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Lavoro e articolo 18, la maggioranza di Senigallia difende i diritti

Ordine del giorno presentato da PD, IDV, Città Futura, Vivi Senigallia

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Onoranze Funebri F.lli Costantini
Imprese, mercato del lavoro, crisi economica

Martedì 14 febbraio Pd, Idv, La Città Futura e Vivi Senigallia hanno presentato un ordine del giornoA difesa dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori” per il prossimo Consiglio comunale.

La maggioranza congiuntamente impegna Sindaco e Giunta alla difesa dello Statuto dei Lavoratori in ogni sede istituzionale ed a chiedere al Governo di non procedere alla modifica dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori.

Stando ai dati diffusi dalle parti sociali mezzo milione di lavoratori si trovano in cassa integrazione a zero ore ed il tasso di disoccupazione supera il 13%. Per di più migliaia di imprese e di artigiani chiedono al Governo l’accesso al credito, minor burocrazia e tagli ai costi della casta politica.

In tale contesto non può essere al centro della trattativa per la riforma del mercato del lavoro l’art. 18, che non costituisce un freno agli investimenti, né ha mai impedito la crescita dimensionale delle imprese o nuove assunzioni.

Inoltre, l’eliminazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, diminuirebbe il potere contrattuale dei lavoratori conseguente la cancellazione delle tutele previste in caso di licenziamento, mentre la previsione di garantire tale tutela soltanto a coloro che sono già nel mercato del lavoro escludendola a coloro che vi dovranno entrare, cioè alle nuove generazioni, creerebbe una inaccettabile discriminazione tra i lavoratori.

Crediamo invece che per il lavoro siano necessarie ed urgenti nuove risorse per gli ammortizzatori sociali e drastiche semplificazioni di forme di impiego precarie; che per attivare investimenti sia necessario diminuire il costo del lavoro, soprattutto quello stabile, e agire sulla diminuzione del cuneo fiscale; che per un’equità sociale e fiscale vadano combattuti l’elevatissimo tasso di burocrazia, di corruzione e di evasione fiscale presenti nel nostro Paese e tra i più gravi fattori di deterrenza per la realizzazione di investimenti in Italia.

Per tutto ciò premesso chiediamo al Governo di attuare provvedimenti che comportino la diminuzione del costo del lavoro, la semplificazione di forme di impiego precarie e l’assegnazione di nuove risorse per gli ammortizzatori sociali.

La situazione del mercato del lavoro nel nostro Paese è drammatica, ma non è smantellando i diritti del lavoro e dei lavoratori che si può sperare di fronteggiare la crisi. Ci si riuscirà solo restituendo ai cittadini e ai lavoratori quella fiducia e quella certezza del diritto che sono andate perdute.

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