Era stata già identificata per analoghi episodi di rapine e raggiri ad anziani di Osimo, la 37enne che i Carabinieri di Senigallia hanno denunciato a piede libero con l’accusa di furto aggravato. I fatti cui si riferisce il deferimento all’Autorità Giudiziaria risalgono all’11 e 20 gennaio, sempre a danno di anziani di Senigallia.

La donna è Wilma Spinelli, residente a Milano ma domiciliata a Falconara Marittima, nata nel 1975, denunciata insieme al proprio complice, sulla cui identità gli uomini dell’Arma, comandati dal Capitano Lorenzo Marinaccio, stanno ancora indagando.

I fatti, dicevamo, sono del gennaio 2012: nel pomeriggio dell’11, la donna aveva avvicinato A.C., senigalliese classe 1931, quando questi era intento ad operare presso uno sportello bancomat. Dopo aver fatto credere all’uomo di essere stata la sua infermiera durante un passato ricovero ospedaliero, la Spinelli lo ha convinto ad accompagnarlo a casa per salutare anche la moglie. Conquistata la fiducia della coppia, la falconarese è stata invitata per un caffè e chiacchierando è riuscita a farsi mostrare la cassaforte, in cui ha chiesto di poter depositare temporaneamente alcuni suoi averi.

Ma quando l’anziana signora ha aperto la cassaforte, la 37enne ha abilmente sottratto gioielli e contanti per più di 10.000 Euro ed è scappata. Alla coppia, realizzato si aver subìto il raggiro, non era rimasto che chiamare i Carabinieri, fornendo loro una descrizione e consentendo di tracciare un profilo della ladra già poche ore dopo l’accaduto.

Alcuni giorni dopo, il 20 gennaio, è stato un altro anziano, A.C. del 1932, a cadere nella trappola della donna, stavolta in compagnia di un complice. I due hanno prima convinto garbatamente l’anziano senigalliese ad ospitarli nella propria abitazione, in cui si trovava anche la moglie, poi hanno approfittato di un momento di confusione per sottrarre titoli bancari e denaro per un valore che si aggirava ancora intorno ai 10.000 Euro.

Le analogie nei modi e nelle vittime scelte hanno convinto i Carabinieri a pensare che si trattasse della stessa donna, di etnia Rom, e di un uomo su cui non sono però stati forniti ai militari sufficienti elementi perchè riuscissero a tracciarne un profilo: ascoltando di nuovo gli anziani senigalliesi raggirati e derubati ed incrociando i dati raccolti, gli uomini guidati da Marinaccio sono però giunti ad identificare senza ombra di dubbio la Spinelli. Sul complice si continua invece ad indagare.