Oasi Confartigianato non ha mai detto sì alle aste per le concessioni balneari. Anzi, con un documento addirittura nazionale si è espressa contro le stesse e ha proposto norme a tutela degli attuali concessionari solo in “extrema ratio“.

Per l’ennesima volta e in perfetto “stile” SIB Confcommercio, ovvero completa mistificazione della realtà, disinformazione e attacco teso a delegittimare l’avversario che diventa, nel caso specifico, il nemico da abbattere, i vertici locali del sindacato balneare di Confcommercio hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare la loro posizione sul “rinnovo delle concessioni marittime” che è quella del “no alle aste e deroghe per uscire dalla direttiva servizi c.d. Bolkestein” accusando Oasi di dire sì alle aste – commenta Paolo Pierpaoli, presidente Oasi Confartigianato.

Peccato che la disinformazione in certi ambienti regni sovrana!
A pagina 4 del documento preparato da OASI Confartigianato e dal suo presidente Giorgio Mussoni e presentato al Ministro si legge che: “le Istituzioni Italiane si facciano parte attiva presso la Commissione UE per illustrare in modo dettagliato le peculiarità del comparto turistico balneare ed ottenere misure a favore di queste imprese che consentano di valorizzare le loro potenzialità di crescita e negozino, con la medesima, la possibilità di ottenere apposite deroghe nella legislazione nazionale per difendere quella peculiarità che la stessa Unione Europea riconosce loro“.

Alla luce di quanto sopra, per altro più volte ribadito all’interno del nostro documento, crolla miseramente tutto il castello accusatorio messo in piedi dal SIB Confcommercio e dal suo Presidente, Giancarlo Ciccolini, che evidentemente neanche ha letto il documento di OASI.

Credo che informarsi prima di parlare, soprattutto quando si riveste un ruolo di primo piano com’è quello di presidente sia non solo importante ma doveroso, anche al fine di evitare figure come questa, conclude Pierpaoli. OASI, per senso di responsabilità, ha non solo chiesto la deroga e l’uscita dalla direttiva servizi, ma ha anche predisposto una strategia, suffragata da luminari esperti di “diritto comunitario” e “diritto demaniale“, finalizzata a fare introdurre il maggior numero di criteri possibili che favoriscano, di fatto, il rinnovo in capo agli attuali concessionari.

In conclusione, ricordiamo al SIB Confcommercio che OASI rappresenta a Senigallia oltre 50 operatori balneari (fra i più importanti della città) e oltre 1.300 a livello nazionale che evidentemente non sono l’1% del totale, come piace ricordare ai nostri detrattori, ma il 10%.
L’ufficio “disinformazioni” di SIB Confcommercio è aperto 24 ore su 24.