A Senigallia politica a basso costo
Presentato il report delle attività consiliari 2011. Mangialardi: "Qui non ci sono privilegi"
Sono 20 i Consigli comunali svolti a Senigallia nel 2011, 126 le delibere approvate, 23 le conferenze dei capigruppo, ben 167 le interrogazioni (tra scritte e orali) e oltre 60 le sedute nelle varie Commissioni. Numeri questi che testimoniano un’attività consiliare rilevante come quantità e qualità.
E i primi ad andarne fieri sono proprio il Presidente del Consiglio Enzo Monachesi, il vicepresidente Alessandro Cicconi Massi e il Sindaco Maurizio Mangialardi che hanno presentato nella mattinata di venerdì 10 febbraio il report di un anno di politica.
“I numeri – afferma Monachesi – vanno letti attentamente perchè si rischia di cadere in letture parziali e fuorvianti, ma questi dati sono decisamente positivi: testimoniano il grande lavoro di tutti i gruppi consiliari e sottolineano una presenza generalizzata alle sedute e agli incontri“.
Ben 13 i consiglieri che hanno presenziato a tutte le sedute consiliari, a cui si aggiungono i componenti della Giunta comunale, Sindaco in testa; e ancora 17 quelli che ne hanno fatte comunque più della metà, presentando 13 ordini del giorno e 19 mozioni.
“Questi dati – conferma il vicepresidente consiliare Cicconi Massi – ci dicono come qui si faccia la ‘buona politica’, con lo spirito del servizio al cittadino visto che il gettone di presenza è al minimo di fronte a tutte le realtà regionali e non solo. E in tempi come questi, dove sotto i riflettori sono finiti i costi della politica, noi testimoniamo come si possa anche spendere poco, un esempio sia per i cittadini che per le altre istituzioni“.
“Senigallia e chi governa – conclude il Sindaco Mangialardi – hanno bisogno di un Consiglio Comunale attento e vigile. Pur nel rispetto dei ruoli, le attività amministrative, politiche e consiliari sono il volano per lo sviluppo della città”. Sviluppo che c’è solo se si supera il contrasto fine a se stesso. E in questo, ci tiene a precisarlo il primo cittadino, “non siamo tutti uguali: qui non ci sono privilegi ma si è mossi solo da passione politica e senso civico“.
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