Concessioni balneari, SIB Confcommercio: “Non vogliamo delegittimare nessuno”
La replica: "La priorità è uscire dalla direttiva europea, non servono i miraggi di OASI Confartigianato"
Il comunicato stampa emesso dal segretario della Confartigianato Giacomo Cicconi Massi, aldilà di affermazioni particolarmente dure nei confronti del SIB-Confcommercio, accusato di operare una completa mistificazione della realtà con l’obiettivo di delegittimare l’avversario, in realtà non contesta nulla di quanto affermato da questo sindacato.
Il documento Oasi-Confartigianato al quale si fa riferimento, lo abbiamo letto anche attentamente e oltre le 3 pagine di principi anche da noi condivise, per le restanti 8 pagine, è tutto dedicato ai criteri da adottare nelle aste ad “evidenza pubblica” con “paletti” a favore degli attuali concessionari. Criteri peraltro soggetti ad eventuali ricorsi.
La volontà di SIB-Confcommercio non è quella di delegittimare nessuno, l’unico scopo è di informare sullo stato dei fatti e di riaffermare la decisa volontà di impegnare il Governo e le Regioni ad operare in modo unitario con le organizzazioni sindacali per un unico obiettivo. USCIRE DALLA DIRETTIVA SERVIZI DELLA COMUNITA’ EUROPEA.
In questa battaglia, SIB-Confcommercio non è sola, in quanto il documento nel quale si riconosce è firmato e sostenuto da FIBA-Confesercenti, CNA-Balneatori e Asso balneari-Confindustria. Se poi si va su internet e su facebook si può scoprire come all’interno di OASI esiste un profondo e diffuso malcontento, basta leggere come esempio tra i tanti quanto scrive Marco Pardi dell’OASI-Confartigianato Toscana, che prende le distanze dal documento del Presidente Nazionale Mussoni, denuncia la poca democrazia interna nella stesura del documento e lancia una raccolta di firme destinata ai numerosi scontenti iscritti all’OASI, firme che verranno inviate al Ministro.
Ricordiamo che il Presidente Nazionale dell’OASI Mussoni è “proprietario” insieme a circa 30 concessionari del riminese del proprio stabilimento e quindi estraneo al problema delle aste.
Inoltre gradiremo sapere quale è il metro di misura adottato dal sig. Cicconi Massi nella sua dichiarazione dove afferma di rappresentare “più importanti stabilimenti della città“.
Sib-Confcommercio ha sempre rappresentato gli interessi di tutti i concessionari senza fare figli e figliastri.
Poi “l’ufficio disinformazione Confcommercio” è comunque a disposizione di tutti per i necessari chiarimenti per raggiungere l’obiettivo e non “i miraggi” dell’Oasi-Confartigianato.
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