Un’ondata eccezionale di maltempo, che ha portato con sè tanti disagi soprattutto nell’entroterra e nelle frazioni collinari di Senigallia, che in molte parti d’Italia ha portato anche morte, con dieci vittime solo nella giornata del 5 febbraio, e che ancora non ha terminato di flagellare le regioni del centro. Se, come ci auguriamo, siamo stati in grado di ben documentare le giornate del 3, 4 e 5 febbraio 2012, è anche grazie alla collaborazione di voi lettori.

Senza le tante segnalazioni che ci sono giunte in redazione non avremmo potuto divulgare molte delle informazioni che abbiamo rilanciato sulle nostre pagine e sui social network, in modo da amplificarle al massimo. E senza le vostre foto non avremmo potuto documentare così in dettaglio la situazione in tante zone coperte da decine di centimetri, a volte metri, di neve.

Ecco allora che vi proponiamo le raccolte di fotografie che avete inviato voi lettori e che abbiamo scattato noi foto che ci avete spedito di Senigallia Notizie: iniziamo da quelle che ci sono giunte dall’entroterra tra il 2 e il 3 febbraio, quando ancora Senigallia non era stata imbiancata. Sempre dai paesi della valle del Misa ci sono poi state inviati altri scatti riferiti al 4 e 5 febbraio, tra i quali vorremmo in particolar modo far notare quelli giunti da Santo Stefano di Arcevia, letteralmente sepolta dalla neve ed in cui i tanti anziani sono ancora bloccati nelle case.

Sono stati tanti anche i lettori che ci hanno spedito foto da tante zone di Senigallia e dalle frazioni, rivelando, oltre all’aspetto “giocoso” della neve, anche strade interrotte e zone isolate. Una galleria di suggestive foto in bianco e nero di Senigallia innevata ce l’ha fornita il nostro collaboratore Simone “Quilly” Tranquilli, ed un’ultima raccolta di fotografie riporta alcune vedute di Senigallia e la lunga fila di TIR che nel pomeriggio di sabato 4 ha paralizzato la zona del casello A-14: i mezzi pesanti erano stati dirottati verso Senigallia da Ancona Nord, ma il casello della nostra città era chiuso: il risultato è stato un serpentone di camion sulle nostre strade.