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Corinaldo, intossicati dal monossido della stufa a pellet

Tragedia sfiorata a Sant'Apollonia

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Neve a Corinaldo

Nella notte tra martedì 7 e mercoledì 8 febbraio, una famiglia di Corinaldo è rimasta vittima di un’intossicazione da monossido di carbonio. A dare l’allarme è stato il figlio 17enne che, tornato a casa, ha ritrovato privi di sensi il padre Roberto Grilli, la madre Tiziana Bruni e la sorella undicenne riversi sul pavimento.

Con l’aiuto dello zio, che vive nel piano inferiore dell’edificio, il ragazzo ha chiamato il 118 e ha provveduto a spalancare le finestre dell’abitazione in modo da permettere l’areazione dei locali.

La famiglia è stata prontamente portata al Pronto Soccorso di Senigallia: i medici per scrupolo hanno preferito trasferirli all’ospedale di Fano, dove la famiglia è stata tenuta costantemente sotto osservazione: prima nella camera iperbarica, poi per i controlli di routine.

Quasi sicuramente all’origine del malessere accusato dalla famiglia corinaldese, una fuoriuscita di monossido di carbonio dovuto ad un malfunzionamento della canna fumaria.

Negli ultimi giorni si erano registrati infatti strani sintomi in casa: Tiziana Bruni, era stata ricoverata all’ospedale già sabato 4 febbraio perché aveva accusato dei malesseri anomali. Stessa sorte era capitata al marito che però, aveva attribuito ai sintomi una correlazione con il freddo o i malanni stagionali.

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