Senigallia celebra papa Pio IX
La Confraternita del SS. Sacramento e Croce lo ricorda con un concerto martedì 7 febbraio
La Confraternita del SS. Sacramento e Croce celebrerà l’anniversario del confratello e concittadino Giovanni Maria Masta Ferretti, con un concerto il 7 febbraio alle ore 19; data che ricorda la dipartita terrena del beato, avvenuta nel 1878. Pio IX° rappresenta per noi un esempio per la cristianità; una cristianità coraggiosa fondamentale dal punto di vista dottrinale.
Infatti la Chiesa da secoli venera Maria come Immacolata fin dal suo concepimento e Pio IX sa che se Ella è stata preservata dal peccato originale in vista dei meriti del Figlio suo, è perché nella Chiesa ha la missione di vincere satana in tutte le eresie che diffonde a perdizione dei credenti. Ancora esule a Gaeta Pio IX° fa studiare la “questione” e interpella i Vescovi di tutta la Chiesa, indicendo pubbliche preghiere per avere da Dio la luce che gli occorre.
L’8 dicembre 1854, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, in S. Pietro a Roma, Pio IX nella pienezza del suo potere dottrinale, definisce dogma di fede che Maria è stata concepita senza peccato d’origine ed è Tutta Santa fin dall’inizio della sua esistenza. Maria Immacolata, da lui sempre amata fin da bambino, ora sarà la “Stella fulgida” del suo pontificato e di tutta la Chiesa, così da essere giustamente chiamato “il Pontefice dell’Immacolata”. “La proclamazione di questo dogma racchiude in germe tutto il disegno di Pio IX” – dirà il card. L. M. Parocchi.
Lo “spirito del secolo” diffuso dall’illuminismo, dalla massoneria e dai negatori di Dio, afferma che l’uomo è legge assoluta per l’uomo e Pio IX° con il dogma dell’Immacolata, afferma invece che l’uomo è ferito dal peccato fin dalla sua origine e che Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnato e morto sulla croce in espiazione del peccato, è l’unico Salvatore dell’uomo e del mondo.
Proprio in quegli anni, lo spirito del secolo ha disseminato a piene mani in ogni campo errori di ogni genere: se Dio non c’è o non c’entra e la terra appartiene solo all’uomo, l’uomo si organizzi come gli pare e gli piace. Ma questo è contro Dio che ha dato a Cristo ogni potestà in cielo e sulla terra (Mt 28,18). Per questo, Pio IX, l’8 dicembre 1864, ancora nella solennità dell’Immacolata, emana l’enciclica Quanta cura e il Sillabo, elenco degli errori più gravi discendenti dalla negazione di Dio e li condanna con la luce e la forza irresistibile della Verità assoluta ed eterna.
Negatori di tutte le risme, si scagliano con violenza contro il Papa accusandolo di oscurantismo, fanatismo, di essere contrario alla ragione e alla civiltà. È certo che il Sillabo ha colpito un’intera visione della vita e della storia, quale è comune a tutte le ideologie nate dalla negazione di Dio. Ma oggi, che vediamo il fallimento di tutte le ideologie e il suicidio di società intere costruite su quei tragici errori, Pio IX con il Sillabo appare il più grande maestro e profeta della sua ora e dell’avvenire . Se l’avessimo messo in pratica, non avremmo avuto nessuno degli orrori del secolo XX, il più empio e il più sanguinario della storia.
Lo spirito del secolo ha esaltato il potere dell’uomo e celebrato le conquiste della ragione come unica norma di verità, rifiutando la Rivelazione ma finendo nella disperazione di chi neppure sa da dove viene e dove va.
Per la nostra città è importante ricordare – e ciò avviene grazie alla opera incessante del comitato Mastai Ferretti – che Pio IX aprì a Roma il Concilio Vaticano I, evento di rilevanza mondiale cui seguirà il 24 aprile 1870, la promulgazione della Costituzione Dei Filius, luminosa esposizione della dottrina cattolica su Dio, la Rivelazione, la vita di Fede, in opposizione al razionalismo e al naturalismo moderni; temi questi di grande attualità.
Il 18 luglio 1870, con la costituzione Pastor aeternus, Pio IX, proclama il dogma dell’infallibilità del Papa, quando come maestro della fede e della vita cristiana, insegna ex cathedra con l’autorità di Cristo.
Ai detrattori della sua figura, mai approfondita adeguatamente , va ricordato che mai altro pontefice ebbe tanti santi a sostenerlo e fu tanto amato dagli umili e dai grandi della Chiesa e del suo tempo, primo fra tutti quel Modello e Maestro di santità che si chiama Don Bosco. Nei loro frequenti incontri a Roma ,Pio IX e Don Bosco si compresero in una intensissima comunione di anime con Gesù al centro: Pio IX trovò in Don Bosco il prete più ardito per le imprese più ardue nelle ore più buie; Don Bosco trovò in Pio IX il sostenitore deciso della sua opera, fino al punto di ritenerlo il 2° fondatore della Società salesiana e a profetizzarne, giustamente, dopo la sua morte, la canonizzazione.
Ecco dunque che nell’ambito delle celebrazioni del nostro concittadino, ospiteremo con grande piacere il 7 febbraio alle ore 19 presso la chiesa della Croce, il concerto d’organo del giovane interprete Luca Muratori, diplomato in Organo e Composizione Organistica nell’anno accademico 2008-2009 presso il conservatorio “G.Rossini” di Pesaro con il massimo dei voti e la lode.
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