Maltempo a Senigallia: salta anche il mercato settimanale di giovedì 9 febbraio
Attivo solo l'agroalimentare al Foro Annonario. Protesta ambulanti: la data si recupererà
Salta il mercato a Senigallia. Per questioni legate alla sicurezza di ambulanti ed utenti e per via del fatto che alcuni commercianti non potranno raggiungere le piazze senigalliesi, il Sindaco di Senigallia ha firmato un’ordinanza per procedere alla soppressione in via cautelativa della giornata di mercato settimanale in programma per giovedì 9febbraio. Data che verrà recuperata in una domenica primaverile, probabilmente intorno al periodo pasquale.
“Le aree in cui il mercato di Senigallia dovrebbe svolgersi e tutte le relative aree di sosta, non potranno infatti essere completamente pulite dal ghiaccio e dalla neve in tempo utile – scrive in una nota stampa l’Amministrazione comunale -, dal momento che tutto il personale disponibile è impegnato per il ripristino della viabilità veicolare e pedonale presso gli istituti scolastici, e per garantire il pronto ripristino della viabilità nelle zone più disagiate a rischio di isolamento“.
L’ordinanza del Sindaco prevede la soppressione specifica del mercato settimanale previsto lungo i Portici Ercolani e di quelli dislocati in piazza Garibaldi e in piazza Simoncelli.
Rimarrà invece regolarmente in attività il mercato agroalimentare del Foro Annonario, che al di là della ridotta dimensione e della particolare tipologia dei prodotti commercializzati, esula dalle problematiche di pericolosità sopra indicate.
Subito si è sollevato un coro di proteste dai commercianti senigalliesi che hanno però, grazie anche all’intervento delle associazioni di categoria, strappato la promessa al Sindaco Maurizio Mangialardi, che la data verrà recuperata prima di Pasqua, in un periodo anche più proficuo per gli ambulanti.
Non si accenna a placare invece l’allerta meteo: le previsioni diramate dal Centro Funzionale Multirischi della Regione Marche prevedono per giovedì 9 febbraio gelate diffuse sull’intero territorio regionale.
lei ci danneggia profondamente con questa sua decisione. Forse non si rende conto che ci sono delle famiglie che ci vivono con questo lavoro e che non hanno altra fonte di reddito. Ci sta gettando nell'ansia delle preoccupazioni. Siamo fermi da una settimana intera ed ora che la neve si è quasi completamente sciolta, le strade in città sono tutte percorribili e riaprono le scuole, lei ci fa stare a casa con le mani in mano? Come potremo far fronte alle spese che ci sono in questo periodo se non ci permette di lavorare?
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