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Quale fine per le opere d’arte dell’ex azienda di soggiorno di Senigallia?

Interrogazione del consigliere provinciale SEL, Marco Giardini: il patromonio è ora regionale

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L'ex azienda di soggiorno (IAT) di Senigallia

In riferimento ad una interrogazione presentata del consigliere provinciale di SEL Marco Giardini, relativa alla tutela delle opere d’arte custodite per decenni nell’ex Azienda di Soggiorno (IAT) di Senigallia, l’assessore al patrimonio della Provincia di Ancona Eliana Maiolini ha risposto al consigliere, durante la seduta consiliare del 15 febbraio 2012, che le stesse sono state affidate dalla Provincia (appena terminato il breve periodo temporale di sua competenza) alla Regione Marche in data 16 settembre 2010.

Le opere trasferite, di notevole valore, riguardano alcuni dipinti di famosi pittori quali: Fanesi, Enzo Marinelli, Leonardo Castellani, Monachesi e Patrizia Rossini. La fotografia, invece, appartiene alle grandi opere del noto artista senigalliese, Mario Giacomelli.

L’interrogazione di Giardini, che interessa anche molti cittadini di Senigallia, i quali si sentono legati alle opere d’arte, concesse da noti artisti proprio all’allora Agenzia turistica senigalliese, era volta a conoscere anche la sorte di tutti i beni mobiliari interni. Patrimonio immobiliare e mobiliare ormai di competenza della Regione Marche.

In questi periodi di magra, ha sostenuto il consigliere Giardini, tutto ciò che rappresenta patrimonio pubblico (quante opere d’arte sono custodite nei vari Enti Pubblici, e qual’è il potenziale valore che concorre a formare il patrimonio dell’Ente stesso?) esige un’attenzione particolare da parte degli Enti detentori: conoscere l’entità del patrimonio, la mappa precisa dove sono conservati e magari esposti, in quale ufficio, ecc. ecc.“.

Commenti
Solo un commento
Un povero tra i poveri (di politica) 2012-02-18 14:20:48
L'inventiva non è per tutti (specialmente dei nostri politici).
Opere pubbliche dismesse e lasciate in abbandono. Ma possibile opere d'arte lasciate andar via. ma possibile che nessuno dei nostri politici non si sia inventato qualche stratagemme per non far chiudere quegli immobili e farsi "scippare" dalla Provincia quelle opere per finire chissa dove. Possibile che questi locali non potevano e possono neanche dati in gestione a persone serie. L'inventiva non è per tutti. PECCATO. MEGLIO FARE PARCHEGGI.
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