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A Senigallia si recupera “Et in terra pax” il 14 febbraio

Alla Piccola Fenice la rassegna "Anteprima Cinema" del Circolo Linea d'Ombra

Una scena del film "Et in terra pax"

Il pubblico di Venezia gli ha tributato quindici minuti di applausi, la critica lo ha definito coinvolgente, calibrato, con prove attoriali notevoli e notevole sensibilità registica. Il pubblico l’ha amato e fa il passaparola per scovarlo nelle sale. Parliamo di “Et in terra pax“, film diretto da Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, che martedì 14 febbraio apre la rassegna “Anteprima cinema” alla Piccola Fenice di Senigallia .

In sala per l’occasione sarà presente anche il produttore Gianluca Arcopinto, da anni tra i più attivi e coraggiosi produttori italiani, che torna a Senigallia per la terza volta.

La rassegna di febbraio è dedicata alla scoperta dei film più interessanti usciti di recente nel panorama del cinema italiano, presentati in anteprima.
La Stagione cinematografica 2011-12 alla Piccola Fenice, promossa dal Comune di Senigallia, è curata dall’associazione Linea d’ombra. Inizio alle 21.15. Ingresso con tessera.  

Un film duro “Et in terra pax”, raccontato con linguaggio crudo e originale, il film è stato selezionato per la “Giornata degli autori” alla 67° rassegna del cinema di Venezia, dove è stato ampiamente applaudito.

La genesi di questo lavoro è coraggiosa e indipendente da finanziamenti pubblici. Realizzato da una classe del I anno del corso di produzione del Centro Sperimentale di Roma, la pellicola è stata autoprodotta e ha ottenuto il solo sostegno del docente Gianluca Arcopinto, già storico produttore di altri coraggiosi film di qualità, estranei al consueto circuito distributivo di massa e mercato.

Nonostante le ottime critiche e l’ottima ricezione da parte di operatori del settore, il film non ha ricevuto i finanziamenti di Rai Cinema né del Ministero.

La storia raccontata è quella di Marco e del suo disastrato quartiere romano, una periferia secca e violenta degna delle banlieue francesi già protagoniste dei film di Kassovitz.
La regia non indugia però inutilmente in sequenze violente, evocando alla fine una morale senza forzature o dichiarazioni palesi, in un crescendo drammatico e coinvolgente, con una gestione secondo la critica mirabilmente composta del montato e delle prove attoriali, con sensibilità.

La rassegna “Anteprima cinema” prosegue martedì 21 febbraio con “Tahrir” di Stefano Savona, primo film sulla rivoluzione egiziana di cui lo scorso 25 gennaio si è celebrato l’anniversario con altre grandi manifestazioni di popolo e uno dei documentari italiani più selezionati e premiati nei festival.

Il terzo film è “L’estate di Giacomo” di Alessandro Comodin, Pardo d’oro cineasti del presente al Festival di Locarno 2011, che sarà proiettato il 28 febbraio.

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