e che sarà oggetto di discussione, lunedì 27 febbraio, al prossimo Consiglio Comunale di Senigallia, grazie all’odg presentato dai consiglieri Monachesi, Magi Galluzzi, Girolametti, Brucchini.

“Quel che più preoccupa – prosegue Stefano Canti – è che l’art. 18 non è un freno per gli investimenti, è solo la tutela, importantissima, che il datore di lavoro non possa licenziare il lavoratore senza una giusta causa. I problemi sono altri: dalla troppa burocrazia che soffoca le imprese, all’evasione fiscale, agli investimenti che sono diminuiti, agli ammortizzatori sociali che vanno riformati seriamente per finire con la contrattualistica, assolutamente da semplificare. Proprio su questo punto – dichiara Canti – noi dell’IDV abbiamo proposto alla Camera dei Deputati una riorganizzazione delle forme di contratto di lavoro che ne preveda solo quattro“.

“L’art. 18 non è un tabù, ma una conquista di civiltà oltre che un deterrente per quegli imprenditori che vogliono smantellare i diritti dei lavoratori. Proprio questo articolo fa sì che siano veramente pochi i casi giudiziari nelle aule dei tribunali“.

L’ultima stilettata è per la componente più moderata del PD e per Veltroni, reo di aver ammesso alcune modifiche all’art.18 come possibili, un gesto che rischia di offrire il fianco per eventuali attacchi allo Statuto. “Siamo stupiti per quanto affermato: non è questo il problema, ma è solo un elemento fuorviante della discussione, di modo che non verta sui problemi veri. Va fatta una riforma del lavoro, ma seria, non attaccando l’art. 18 che non è assolutamente un ostacolo per la crescita“.